
Nel contesto di un’economia globale ancora incerta, i temi green rappresentano un investimento auspicabile per diversificare il portafoglio. La transizione green offre agli investitori un'esposizione bilanciata ai settori difensivi e ciclici, rendendo questa strategia altamente attraente. Tuttavia, come evitare le trappole? Daniel Lurch, Lead Portfolio Manager di J. Safra Sarasin, evidenzia cinque domande cruciali da porsi per navigare al meglio gli investimenti green.
Gli investimenti green sono ancora interessanti nel 2024?
Assolutamente sì. Mantenere un’esposizione alla transizione green è essenziale. Nonostante un 2023 deludente, il mercato globale degli investimenti ESG vale quasi 18.000 miliardi di dollari e si prevede un tasso di crescita annuo del 9% nel prossimo decennio. Investire nella transizione green permette di accedere a un panorama di opportunità in rapida espansione, oltre il clean tech. Soluzioni high-tech come veicoli elettrici, semiconduttori di potenza e stoccaggio di energia promettono crescite annue rispettivamente del 15%, 26% e 27% entro il 2035. Anche settori più tradizionali, come il riciclaggio dei rifiuti e il trattamento delle acque, mostrano previsioni positive.
Le sfide del clean tech indicano problemi più ampi negli investimenti green?
Nonostante le difficoltà del 2023, le energie rinnovabili restano fondamentali per il futuro e beneficeranno della transizione verso un’economia a zero emissioni. Secondo S&P Global Insights, gli investimenti globali in energia pulita raggiungeranno i 700 miliardi di dollari entro il 2030. Investire nel clean tech, abbracciando l’intera catena di valore delle energie rinnovabili, inclusi reti elettriche e semiconduttori di potenza, rimane una scelta saggia.
Qual è l’approccio migliore per investire nella transizione green?
La transizione green interesserà numerosi settori dell’economia, creando opportunità specialmente nella manifattura, nei servizi di pubblica utilità e nell’IT. Le aree chiave includono la protezione degli ecosistemi, l’efficienza delle risorse, la mobilità intelligente e l’energia del futuro. Gli investitori dovrebbero concentrarsi sulle catene del valore green, identificando tecnologie e fornitori di soluzioni con grande potenziale.
Quali sono le principali problematiche ambientali?
Opportunità interessanti esistono nelle alternative ai combustibili fossili, nei veicoli elettrici e nella cattura del carbonio. Per l’acqua, ci focalizziamo su efficienza, trattamento e riciclo. Per il suolo, l’agricoltura sostenibile e l’economia circolare sono centrali. Cerchiamo aziende che offrano soluzioni concrete all’interno della loro catena del valore green, suddivise in fornitori affermati e disruptor con tecnologie rivoluzionarie. La transizione al net zero entro il 2050 richiederà investimenti massicci, creando opportunità significative per il settore privato.
Come si misura l’impatto ambientale degli investimenti green?
Ci concentriamo su soluzioni che proteggono il capitale naturale e supportano la transizione energetica. Misuriamo i contributi ambientali considerando i ricavi delle aziende direttamente collegati ad attività sostenibili. Questo approccio ci permette di identificare investimenti che non solo offrono rendimenti sostenibili a lungo termine, ma contribuiscono anche significativamente alla salvaguardia dell’ambiente.
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