
La direttiva europea case green o Energy performance of buildings directive (Epbd), approvata dal Parlamento europeo ed entrata in vigore lo scorso 28 maggio, prevede per gli edifici residenziali non di nuova costruzione la riduzione del consumo energetico medio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Ma quanto costerà adeguarsi alla direttiva Ue? Ecco cosa dice l’ultimo report S&P Global Ratings.
L’indagine, esaminata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, analizza le sfide e i costi della decarbonizzazione in vista degli obiettivi fissati proprio dalla direttiva sulle case green. In particolare, l’analisi si basa sui dati emersi da un sondaggio al quale hanno partecipato 20 società immobiliari residenziali europee con rating e asset residenziali lordi per un valore superiore a quattro miliardi.
Il costo per rendere più efficiente un appartamento di 80-100 mq
Il report ha evidenziato che le ristrutturazioni volte a rendere più efficiente un appartamento di 80-100 mq potrebbero costare alle società con rating da 10mila a 30mila euro, arrivando a 50mila euro nel caso di immobili particolarmente obsoleti e inefficienti. A pesare sul costo ci sono, chiaramente, le condizioni e l’ubicazione delle unità abitative interessate dall’intervento di ristrutturazione.
Ma gli esborsi potrebbero essere anche più elevati. Secondo quanto indicato dal report S&P Global Ratings, infatti, i diversi Paesi europei potrebbero adottare tasse e prelievi nazionali sulle emissioni di carbonio, che ricadrebbero sulle società immobiliari che amministrano altre società real estate. In tal caso, si registrerebbero aumenti dei costi delle utenze e anche dei canoni per gli inquilini delle società.
Devono essere poi considerate le valutazioni della Commissione europea, secondo le quali – come riportato dal Sole 24 Ore – “gli edifici esistenti dovrebbero essere ristrutturati a un tasso del 2-5% annuo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a breve e lungo termine dell’Ue, a un costo che un’analisi di Bruegel, il think tank economico di Bruxelles, stima in una spesa aggiuntiva di 76 miliardi di euro all’anno per le ristrutturazioni degli edifici residenziali entro il 2030”.
Cruciali la capacità finanziaria dei privati e il sostegno degli Stati
Secondo gli analisti di S&P, per raggiungere gli obiettivi indicati dalla direttiva europea sulle case green, gli investimenti iniziali messi in campo dalle società immobiliari residenziali dovrebbero essere cospicui e per recuperarli sarebbero necessari dai 10 ai 25 anni. È evidente che questi investimenti verrebbero ripagati con un recupero di efficienza, un calo di sprechi e costi in bolletta e con un accrescimento del valore degli immobili, ma “finanziare il capitale iniziale potrebbe essere ancora costoso, soprattutto per portafogli più grandi e in luoghi in cui l’intensità energetica degli edifici è maggiore”.
In conclusione, dunque, gli analisti di S&P hanno sottolineato il fatto che il successo di una politica di decarbonizzazione dipenderà sia dalla capacità finanziaria dei privati che dal sostegno e dagli incentivi dei diversi Stati.
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