Mentre Elon Musk continua a far parlare di sé, il suo business principale sembra soffrire. A causa del suo ruolo di primo piano nell’amministrazione Trump, molte persone stanno protestando davanti agli showroom di Tesla, si stanno liberando delle loro auto Tesla o semplicemente evitano di acquistarle. Sempre più persone non vogliono più essere associate a Tesla e al suo controverso CEO, lasciando il marchio – un tempo simbolo di innovazione e di uno stile di vita progressista – in difficoltà.
Gli ultimi dati sulle immatricolazioni pubblicati la scorsa settimana dall'Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) suggeriscono che gli europei stanno voltando le spalle a Tesla rapidamente, poiché le nuove immatricolazioni di auto Tesla sono crollate a gennaio, andando contro la tendenza del mercato. Secondo i dati, Tesla ha venduto meno di 10.000 veicoli nell'UE e nei mercati di Norvegia, Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Regno Unito, registrando un calo del 45% rispetto a gennaio 2024. Nello stesso periodo, le nuove immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate del 37%, il che significa che il crollo di Tesla non può essere spiegato con una generale flessione del mercato.
Analizzando ulteriormente le immatricolazioni del 2024, emerge che Tesla sta perdendo terreno nel mercato europeo da un po’ di tempo, poiché la sua gamma di modelli datati deve affrontare una concorrenza sempre più ampia da parte dei produttori automobilistici tradizionali. Tesla ha sottoperformato il mercato europeo dei veicoli elettrici a batteria (BEV) in termini di crescita in tre degli ultimi quattro trimestri, vedendo la sua quota di mercato scendere dal 18,2% nel 2023 al 16,6% nel 2024 e addirittura al 6% nel gennaio 2025. Non è chiaro quanto di questa tendenza sia dovuta alla crescente concorrenza e alla mancanza di nuovi modelli Tesla e quanto invece all’immagine sempre più divisiva di Musk, ma la combinazione di questi tre fattori non rappresenta certo una formula vincente per l'ex leader del settore dei veicoli elettrici.
Come vengono tassate le criptovalute nel mondo
Le criptovalute continuano a guadagnare popolarità a livello globale, ma le politiche fiscali variano notevolmente da nazione a nazione. Alcuni Paesi impongono tasse elevate sulle plusvalenze derivanti dal trading di criptovalute, mentre altri esentano completamente gli asset digitali. Nel frattempo, diverse nazioni hanno addirittura vietato le transazioni in criptovaluta.
Le vendite online continuano a crescere in tutta Europa
Secondo i dati riportati da Eurostat, nel 2023 il 23,8% delle imprese dell'UE ha effettuato vendite online, il che fa segnare un aumento del 6,6% rispetto al 2013 (17,2%).
Usa, vendite case esistenti a gennaio -4,9%, giù anche le nuove costruzioni
A gennaio le compravendite di case esistenti hanno registrato un crollo superiore alle attese. Secondo l'associazione di settore National association of realtors (Nar), le vendite sono diminuite del 4,9% rispetto al mese precedente a un tasso annualizzato di 4,08 milioni di unità. Le attese eranodi una flessione del 2,6% a 4,13 milioni.
Le regioni con i migliori (e peggiori) servizi sanitari in Italia
Il Ministero della Salute ha reso pubblica una sintesi dei risultati del monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) per l’anno 2023. Questo sistema di valutazione consente di verificare l’adeguatezza dell’erogazione delle prestazioni sanitarie nelle diverse Regioni e Province Autonome, garantendo un’analisi accurata sulla qualità e l’efficacia dei servizi offerti ai cittadini.
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Alla Bce "ci stiamo avvicinando al punto in cui potremmo dover fare una pausa o arrestare i nostri tagli ai tassi di interesse". Lo ha affermato Isabel Schnabel, l'esponente tedesca che siede nel Comitato esecutivo della Bce in una intervista al Financial Times
Dove si sono rifugiati i quasi 7 milioni di ucraini in fuga dalla guerra
Secondo gli ultimi dati disponibili, quasi 7 milioni di rifugiati ucraini sono stati registrati in Europa e nel mondo. I dati dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) mostrano che la maggior parte degli ucraini si è finora diretta in Germania, seguita da Russia, Polonia e Repubblica Ceca.
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