
Se le compravendite nel II trimestre dell'anno registrano un lieve incremento rispetto al 2023, il mercato delle locazioni è in flessione del 2,7%. A dirlo la consueta nota trimestrale dell'Osservatorio Immobiliare (OMI) dell'Agenzia delle Entrate, dal quale si evince invece un aumento del canone annuo pari al 2,6%

Nel II trimestre del 2024 sono state affittare poco più di 2022 mila abitazioni. La flessione riguarda tanto le residenze ubicate in comuni ad alta tensione abitativa che i comuni non in alta tensione abitativa, in entrambi i casi con un calo tendenziale superiore al 2%. Il canone annuo11 riferito alle locazioni residenziali registrate nel secondo trimestre 2024, invece, cresce del 2,6%, pari a un volume di oltre 1,3 miliardi di euro

Affitti a canone libero e a canone concordato
I contratti ordinari di lungo periodo stipulati per la locazione di abitazioni per intero hanno subito una contrazione del 5,5% rispetto al secondo trimestre del 2023, valore che sfiora il -6% se si considerano esclusivamente i comuni ad alta tensione abitativa.
Il canone annuo complessivo per questo segmento rimane stabile, attestandosi a 656 milioni di euro circa, appena lo 0,1% in più sul 2023. In lieve rialzo il numero di abitazioni locate con contratti ordinari transitori, con durata cioè da 1 a 3 anni, accompagnato da un rilevante incremento del canone annuo, +6,7% rispetto al secondo trimestre 2023.
Per il mercato delle locazioni con canone concordato, i nuovi contratti sono in lieve diminuzione, -1%, e il canone annuo complessivo ammonta a 385 milioni di euro, in salita del 3,4%. Il segmento delle locazioni con canone agevolato per gli studenti mostra un forte aumento sia del numero di unità sia del canone.
Le locazioni a Roma e a Milano
Analizzando i dati relativi ai due principali mercati, si assiste a Roma ad una marcata diminuzione sia dei nuovi contratti di locazione residenziale registrati nel secondo trimestre del 2024, -9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, sia del canone annuo, in calo del 2,5%.
A Roma il calo delle locazioni si concentra principalmente nei contratti ordinari transitori, che subiscono una riduzione di quasi il 20%, e nei contratti con canone concordato, con una diminuzione prossima al 12%. Analoghe ragioni alla base del ribasso registrato dal canone annuo.
A Milano, invece, aumentano entrambi i valori, in particolare il canone annuo pattuito nei nuovi contratti cresce del 9,5% a fronte del +2,7% delle abitazioni locate. Il mercato di Milano, in questo trimestre, presenta un solo valore negativo rilevato nei nuovi contratti ordinari di lungo periodo, -5,6% tendenziale, ampiamente compensato dall’aumento negli altri segmenti, in particolare nei contratti concordati che registrano un forte aumento
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