
Si parla di un nuovo superbonus al 60 o 100 per cento. L’intenzione, infatti, è quella di dare l’addio alla vecchia detrazione fiscale e pensare a un nuovo incentivo. La riqualificazione energetica è un tema che non può essere accantonato, ancora di più in vista di quel che potrà accadere con la direttiva europea sulle case green, ma si vuole studiare una misura che sia sostenibile da un punto di vista economico.
Verso un nuovo superbonus edilizio
Come funzionerà il nuovo superbonus edilizio è presto per dirlo, le voci che si rincorrono parlano di un nuovo superbonus al 60 o 100 per cento, ma nulla è al momento certo. Quello che si sa è che il governo sta pensando a un nuovo sistema di detrazioni per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza antisismica degli edifici. Bisogna aspettarsi dunque delle novità per il superbonus.
La necessità di nuove regole per le detrazioni fiscali emerge dalla delega fiscale, ma anche da due disegni di legge presentati dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle. Molto probabilmente, però, sarà la prossima legge di Bilancio a definire cosa accadrà sul fronte degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili e che forma prenderà la detrazione fiscale. Capire qual è la disponibilità finanziaria sarà fondamentale per disegnare il nuovo sistema di incentivi.

Il disegno di legge delega fiscale, approvato dalla Camera e ora all’esame del Senato, racchiude la modifica delle deduzioni dalla base imponibile delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta con riguardo agli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica e della riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio esistente.
Il disegno di legge presentato dalla Lega parla di una detrazione del 60% dal 2024 al 2035 per gli interventi relativi a lavori antisismici e di efficientamento energetico finalizzati al raggiungimento almeno della classe di prestazione energetica E entro il 2035 e della classe di prestazione energetica D entro il 2040. Nello specifico, il disegno di legge prevede un valore massimo della detrazione pari a 100.000 euro e una ripartizione in 10 anni. Se gli interventi vengono realizzati sull’abitazione principale in classe G (con obbligo di raggiungere la classe E entro il 2035) da contribuenti con reddito di riferimento fino a 15.000 euro, la detrazione potrebbe essere pari al 100% e prevedere la possibilità di ricorrere allo sconto in fattura o alla cessione del credito. Sono inoltre previsti finanziamenti agevolati per gli incapienti.
Il disegno di legge presentato dal Movimento 5 Stelle parla di un’aliquota di detrazione del 40%, fino a un ammontare complessivo della stessa pari a 96.000 euro, per tutti gli interventi attualmente agevolati con il bonus ristrutturazioni. Per lavori antisismici, per gli interventi che portano al miglioramento della classe di prestazione energetica degli edifici e per l’uso di materiali riciclati potrebbero esserci percentuali di detrazioni aggiuntive. Per l’installazione di impianti eolici di piccola taglia o di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici e manufatti fuori terra, con contestuale o successiva installazione dei sistemi di accumulo, per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e per gli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche la detrazione potrebbe essere pari al 100%. Anche questo disegno di legge prevede la possibilità di optare per la cessione del credito corrispondente alla detrazione.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account