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Contratto affitto 3+2 residenza
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Quando si stipula un contratto di affitto, ci si interroga spesso sul cambio di residenza. Scopriamo insieme se è necessario spostare la propria residenza in caso di contratto di affitto 3+2.

Uno degli interrogativi più importanti che ci si pone nel momento in cui si decide di affittare una casa riguarda la residenza. Quest’ultima ha una definizione ben specifica che la identifica come la dimora dove si risiede abitualmente.

È necessario modificarla quando si prende una casa in affitto? Ecco tutto quello che occorre sapere sul cambio residenza in caso di contratto d’affitto 3+2.

Contratto di affitto 3+2: cos’è

Il contratto di affitto 3+2, anche noto come contratto a canone concordato, è un accordo di locazione fra due parti che ha una durata minima di 3 anni e che si rinnova automaticamente per altri 2.

In questi casi, la somma che il conduttore è tenuto a versare al locatore come canone mensile è calcolata sulla base di accordi locali della zona in cui si trova l’immobile.

È possibile reperire il fac simile del contratto di affitto 3+2 direttamente online. Sono disponibili sia modelli in Word che in formato PDF, che possono essere compilati in maniera agile. In rete, infatti, sono presenti tutti i modelli di contratto di affitto, utili per velocizzare la sottoscrizione dell’accordo.

Contratto di affitto 3+2 e residenza

Una delle questioni più comuni che vengono sollevate nel momento in cui si affitta un immobile ad uso abitativo riguarda la necessità di cambiare residenza. Quest’ultima, infatti, coincide con la dimora abituale. Per questo motivo, è naturale chiedersi se è necessario andare all’Anagrafe del Comune in cui si trova l’immobile preso in affitto per cambiare residenza.

In realtà, ciò non è necessario per il contratto di affitto 3+2: non esiste alcun obbligo per il conduttore di aggiornare la propria residenza con l’indirizzo dell’immobile in affitto. Con il contratto di affitto 3+2, la residenza dell’inquilino può restare quella originale, senza che ciò ostacoli la sottoscrizione del contratto.

Rinnovo e disdetta di un contratto di affitto 3+2

Al termine dei primi 3 anni, se non vi è una disdetta da una delle due parti coinvolte, il contratto 3+2 si rinnova in automatico per altri 2 anni. Nel caso in cui nessuna delle due parti abbia espresso la volontà di modificare le clausole, le condizioni contrattuali restano invariate per i successivi 5 anni.

La disdetta del contratto di affitto 3+2 può avvenire da parte del locatore dopo i primi 3 anni, a patto che sussistano determinate condizioni:

  • il locatore desidera vendere o utilizzare l’immobile per sé;
  • l’immobile deve necessariamente essere sottoposto a lavori di ristrutturazione;
  • l’inquilino non abita l’immobile senza valida motivazione.

In caso si desideri procedere con la disdetta di un contratto di affitto 3+2, è necessario inviarne apposita comunicazione tramite posta raccomandata all’altra parte, con almeno 6 mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto.

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Le persone interessate al cambio di residenza nel caso di contratto di affitto 3+2, sono alla ricerca di risposte a una serie di domande aggiuntive:

Quando si va in affitto bisogna cambiare residenza?

No, quando si prende un immobile in affitto, non è obbligatorio cambiare residenza. È obbligatorio solamente nel caso in cui l’immobile in affitto diventi la dimora abituale del soggetto e l’unica presso cui è reperibile.

Che tipo di contratto di affitto devo avere per fare la residenza?

È possibile richiedere la residenza con qualunque tipologia di contratto di affitto o locazione.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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