Il prezzo medio delle locazioni in Italia è di 12 euro/m2
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Affitti casa III trim
Un'immagine della città di Verona Pixabay

Dopo alcuni trimestri all’insegna dei rialzi, i prezzi dei canoni di locazione rallentano, con una diminuzione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, a 12 euro/m² mensili. Nonostante il rilassamento dei prezzi registrato durante i mesi estivi la variazione annuale segna un incremento del 4,9% secondo i dati dell’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.

Secondo Vincenzo de Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista: “la crescita annuale degli affitti si sta raffreddando, a dimostrazione del fatto che in alcune zone i prezzi di richiesta già superano la soglia di accessibilità da parte degli aspiranti inquilini.

Milano, città di riferimento per il settore, sembra avere esaurito il ciclo positivo che l’aveva caratterizzata negli anni precedenti con canoni rimasti alti e stabili dall’inizio del 2022, mentre, alle sue spalle, gli altri grandi centri italiani stanno velocemente crescendo anche per la scarsa disponibilità di abitazioni sul mercato che provoca l’aumento dei prezzi.

Per i prossimi mesi stimiamo ancora una crescita perché l’aumento dei tassi d’interesse, e la conseguente maggiore difficoltà di accedere a un mutuo, farà optare molte persone per l’affitto con la prospettiva di nuove tensioni sui prezzi”.

Capoluoghi
In controtendenza, rispetto all’andamento ribassista dei prezzi nel terzo trimestre, 62 capoluoghi italiani su 93 analizzati hanno chiuso all’insegna degli aumenti.  

I principali mercati della locazione crescono: Verona (10,8%), Bologna (7%), Napoli (5%), Venezia (2,5%), Genova, Firenze e Roma (tutte in aumento dell’1,8%). Stabile Milano, rispetto al trimestre precedente, forse il primo segnale che gli affittuari stanno raggiungendo la soglia di accessibilità nella città più cara d’Italia. Calano Palermo (-0,7%) e Torino (-2,5%).

Il trimestre estivo ha incentivato l’affitto a breve termine, portando a un’instabilità diffusa con forti oscillazioni dei prezzi soprattutto nei capoluoghi minori. Questo spiega gli incrementi a doppia cifra di dieci centri da Benevento (16,7%) a Grosseto (10,1%). All’opposto i cali maggiori invece spettano a Chieti (-17,4%), Massa (15,6%) e Agrigento (-10,1%).

Per quanto riguarda i prezzi di richiesta, Milano mantiene il primato di città più cara d’Italia con i suoi 20 euro al metro quadro, seguita da Bologna (16,6 euro/m²), Venezia (16,5 euro/m²) e Firenze (15,8 euro/m2). Nel ranking dei canoni di locazione Roma (13,9 euro/m²) è sesta, Napoli (11,5 euro/m²) dodicesima.

Nella parte bassa della classifica dei pezzi di affitto troviamo Chieti (4,4 euro/m²), Caltanissetta (4,5 euro/m2) e Agrigento (4,6 euro/m2).

Province

Prezzi al rialzo nel 75% delle province italiane, anch’esse coinvolte dalla volatilità del periodo estivo, con i rimbalzi maggiori a Campobasso (27,2%), Sondrio (19,4%) e Rieti (16,5%) che precedono altre dieci province in aumento a doppia cifra, fino al 10,1% delle province di Aosta e Bolzano. Più stabili i valori nelle province che gravitano intorno alle città metropolitane come Napoli (2,1%), Milano (0,4%) e Roma (0,2%). Dal lato opposto, le contrazioni maggiori del periodo si rilevano a Rimini (-40,2%), Nuoro (-22,2%) e Massa Carrara (-17,8%), Ravenna (-17%), Lucca (-16,6%) e Chieti (-15,3%).

Le province toscane di Grosseto e Lucca guidano il ranking dei prezzi degli affitti provinciali con una richiesta media di 22,2 euro mensili, davanti a Belluno (20,8 euro/m²) e Ravenna (19 euro/m²). La provincia di Milano (18,8 euro/m2) è la sesta provincia più cara, Roma è diciottesima con i suoi 13,2 euro. Sul versante opposto, le province più economiche sono Enna (4,3 euro/m²), Isernia (5 euro/m2) e Caltanissetta (5,2 euro/m2).

Regioni                                      

L’andamento dei prezzi regionali vede incrementi in 15 aree su 20; solo il Lazio non segna variazioni rispetto a tre mesi fa. Anche in questo caso, certi rincari si spiegano con i rimbalzi del periodo estivo e turistico: è il caso del Molise (25,6%), della Valle d’Aosta (10,1%), della Calabria (7,8%) e della Liguria (7,4%). Altre 11 regioni seguono con variazioni comprese tra il 6,5% del Trentino-Alto Adige e lo 0,9% della Sardegna.

Le regioni in calo sono: Abruzzo (-6,5%), Emilia-Romagna (-4,6%), Marche (-3,8%) e Toscana (-3,4%).

A livello di prezzi, la Valle d’Aosta (17,3 euro/m²) è la regione più cara per chi cerca casa in affitto, davanti a Lombardia (15,8 euro/m²) e Trentino-Alto Adige (14,4 euro/m²). Anche Toscana (14,3 euro/m²), Lazio (12,8 euro/m²) ed Emilia-Romagna (12,7 euro/m²) presentano valori sopra la media nazionale di 12 euro. Le restanti 14 regioni hanno prezzi inferiori compresi in una forbice di prezzo che varia dagli 11,9 euro mensili

del Molise ai 6,8 euro dell’Umbria, la regione più economica per chi va in affitto.

L’indice dei valori immobiliari di idealista
Per creare l'indice dei prezzi immobiliari di idealista, analizziamo i prezzi di offerta (sui metri quadrati costruiti) richiesti dagli inserzionisti del portale. Gli annunci atipici e quelli con prezzi fuori mercato vengono eliminati dalle statistiche. 

Ora includiamo nel calcolo la tipologia di case unifamiliari (viletta o chalet) e scartiamo quegli immobili di qualsiasi tipo che sono rimasti nel nostro database per molto tempo senza ottenere interazioni utente. Il dato finale viene calcolato con la mediana di tutti gli annunci validi di ciascun mercato.

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