
Quando si fa una cessione del contratto di locazione per il quale si pagava la cedolare secca, è necessario versare l‘imposta di registro? La risposta a tale quesito è stata fornita dal Fisco, che ha colto l’occasione per ricordare quali sono le imposte sostituite dal regime di tassazione facoltativo e quali non lo sono. Vediamo quanto precisato in merito.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “In caso di cessione di un contratto di locazione per il quale si pagava la cedolare secca bisogna versare l‘imposta di registro?”.
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha chiarito che, in caso di cessione di un contratto di locazione per il quale era stata esercitata l’opzione per il regime fiscale della cedolare secca, è necessario versare l‘imposta di registro. Questo perché la cedolare secca non sostituisce l’imposta di registro dovuta per la cessione del contratto di locazione.
Il Fisco ha poi ricordato che tra le imposte sostituite dalla cedolare secca ci sono:
- l’Irpef e le addizionali relative al reddito fondiario prodotto dalle unità immobiliari alle quali si riferisce l’opzione;
- l’imposta di registro dovuta per le annualità contrattuali o per il minor periodo di durata del contratto per i quali si applica l’opzione;
- l’imposta di bollo dovuta sul contratto di locazione;
- l’imposta di registro e l’imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto di locazione (se alla data della risoluzione anticipata è in corso l’annualità per la quale è stata esercitata l’opzione per la cedolare secca o se viene esercitata per il periodo di durata della proroga).
Cessione contratto di locazione, di cosa si tratta
La cessione di un contratto di locazione si verifica quando - come spiegato dall'Agenzia delle Entrate - il locatore (colui che dà in affitto l’immobile) o il conduttore (colui che lo prende in affitto) viene sostituito nel contratto da un nuovo soggetto.
Se l’accordo tra le parti non prevede il pagamento di un corrispettivo, occorre versare l’imposta di registro in misura fissa (67 euro). In caso contrario, l’imposta di registro è pari al 2% del corrispettivo pattuito (con un minimo di 67 euro). Il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni tramite i servizi telematici dell’Agenzia o con il modello F24 Elementi identificativi. In quest’ultimo caso è inoltre necessario comunicare la cessione all’ufficio in cui è stato registrato il contratto.
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