
L'assegno unico va dichiarato nel 730? La risposta è no. I riferimenti all'importo di questa misura assistenziale percepita nel 2023 inclusi nella CU dell’Inps godono infatti di un regime particolare. E, anche se molti contribuenti si sono chiesti con preoccupazione cosa fare dopo aver trovato il rimando all’importo dell'assegno unico 2023 nella Certificazione, in realtà la spiegazione è molto più semplice di quanto possa sembrare.
L'Assegno unico dichiarato nel 730/2024: cosa c’è da sapere
Chiariamoci le idee. L’Inps ha predisposto la Certificazione Unica 2024 anche per tutti coloro che nel passato anno fiscale hanno beneficiato dell’assegno unico.
Il documento viene normalmente emesso non solo per chi ha ricevuto dall’Inps un reddito da lavoro, come la pensione, ma come lo scorso anno vi si considerano anche le misure assistenziali come quella per i figli a carico: indipendentemente dal fatto che siano soggette o meno a imposta.
Relativamente all’assegno unico, nella dichiarazione si rintracciano i dati relativi ai familiari per i quali è stato riconosciuto (come da indicazione dell’Agenzia delle Entrate): si tratta in pratica un documento che attesta i redditi versati dall’Istituto di Previdenza nel periodo di imposta 2023.

Assegno unico, sul 730/2024 è un “Reddito esente”
La somma relativa all’assegno unico per i figli a carico è considerata un reddito esente e conseguentemente non avrà effetti sul 730/2024 di chi lo ha percepito.
Questa è quindi la buona notizia da parte del Fisco: su questo tipo di reddito non si pagano le tasse. Lo chiarisce la normativa, ma lo conferma la stessa Certificazione Unica quando lo identifica, con parole che non lasciano spazio a dubbi, come “reddito esente”.
Perché allora l’Inps lo inserisce nel CU? Poiché, come sostituto d’imposta, il nostro Istituto di Previdenza è tenuto a predisporre un CU 2024 in favore dei contribuenti titolari di contributi assistenziali o previdenziali anche ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Redditi esenti: occhio ai punti 464 e 465
Adesso diamo una sguardo alla CU: dove si trovano i dati relativi all’assegno unico 2023? Per quanto riguarda i redditi esenti ci vengono incontro i punti 464 e 465 del documento.
Il percorso per trovare i redditi esenti e i punti 464 e 465 è abbastanza semplice: basta guardare nella sezione “Altri dati” del documento.
- Il punto 464 avrà come propria indicazione “Codice” (che in questo caso sarà 25, vale a dire “erogazione di somme esenti o che non hanno concorso a formare il reddito imponibile da parte dell’INPS”).
- Poi ci sarà il punto 465, che indicherà invece “Ammontare” all’interno della sottosezione “Redditi Esenti”.
Per questo motivo chi ha ricevuto la CU dall’INPS con i dettagli relativi all’assegno unico non sarà quindi tenuto ad indicarli nella propria dichiarazione dei redditi.
La misura riferita al sostegno per i figli a carico risulta quindi a tutti gli effetti irrilevante ai fini della dichiarazione dei redditi. Non concorre, in pratica, alla formazione del reddito complessivo.
Dove reperire questa comunicazione?
I beneficiari dell’assegno unico dovrebbero aver ricevuto la comunicazione. Ma il documento, come del resto ogni Certificazione Inps, è facilmente reperibile previo accesso con SPID o CIE sul sito istituzionale dell'Istituto nazionale di Previdenza Italiana. Ed è inoltre scaricabile - con il riepilogo di tutte le prestazioni erogate dall’Inps l’anno precedente - dall’area personale MyInps.
Assegno unico, alcune cose che forse non sai ancora
- Dal 1° marzo 2023, l'Inps liquida d'ufficio la prestazione a chi ha già beneficiato della misura. Come spiega il Dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del Consiglio dei Ministri, «si tratta di una semplificazione importante per favorire l'accesso dei cittadini alla misura di sostegno alle famiglie».
- Il contributo può essere chiesto entro 120 giorni dalla nascita di un nuovo figlio, dal 7° mese di gravidanza e per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età.
- L'assegno è erogato mediante accredito su Iban oppure mediante bonifico domiciliato.
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