Scopriamo cosa fare affinché la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate vada a buon fine
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Quando l’intenzione è porre fine ad un accordo di locazione, è necessario avere una panoramica completa sulle modalità attraverso cui è possibile farlo ed è importante tenere a mente una serie di indicazioni. Nel caso in cui la necessità sia lasciare anticipatamente l’appartamento in affitto, entra in gioco la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare affinché la procedura vada a buon fine.

Risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate: di cosa si tratta?

Il contratto di locazione è un accordo con cui il locatore si impegna a mettere a disposizione di un conduttore il proprio immobile (o parte di esso) per un determinato periodo di tempo. In fase di stipula del contratto, è obbligatorio inserire una data di scadenza. Tuttavia, la legge prevede la possibilità di un recesso anticipato sia da parte del locatore che del conduttore in caso di particolari necessità.

In questo caso, si parla di risoluzione anticipata del contratto di locazione e l’accordo d’affitto si interrompe prima della scadenza naturale del contratto. Come accade con la stipula, la proroga o la cessione, perché abbia validità, è necessario registrare la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate pagando l’imposta fissa di €67, entro 30 giorni dal termine della risoluzione. È possibile pagare l’imposta di registro per la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate online, utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia (software RLI o RLI-web).

In caso di risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate in ritardo, è obbligatorio pagare una sanzione amministrativa del 30% oltre agli interessi legali. Ad ogni modo, il contribuente avrà modo di sanare il ritardo del versamento attraverso il ravvedimento operoso: cioè la possibilità di correggere i ritardi del versamento dell’imposta beneficiando di una riduzione delle sanzioni.

Risoluzione del contratto di locazione da parte del conduttore

Il conduttore ha la possibilità di effettuare la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate in due modalità:

  • Recesso legale: questo tipo di recesso è sempre previsto dalla legge. In questo caso, il conduttore può inviare al locatore una lettera di recesso per motivi gravi. Solitamente, per motivi gravi si intendono impedimenti oggettivi che non permettono il corretto e sicuro godimento dell’immobile.
  • Recesso libero: può essere effettuato solo se previsto nel contratto di locazione. Se previsto, il conduttore può inviare al locatore una lettera raccomandata 6 mesi prima dalla data in cui intende liberare l’immobile, senza specificare i motivi della risoluzione.

In entrambi i casi, è consigliato rispettare il preavviso di 6 mesi precedenti alla scadenza del contratto di locazione.

Risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate da parte del locatore

La facoltà di recesso anticipato è concessa anche al locatore. Tuttavia, la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate da parte del locatore prevede condizioni più rigide. Il locatore ha la possibilità di effettuare un recesso legale previa comunicazione al conduttore da inviare almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto. Una delle casistiche più frequenti, per cui si è soliti sottoscrivere il modulo di chiusura del contratto di affitto, è quella in cui il locatore necessita dell’immobile per stabilirvi la propria abitazione.

Esiste poi il caso di diniego di rinnovo del contratto, in cui il locatore interrompe il prosieguo del rapporto per svariati motivi, come ad esempio: la necessità di destinare l’immobile ad attività pubbliche oppure la disponibilità per il conduttore di trasferirsi in un altro immobile all’interno dello stesso Comune. Nel caso in cui il locatore intimi lo sfratto al conduttore (per un ritardo nel pagamento del canone d’affitto o per mancata liberazione dell’immobile alla scadenza del contratto), una volta ottenuta la convalida dal giudice, è tenuto a presentare la risoluzione del contratto di locazione per sfratto all’Agenzia delle Entrate.

Modulo RLI per la risoluzione del contratto di locazione

Online sono disponibili non solo i modelli di contratto d’affitto, che è possibile compilare e sottoscrivere per stipulare accordi di locazione, ma anche il modulo per la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate. Se si è deciso di registrare la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate con il modulo F24 Elide, è necessario compilare il Modello RLI.

Il consiglio è seguire le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la risoluzione del contratto di locazione. Nello specifico, questi sono i dati da inserire nel Modello RLI per la risoluzione del contratto:

  • Inserire i dati delle due parti
  • Indicare la tipologia di contratto da risolvere
  • Indicare la durata del contratto e l’importo del canone
  • Inserire gli estremi della registrazione del contratto
  • Inserire i dati dell’immobile

Inoltre, se si è optato per un contratto di locazione con cedolare secca, è molto importante selezionare nell’apposita casella la tipologia di regime.

Risoluzione del contratto di locazione con cedolare secca: cosa cambia?

La cedolare secca è un regime fiscale facoltativo e alternativo a quello ordinario al quale il locatore può accedere in sede di stipulazione del contratto d’affitto, pagando in sostituzione dell’imposta Irpef un’unica imposta sostitutiva. In caso di risoluzione di un contratto di locazione con cedolare secca, non è necessario pagare l’imposta di registro di €67 dovuta all’Agenzia delle Entrate.

Le agevolazioni del regime fiscale della cedolare secca rimangono quindi valide anche nel recesso del contratto di locazione, non solo durante la sua stipulazione. Nonostante questo, rimane comunque l’obbligo di comunicare e registrare la risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso, è possibile comunicare la risoluzione del contratto di locazione con cedolare secca online, compilando il modulo RLI.

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Ecco altre informazioni che potrebbero interessarti sulla risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate.

Come comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessazione di un contratto di locazione?

È molto importante comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessazione di un contratto di locazione, entro 30 giorni dalla scadenza. Per farlo esistono due modi: tramite i servizi telematici dell’Agenzia (Software RLI o RLI-Web) oppure presentando il modello RLI cartaceo all’ufficio fisico dove il contratto è stato registrato.

Come fare la risoluzione di un contratto di locazione online?

La comunicazione della risoluzione di un contratto di locazione deve in ogni caso essere presentata all’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla scadenza. Per comunicarla online è possibile compilare il Modulo RLI attraverso i servizi telematici dell’Agenzia (Software RLI o RLI-Web).

Quanto si paga per la risoluzione del contratto di locazione?

Per la registrazione della risoluzione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate è dovuta un’imposta fissa di €67 che deve essere versata entro 30 giorni dalla scadenza.

Quale F24 per risoluzione contratto di locazione?

Per la risoluzione del contratto di locazione è necessario compilare il modulo F24 Elementi identificativi, utilizzando il codice tributo 1503.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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