
Raddoppiare la parte dei fondi Ue di coesione dedicata all'edilizia abitativa, passando dagli attuali 7,5 miliardi di euro a 15 miliardi per periodo di programmazione, passando dal settennio in corso, 2021-2027 a quello del prossimo quadro di bilancio pluriennale (2028-2035); e cominciare ad accrescere i finanziamenti per aumentare la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili già con la revisione di medio termine della politica di coesione. E' quanto ha prospettato il vicepresidente della Commissione europea per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto, durante il suo intervento alla prima riunione della commissione speciale sulla crisi dell'edilizia abitativa , creata recentemente dal Parlamento europeo.
Questo primo Piano europeo per le abitazioni a prezzi accessibili sarà "di importanza strategica", ha detto Fitto, ricordando che la Politica di coesione svolge già un ruolo chiave nel sostenere l'edilizia abitativa", con 7,5 miliardi di euro investiti nell'attuale periodo di programmazione, attraverso quattro diversi fondi, e tenendo presente che con i co-finanziamenti nazionali l'investimento totale raggiunge i 10,4 miliardi di euro.
Questo sostegno si concentra principalmente su due aree cruciali: efficienza energetica delle abitazioni, ed edilizia sociale, con la costruzione di nuove unità abitative e ristrutturazione di quelle esistenti.
"Ma dobbiamo fare di più, non solo nel prossimo quadro di bilancio pluriennale, ma anche adesso, nell'attuale periodo di programmazione, con la revisione di medio termine della politica di coesione. Questa - ha indicato Fitto - è l'occasione perfetta per adeguare e allineare gli investimenti alle esigenze emergenti europee, tra cui: aumentare la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili per tutti, garantire che i cittadini possano vivere e lavorare nel luogo che chiamano 'casa', e affrontare con un approccio strategico le sfide e le opportunità delle città".
Questo è il motivo per cui il vicepresidente esecutivo ha riferito di aver scritto a tutti i ministri per la Politica di coesione degli Stati membri, incontrandone molti di persona, così come le autorità regionali e di gestione, sia a Bruxelles che nelle sue missioni negli Stati membri. "Durante queste discussioni, uno dei punti chiave all'ordine del giorno è l'edilizia abitativa a prezzi accessibili e il raddoppio degli investimenti in edilizia abitativa", ha detto Fitto, ma, ha aggiunto, "dobbiamo essere realisti: la domanda non può essere soddisfatta solo con fondi e sovvenzioni dell'Ue, bisogna mobilitare più investimenti pubblici e privati. Ecco perché stiamo lavorando a stretto contatto con la Banca europea per gli investimenti, per sbloccare finanziamenti aggiuntivi per l'edilizia abitativa", che "avrà un ruolo centrale non solo nella revisione di medio termine, ma anche nel futuro della Politica di coesione".
"La Politica di coesione dovrà anche evolversi e riconoscere che le sfide abitative nelle aree rurali o nelle isole sono molto diverse dalle esigenze specifiche delle aree urbane", ha rilevato Fitto, sottolineando che "situazioni diverse richiedono soluzioni su misura". Nelle aree urbane, ha spiegato, c'è un problema di sovrappopolazione e di crisi abitativa, con la concentrazione del 75% dei cittadini dell'Ue, mentre nelle aree rurali interne l'altro 25% di cittadini europei ha un problema opposto, quello dello spopolamento. Bisogna affrontare in modo incisivo entrambe le questioni, ha sottolineato il vicepresidente esecutivo della Commissione.
Fitto ha poi ricordato che anche il Fondo Rrf per la ripresa e la resilienza dopo il Covid "ha sostenuto, con 22,3 miliardi di euro, riforme e investimenti chiave nell'edilizia abitativa, con un aumento dell'accesso ad abitazioni di qualità, a prezzi accessibili".
"Il nostro obiettivo comune - ha concluso Fitto - è chiaro: rendere l'edilizia abitativa a prezzi accessibili una realtà in tutte le regioni dell'Ue, supportata da una Politica di coesione rafforzata e rilanciata".
per commentare devi effettuare il login con il tuo account