
Gli investimenti russi nel mercato immobiliare europeo e italiano in particolare sono solo una piccola parte del totale. Le sanzioni alla Russia, quindi, non avranno un effetto rilevante sul real estate. Questo è quanto si può evincere dall’analisi di Scenari Immobiliari, a margine della presentazione del Rapporto 2022 sul mercato commerciale in Europa e in Italia.
Gli investimenti immobiliari della Russia
Secondo Scenari Immobiliari, per quanto riguarda la Russia, nel 2021 gli investimenti nell’immobiliare europeo sono stati pari a 2,5 miliardi euro al cambio del rublo del 31/12/2021; al cambio attuale si parlerebbe di un miliardo di euro in meno. La crescita rispetto al 2020 è stata del 38%, concentrata soprattutto in investimenti residenziali. In Ucraina invece il mercato degli investimenti è stato nel 2021 di poco inferiore a 1 miliardo di euro, concentrato sulla grande distribuzione.
Va detto che i 2,5 miliardi della Russia sono stati molto marginali: secondo quanto rilevato da Scenari Immobiliari, infatti, è la Germania il maggiore investitore in immobiliare europeo con 115 miliardi di euro investiti. Seguono a grande distanza Uk (28 miliardi); Francia (13 miliardi), Italia (11 miliardi), Olanda (6,9 miliadi), Norvegia (6,5 miliardi), Spagna (4 miliardi) e solo infine, appunto, la Russia, con i suoi due miliardi e mezzo investiti.
Gli effetti della guerra in Ucraina sul mercato immobiliare
“Come effetto della guerra in Ucraina - ha spiegato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - gli investitori internazionali hanno bloccato gli investimenti nei due Paesi e si stanno concentrando sulle grandi città europee. Al momento non sono previste riduzioni degli investimenti, mentre si teme un possibile incremento dei canoni di locazione per le zone migliori, sia nel settore commerciale che in quello degli uffici”.
Se quindi gli investimenti in Russia e Ucraina si fermeranno, non così sarà per il resto d’Europa.
“Il mercato europeo degli investimenti ha chiuso il 2021 con un volume totale di circa 400 miliardi di euro, con un aumento del 28 per cento rispetto al 2020, – ricorda Breglia. - Circa il 76 per cento dei capitali nel 2021 proviene dall'Europa. Il settore degli uffici ha generato investimenti per oltre 110 miliardi di euro seguito da vicino dal comparto residenziale, che ha visto investimenti per un totale di oltre 100 miliardi euro. Il volume degli investimenti industriali è aumentato del 51 per cento rispetto all'anno precedente, raggiungendo la cifra record di 67 miliardi di euro. Il volume degli investimenti nel comparto commerciale ha totalizzato quasi 34 miliardi di euro, in calo del 10 per cento rispetto al 2020”.
Mercato immobiliare europeo, previsioni per il 2022
Soffiano “venti di ripresa” nel 2022 sul mercato immobiliare commerciale europeo, secondo Scenari Immobiliari, anche se aumenta l’incertezza a causa della guerra, dopo un 2021 colpito pesantemente dalla pandemia. Il settore del commercio al dettaglio, insieme all’hotellerie, è stato sicuramente il più penalizzato dalla crisi sanitaria, con “fuga” degli investitori. Ma la situazione si dovrebbe invertire, almeno sul fronte degli investimenti, nel corso del 2022. Gli investimenti immobiliari per negozi e luoghi del commercio sono calati di circa il dieci per cento in Europa con un minino storico di trentatre miliardi di euro lo scorso anno. Nel 2022 si prevede una risalita complessiva del dodici per cento a oltre 37 miliardi.
“Le caratteristiche della crisi sanitaria da cui stiamo uscendo - commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – hanno spinto gli operatori a fare scelte sostenute da un cauto ottimismo per il futuro. I vari lockdown che tutti i Paesi hanno dovuto imporre hanno generato una variazione della domanda di acquisto delle famiglie verso realtà commerciali più vicine alla propria residenza. Il tema della ‘città in quindici minuti’ ha un forte impatto anche sul commercio, perché significa riscoprire i negati di quartiere e i piccoli centri commerciali. Lo scenario ovviamente potrebbe cambiare per gli effetti della guerra in Ucraina. L’effetto più evidente ora la concentrazione degli investimenti nell’Europa occidentale”.
Previsioni per il mercato immobiliare in Italia
Segnali di ripresa anche per il mercato immobiliare del commercio in Italia. Il volume totale degli investimenti registrati nel 2021, pari a 1,32 miliardi di euro, grazie al miliardo di euro raggiunto nel corso dell’ultimo quarto dell’anno, risulta inferiore del nove per cento rispetto a quanto fatto registrare nel 2020 e di poco più del trenta per cento rispetto al 2019. Prosegue il trend negativo degli investimenti rilevato nel corso degli ultimi cinque anni. Tuttavia, per il 2022 gli investimenti nel nostro Paese dovrebbero risalire del 10,5 per cento a oltre 1,46 miliardi di euro. Due diverse tipologie di investitori si sono affacciate cautamente sul mercato italiano nel corso del 2021: investitori core, alla ricerca delle rare location di pregio disponibili situate all’interno delle principali high street nazionali o di Grandi Superfici Commerciali e parchi commerciali caratterizzati da elevati livelli di resilienza rispetto alle restrizioni imposte per il contenimento della pandemia; investitori opportunistici, alla ricerca di gallerie commerciali con rendimenti a doppia cifra.
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