
Un nuovo edificio, certificato NZEB e privo di impianti a gas, sarà uno spazio creativo aperto alla città. E' il nuovo studentato Accademia Brera, firmato dallo studio Mate, che si inserisce nel masterplan della riqualificazione dello Scalo Farini a Milano. Strutturato a gradoni su 6 livelli, potrà ospitare fino a 200 studenti in 78 appartamenti di diverse tipologie, ciascuno dotato di bagno, cucina, ampio loggiato e aree comuni su ogni piano.

Con due grandi giardini pensili e un'attenzione particolare ai temi ambientali, il progetto, realizzato da Mate, uno dei primi 15 studi di architettura in Italia per fatturato, si propone come nuovo polo di attrazione cittadino e simbolo della rinascita dell'ex scalo. La nuova residenza universitaria sorgerà nel ‘Campus delle Arti’ dell’Accademia di Belle Arti di Brera, all’interno dell’ex Scalo Farini di Milano. Su una superficie di 3.000 mq, si estenderà su 6 livelli (piano terra + 5 piani) con un volume complessivo di oltre 30.000 mc e spazi esterni per balconi, loggiati e terrazzamenti di oltre 2.200 mq.

Frutto di un intervento di demolizione e ricostruzione, l’edificio sarà adiacente ai capannoni progettati all'inizio del Novecento per lo scambio ferro-gomma, che verranno presto riqualificati e convertiti in spazi didattici. Il livello superiore di questa nuova costruzione, progettata da Mate, sarà visibile dalla promenade Brera, il percorso pedonale che collegherà il campus alla stazione della metropolitana Lancetti.

L'edificio, con una facciata di 100 metri per 30 e un'altezza massima di circa 23 metri, sarà sormontato da un ampio parco fotovoltaico e si svilupperà a gradoni digradanti verso il nuovo parco. Al terzo e quarto piano si affacceranno due grandi giardini pensili. I 78 appartamenti, pensati per accogliere fino a 200 studenti, offriranno spazi ampi e saranno suddivisi per l'80% in "nuclei integrati", adatti a ospitare 3 persone, e per il 20% in "minialloggi" di 30-40 mq, ideali per 1 o 2 studenti.

Ogni unità abitativa sarà dotata di disimpegno, cucina, zone giorno e notte, oltre a un ampio balcone o loggia. Gli spazi comuni, distribuiti su vari livelli, includeranno lavanderie/stirerie, palestra, sale riunioni, aule studio, atelier, un auditorium da 90 posti e un'emeroteca. Il progetto prevede inoltre una griglia compositiva che consentirà di riorganizzare e aggregare gli appartamenti in base a future necessità.

Il parco fotovoltaico, con una capacità di 109 kW, insieme a un sistema impiantistico che combina pompe di calore polivalenti con l’utilizzo di acqua di falda e di pozzo, permetterà di evitare l'installazione di impianti a gas o caldaie, consentendo la produzione simultanea di acqua calda e refrigerata.
Il sistema “smart” per la climatizzazione, umidificazione e deumidificazione degli ambienti sarà centralizzato per le aree comuni e personalizzabile nei singoli alloggi, con disattivazione automatica in caso di apertura delle finestre. Le facciate saranno protette da frangisole in lamiera ondulata e dall'ampio aggetto di balconi e loggiati per la schermatura solare.
Un sistema di raccolta e riutilizzo di almeno il 50% delle acque piovane sarà utilizzato per l'irrigazione della vegetazione del sito, parte di un più ampio insieme di soluzioni progettuali che favoriranno la permeabilità e la filtrazione del terreno circostante.
Lo studentato, progettato secondo gli standard NZEB, sarà costruito utilizzando almeno il 15% di materiali recuperati o riciclati, in conformità agli obiettivi ambientali previsti dalla valutazione DNSH.
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