Irrigazione, fertilizzazione ed esposizione al sole: ecco tutto quello che dovresti fare con l'arrivo della primavera.
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piante cambio di stagione
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L’arrivo della primavera permette a molte piante di fiorire e di colorare giardini e balconi. Tuttavia, dovresti anche considerare il fatto che alcune piante potrebbero soffrire eccessivamente il passaggio da un clima freddo a uno caldo, specie se particolarmente repentino. In altre parole, come le persone, anche le piante soffrono il cambio di stagione. Ecco tutti i trucchi per evitare particolari danni.

Cosa comporta il cambio di stagione?

Il passaggio dall'inverno alla primavera è un periodo di trasformazione per le piante. Durante l'inverno, molte piante entrano in uno stato di dormienza, riducendo al minimo la loro attività metabolica per conservare energia. Questo è il momento in cui le temperature fredde e la ridotta quantità di luce solare influenzano il loro ciclo di crescita. Tuttavia, con l'arrivo della primavera, le giornate si allungano e le temperature iniziano a salire, stimolando le piante a risvegliarsi dal riposo invernale.

Uno dei cambiamenti più evidenti è l'aumento dell'attività fotosintetica. Le piante iniziano a produrre nuove foglie e germogli, grazie alla disponibilità di luce solare. D’altra parte, non tutte le piante reagiscono allo stesso modo al cambio di stagione. Alcune specie, abituate a climi più freddi, potrebbero essere particolarmente sensibili al caldo e alle giornate più lunghe.

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Come fa una pianta a riconoscere le stagioni

Ma, esattamente, come fanno le piante a riconoscere il susseguirsi delle stagioni? Molte specie riescono a carpire informazioni dai segnali ambientali, come la variazione della durata del giorno e le fluttuazioni di temperatura, per adattarsi alle diverse stagioni.

Uno dei meccanismi è chiamato fotoperiodismo, ovvero la capacità delle piante di percepire la lunghezza del giorno e della notte. Anche la temperatura gioca un ruolo cruciale. Alcune piante richiedono un periodo di freddo per "rompere" la dormienza e iniziare a germogliare, un processo noto come vernalizzazione

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Quando spostare le piante fuori casa? Il momento adatto

In generale, è consigliabile attendere la fine delle gelate notturne e il raggiungimento di temperature minime costanti sopra i 10-12°C. Questo periodo solitamente coincide con il mese di marzo, ma ovviamente molto dipende dalla regione. 

Prima di trasferire definitivamente le piante da tenere sul balcone in primavera, è utile acclimatarle gradualmente, esponendole per alcune ore al giorno all'aria aperta e aumentando la frequenza settimana dopo settimana. Ricorda, però, che anche in primavera non tutte le piante gradiscono un’esposizione prolungata al sole, quindi bisogna valutare se tenerle in penombra.

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Cambiare il terreno alle piante è utile?

Il cambio del terreno delle piante andrebbe fatto quando si notano segni di compattazione o il drenaggio dell’acqua è insufficiente. Inoltre, se il terreno è stato utilizzato per diverse stagioni senza essere rinnovato, potrebbe aver perso parte della sua fertilità naturale. L'inizio della primavera o l'autunno sono generalmente i periodi migliori, poiché le temperature moderate riducono lo stress sulle piante durante il trapianto. 

Irrigazione e fertilizzazione: cosa c'è da sapere

Il clima freddo e umido spinge le piante a entrare in una fase di “riposo”, quindi non bisogna irrigare così frequentemente. In primavera, invece, con il loro “risveglio”, è consigliabile dare acqua più spesso. Un buon metodo è controllare sempre l'umidità del terreno prima di annaffiare. Inserisci un dito nel terreno fino a circa 2-3 cm di profondità; se risulta asciutto, è il momento di irrigare. Ricorda, poi, di utilizzare acqua a temperatura ambiente per evitare shock termici alle radici.

Per quanto riguarda la fertilizzazione, la primavera può essere un ottimo momento. Tuttavia, è anche importante calibrare bene le dosi. Dato che le piante sono in un periodo di crescita, troppo fertilizzante potrebbe formare una barriera rispetto all’assorbimento dell’acqua. Potresti considerare di utilizzare fertilizzanti naturali, come ad esempio i fondi di caffè o le bucce di banana.

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