Il mercato della casa a Milano è particolarmente sotto i riflettori, in un’epoca in cui l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse non è seguito da un pari aumento dei salari, mettendo i prezzi immobiliari sotto pressione soprattutto in un contesto come quello del capoluogo lombardo. A sopperire almeno in parte all’emergenza abitativa concorrono le nuove costruzioni, i cui sviluppi immobiliari devono necessariamente contenere una parte di volumetria destinata all’edilizia convenzionata. Ai lettori di idealista/news spiega la situazione Attilio di Cunto, Ceo di Euromilano.
“Il mercato milanese è un mercato che sta proseguendo nella sua espansione, - spiega Di Cunto. - Nella città di Milano il saldo demografico è positivo, e in generale parliamo di una metropoli internazionale nella quale sicuramente è necessario ragionare in termini di città metropolitana anche relativamente allo sviluppo immobiliare. Le nuove costruzioni sono parte integrante di questo percorso, con gli sviluppi di UpTown Cascina Merlata, su cui Euromilano è impegnato dal 2011, degli scali ferroviari, Porta Nuova, Mind, Bovisa: in generale il quadrante nord ovest di Milano è quello in cui si concentra la crescita maggiore”.
Come mai le case costano tanto a Milano, nonostante il gran numero di immobili sul mercato?
L’aumento di prezzi e canoni è legato gli effetti degli eventi degli ultimi anni: pandemia, caro materie prime, conflitto nel cuore dell’Europa hanno portato a una spinta inflattiva molto forte.
I costi di costruzione sono cresciuti in un ordine superiore al 50 per cento
e l’economia, che era stata abituata a tassi vicini allo zero e inflazione quasi nulla, è tornata in una condizione di volatilità. Che però si dovrà necessariamente normalizzare. Noi crediamo che dal primo semestre 2024 il trend dovrebbe stabilizzarsi su livelli intorno al 2-3 per cento per l’inflazione e 4-5 per cento per i tassi di interesse.

Come le nuove costruzioni rispondono al tema dell’emergenza abitativa?
Il tema dell’emergenza abitativa è affrontato in modo molto appropriato e razionale dalle istituzioni e dai privati che collaborano nella realizzazione dei progetti di rigenerazione e sviluppo. I parametri con cui vengono approvati i nuovi piani integrati di intervento – gli accordi di programma e gli strumenti urbanistici alla base dei nuovi progetti - prevedono infatti quote importanti di volumetrie destinate ad edilizia agevolata e convenzionata, per quanto riguarda il residenziale.
I grandi progetti di sviluppo hanno insiti nel dna una quota di volumetrie superiori al 50 per cento tra edilizia agevolata e convenzionata,
con prezzi di affitto e vendita calmierati, per agevolare studenti, giovani professionisti e giovani coppie.
Come Euromilano si inserisce in questo contesto?
Anche Euromilano, nello sviluppo di UpTown, in collaborazione con l’amministrazione pubblica, ha impostato i suoi sviluppi immobiliari secondo questi parametri. Su 900 mila mq, di cui oltre 330 mila mq a destinazione residenziale, quasi il 60 per cento delle volumetrie sono state destinate all’edilizia agevolata con 700 appartamenti di housing sociale - il villaggio di housing sociale più grande d’Italia - in cui la componente affitto, rent to buy e vendita è ancora oggi competitiva in termini di risposta abitativa.
Anche la residenza convenzionata, in cui prezzo di vendita e canone sono bloccati a un livello massimo, consente di accedere al mercato dell’abitazione
anche con un reddito non particolarmente alto. Il restante 40 per cento, circa 150 mila mq, è invece disponibile a prezzi di mercato, consentendo di recuperare i costi delle abitazioni a prezzi calmierati. Garantiamo quindi la giusta mixité di destinazioni d’uso per coprire tutte le esigenze economiche ella popolazione.
Quali altri parametri sono importanti nel mercato delle nuove costruzioni?
Il tema importante è quello legato ai nuovi parametri di sostenibilità e rigenerazione del patrimonio immobiliare obsoleto, su cui si dovranno prendere iniziative europee e nazionali. Guardando alle nuove costruzioni, i parametri di sostenibilità e risparmio energetico vengono chiaramente rispettati fin dall’origine dello sviluppo immobiliare, garantendo un immobile di maggior valore oltre che a basso impatto ambientale. Dal risparmio energetico alla giusta concentrazione di costruzioni per tenere conto del consumo di suolo e della concentrazione di calore, l’obbiettivo è di costruire quartieri carbon free, quanto più possibile a impatto zero.
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