
Dopo importanti lavori di restauro e sistemazione, è ora possibile tornare a visitare il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia a Roma e il Rifugio antiaereo. Le due strutture sotterranee che si trovano al di sotto del Casino Nobile dal 5 aprile sono state riaperte al pubblico con un nuovo allestimento multimediale che consente una visita immersiva ed esperienziale. Ma vediamo in cosa consiste il nuovo percorso di visita.
Le due strutture sono state adesso riaperte al pubblico grazie all’impegno di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Il progetto è curato da Federica Pirani e Annapaola Agati. Organizzazione e servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura. La memoria storica del Bunker, che rievoca una delle pagine più buie e drammatiche della città che è stata colpita da 51 bombardamenti aerei tra luglio 1943 e maggio 1944, è stata ricostruita attraverso un allestimento fotografico e audio-visivo privilegiando il racconto e la rievocazione del passato attraverso suoni e immagini.
Al Bunker e al Rifugio antiaereo si accede esclusivamente con visita guidata prenotandosi sul sito dei Musei di Villa Torlonia e dei Musei in Comune Roma, oppure direttamente presso le biglietterie del Casino Nobile, della Serra Moresca e di Technotown.

La storia del Bunker e del Rifugio antiaereo
La realizzazione del Bunker di Mussolini a Villa Torlonia, chiuso dal 2021, e del Rifugio antiaereo risale agli Anni ’40 del Novecento. Tra il 1929 e il 1943, infatti, Villa Torlonia è stata la residenza privata di Benito Mussolini e della sua famiglia. Con l’entrata in guerra dell’Italia e i primi bombardamenti, dal 1940 sono state realizzate nella villa tre strutture sotterranee per proteggere l’allora capo del governo da possibili bombardamenti aerei.

Il Rifugio antiaereo è stato realizzato nel 1941 nel piano seminterrato del palazzo e utilizzato nel 1942 e 1943. I locali, rinforzati con uno spessore di 120 centimetri di cemento armato, erano dotati di porte antigas e di un sistema di depurazione e ricambio dell’aria.

La costruzione del Bunker è iniziata nel dicembre 1942, per un importo previsto di 240.000 lire, cifra che poi è raddoppiata, dovendo approfondire lo scavo per le fondazioni e smantellare un corridoio sotterraneo preesistente che collegava la Tribuna con Fontana con una stanza segreta, voluta da Alessandro Torlonia. La struttura è rimasta incompiuta dal momento che il 25 luglio 1943, quando Mussolini è stato arrestato, non era stata ancora completata.

Il Bunker si trova sotto il piazzale antistante il Casino Nobile, a una profondità di sei metri. Ha una planimetria a forma di croce con due uscite di sicurezza (una sul piazzale laterale del Casino e un’altra all’interno della Tribuna con Fontana) e con gallerie di 15 metri di lunghezza a sezione circolare con diametro di 2.50 metri, protette da una muratura in cemento armato spessa 4 metri. Al momento dell’interruzione dei lavori di costruzione, mancavano ancora le porte a tenuta stagna, le macchine per l’areazione forzata e i bagni.

Il nuovo allestimento multimediale
Il nuovo allestimento multimediale punta da un lato a dare informazioni storico-documentaristiche su Roma durante la Seconda Guerra Mondiale e sulla scelta di Mussolini di fare di Villa Torlonia la sua residenza in città, dall’altro a offrire ai visitatori un percorso immersivo che li porterà a percepire l’esperienza di un attacco aereo all’interno di un rifugio sotterraneo.

Ma come si snoda il nuovo percorso di visita? Scendendo le scale che dalle sale del Casino Nobile portano nei sotterranei dell’edificio, si oltrepassa una cesura che non è solo di tipo architettonico: da un lato aria, luce, bellezza, dall’altro buio, umidità e una sensazione di costrizione. Il percorso, diviso concettualmente in tre parti, si snoda nel piano seminterrato fino al Bunker, da cui poi, attraverso un lungo corridoio, si esce nel parco.

La vita di Mussolini a Villa Torlonia
La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione. Con l’entrata dell’Italia in guerra nasce l’esigenza di proteggere il Duce da eventuali attacchi aerei e comincia la realizzazione dei rifugi e del Bunker. Nelle sale successive, attraverso i cinegiornali dell’epoca, è rievocato il periodo storico dei bombardamenti su Roma, in particolare quelli sul quartiere di San Lorenzo. Oltre alle proiezioni di documenti storici, l’esposizione si avvale della presenza di collage fotografici che appaiono come stampati direttamente sulle pareti.
La vita nei rifugi
Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo e coinvolgente episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento.
La città bombardata
Una serie di proiezioni descrive la doppia prospettiva di chi bombarda e dall’alto non ne percepisce gli effetti e di chi in basso ne subisce le conseguenze. Sul pavimento scorrono immagini di Roma vista dagli aerei in volo, durante un bombardamento, mentre sulle pareti è proiettata la città in macerie.
Il Bunker
Attraverso una ripida scala, si accede all’ultima tappa del percorso: il bunker vero e proprio che si trova a 6 metri di profondità. La sua grande struttura cilindrica è stata lasciata volutamente libera da oggetti o proiezioni per valorizzarne la qualità strutturale. In questo spazio è simulata una incursione aerea, attraverso la riproduzione dei suoni (sirene, aerei in avvicinamento, detonazioni) e le vibrazioni del terreno.


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