
Sarà un 2024 totalmente differente rispetto a quello precedente dal punto di vista lavorativo. La manovra attuata dal governo italiano fa sì che le agevolazioni per le assunzioni 2024 siano modellate in maniera completamente diversa rispetto al recente passato. Difatti, non vi sarà più l’incentivo under 36, così come l’esonero totale in caso di assunzione di donne svantaggiate e l’agevolazione per coloro che beneficiavano del reddito di cittadinanza. In cambio, arriva la super deduzione, l’esonero contributivo per le donne vittime di violenza, oltre all’assegno di inclusione e al supporto per la formazione e il lavoro. Ma quali sono le altre agevolazioni utilizzabili? In questo articolo le andremo ad analizzare.
Quali agevolazioni per assunzioni 2024?
La manovra 2024 varata dal governo italiano nell’ultima Legge di Bilancio non ha previsto la proroga di alcune misure attive l’anno precedente. Un esempio? Non saranno più presenti, nel 2024, le agevolazioni assunzioni per under 36 e le donne in particolari condizioni svantaggiate. A fine 2023 è scaduto anche il bonus Neet e quello dedicato ai beneficiari del reddito di cittadinanza. Quest’ultimo però, è stato sostituito dalla formazione per il lavoro e dall’assegno d’inclusione.
Nella nuova manovra resta in vigore il bonus che consente l’assunzione di donne che svolgono l’attività lavorativa in settori economici dove si va a registrare una determinata disparità occupazionale di genere. Tali settori vengono annualmente individuati dal Ministero del Lavoro e, in questo caso, lo sgravio della contribuzione è del 50% per 18 mesi per ogni assunzione a tempo indeterminato. Il suddetto sgravio scende a dodici qualora il rapporto lavorativo sia invece a tempo determinato.
Le agevolazioni per le assunzioni del 2024 prevedono anche un incentivo molto importante per le imprese: la super deduzione. Ovvero un incentivo al 120% e al 130% per quelle aziende che decidono di assumere nuovo personale a tempo indeterminato nel 2024.

Quali sono le agevolazioni per chi assume gli over 40?
Cercare un lavoro è già un lavoro di suo visti i tempi e con le soluzioni introdotte dal governo italiano per questo 2024 si spera che la ricerca possa essere quantomeno più veloce. Soprattutto per le donne le agevolazioni per le assunzioni 2024 sono varie, ma in alcuni casi si distaccano da quelle attuate nel recente passato. C’è anche da capire quali siano le agevolazioni per chi assume invece gli over 40. In questo caso, bisogna analizzare i soggetti che potrebbero beneficiarne:
- donne senza occupazione da oltre sei mesi e appartenenti a settori e professioni ad alto tasso di disparità di genere: in tal caso è previsto uno sgravio contributivo 50% per massimo di 18 mesi;
- donne senza impiego retribuito da 24 mesi: per tali circostanze è previsto uno sgravio contributivo 50% per massimo di 18 mesi;
- percettori di Naspi, proposta di assunzione a tempo pieno e indeterminato: in questi casi è prevista l’attribuzione al datore di lavoro del 20% Naspi residue per ogni mensilità di retribuzione;
- lavoratori disabili: per l’assunzione di tali soggetti è previsto un incentivo economico che varia dal 35 al 70% della retribuzione in base al grado di disabilità;
- lavoratori in cassa integrazione da almeno 3 mesi, assunti a contratto a tempo indeterminato: i contributi a carico del datore di lavoro sono pari al 10% della retribuzione imponibile per 12 mesi.
Questi sono esempi di soggetti che, seppur over 40, potrebbero lo stesso essere assunti dalle aziende e beneficiare di un contratto di lavoro.
Come richiedere lo sgravio over 50?
La Legge di Bilancio 2024 ha avuto come obiettivo anche quello di provare a spronare le aziende ad assumere quei lavoratori più avanti con l’età. Si tratta dunque di politiche atte a venire incontro ad entrambe le parti, con l’intento di spronare il mercato del lavoro verso una direzione diversa rispetto al recente passato. Per quanto concerne gli over 50, quali sono e come fanno a richiedere gli sgravi le imprese?
I datori di lavoro che assumono lavoratori con almeno cinquant’anni di età e disoccupati da almeno un anno hanno diritto ad un esonero contributivo del 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali:
- assunzione a tempo determinato: esonero di 12 mesi;
- assunzione a tempo indeterminato: esonero di 18 mesi;
- passaggio da determinato a indeterminato: 18 mesi cumulativi totali.
È altresì fondamentale ricordare che, tra i tanti rapporti di lavoro inclusi in questa soluzione, sono esclusi quelli relativi a prestazioni di lavoro domestico e i contratti di lavoro intermittente. Inoltre, per far sì che il datore di lavoro benefici di tale incentivo, tale soggetto deve fare in modo che l’assunzione porti ad un incremento occupazionale netto e l’agevolazione è raggruppabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento, a seconda della contribuzione previdenziale dovuta.

Bonus assunzioni 2024: agevolazioni per under 30 e under 36
Trovare delle soluzioni per sollecitare il mercato del lavoro e creare la giusta sinergia tra domanda e offerta non è certamente la cosa più semplice da fare. Così come c’è da risolvere la questione per gli over 40 e 50, c’è altresì da affrontare la problematica relativa ai giovani. Nella Legge di Bilancio 2024, il governo italiano ha deciso di non dare ulteriore fiducia al bonus giovani under 36. Una decisione intrapresa per puntare diritto sugli under 30.
Ebbene sì, nel 2024, dalle agevolazioni per assunzioni under 36 si passa al focus sui giovani trentenni. Nello specifico, nel caso delle agevolazioni 2024 per le assunzioni degli under 30, la decontribuzione a carico del datore di lavoro sarà del 50% fino ad un massimo di 3 mila euro. Inoltre, il periodo dell’incentivo è sempre di 36 mesi. Solo nei seguenti casi non si può beneficiare di tale agevolazione:
- contratto di apprendistato;
- lavoro intermittente;
- lavoro domestico;
- nei casi di giovani assunti con la qualifica di dirigente.
Pertanto, in questi quattro casi, decade la possibilità per l’azienda di poter beneficiare delle agevolazioni per assunzioni 2024 in materia fiscale messe in campo dal governo italiano.
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