
Non importa a quale età si compia questo passo importante, se durante gli studi universitari o nel momento in cui ci si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro. Andare a vivere da sola è in ogni caso una grande realizzazione. E anche se paura ed emozione si fondono, la gioia soddisfazione che si prova è immensa. Ma come fare per non rimanere scoperti e per compiere questo passo in sicurezza? Lo spieghiamo qui, insieme a tutti gli errori da non fare.
- Qual è il momento più adatto per andare a vivere da soli
- Meglio sola o in compagnia?
- La casa perfetta per vivere da soli è grande o piccola?
- Quanto costa vivere da sole?
- I trucchi per vivere meglio da sole e risparmiare
- Andare a vivere da soli: cambio di residenza e burocrazia
- Vivere da soli in sicurezza
Qual è il momento più adatto per andare a vivere da soli
Forse la caratteristica che rende unici gli esseri umani è la capacità di valorizzare il tempo. E anche in una questione che apparentemente non ha nulla di filosofico come andare a vivere da soli, bisogna capire quale sia il momento giusto. E questo, è insindacabile, varia da persona a persona.
Ci sono tanti fattori che ci spingono o meno a lasciare la comfort zone, abbandonare la casa di famiglia dove si vive in protezione totale, per spiccare il volo. Bisogna dunque tenere conto delle possibilità economiche, ma anche di esigenze logistiche e, non meno importanti, di necessità personali. Ogni aspetto ha un peso sulla bilancia e va valutato con attenzione.

Meglio sola o in compagnia?
Non è una contraddizione: andare a vivere da soli vuol dire lasciare il nido, una zona protetta, per prendere il largo. Ma questo non vuol dire che non si possa condividere un appartamento con altre e altri compagni di viaggio. Prima di capire se andare via da casa o meno, forse è il caso di chiarire se si vuole essere sole o soli al 100% o no. L’opzione “in compagnia” è utilissima, per esempio, quando si è fuori sede all’università e si ha la possibilità di condividere le spese. Fattore non meno importante, in quei momenti in cui la solitudine si affaccia, avere una compagnia (buona) può essere di sicuro un fattore decisivo.
Anche vivere completamente da soli ha i suoi pro. Non bisogna dar conto a nessuno, si può entrare e uscire a piacimento dalla casa, nessuno ruberà quel vasetto di yogurt conservato in frigo. Certo, le spese, fattore decisivo che vedremo più avanti, spetterebbero a una sola persona. Molto fa anche l’indole caratteriale, va detto: una persona che ama i suoi spazi di solitudine è più propensa a non voler condividere una casa con altri coinquilini. E, viceversa, una persona socievole vedrà nella coabitazione un elemento positivo. Valuta quello che è meglio per te, senza timori.
La casa perfetta per vivere da soli è grande o piccola?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda. La verità è che, anche in questo caso, ad avere rilevanza sono fattori oggettivi: che budget si ha a disposizione? C'è la possibilità di avere coinquilini o no? Una volta capito questo, tutto sta a capire la metratura più giusta. Se si andasse a vivere da soli, potrebbe bastare anche un monolocale, magari non eccessivamente risicato e bene organizzato, diciamo intorno ai 50 mq, con degli spazi notte che possano agevolmente ospitare altre persone (genitori, parenti o amici).
Per chi avesse a disposizione una casa di famiglia, il problema non si porrebbe nemmeno. Altrimenti, è necessario che ogni singolo inquilino abbia almeno la sua stanza a disposizione. Ovviamente, le metrature e le caratteristiche dell’appartamento varierebbero di conseguenza. Più una casa è grande, più è costosa, e affitto o mutuo saranno più alti in una zona centrale, con mezzi pubblici vicini.
Dove prendere casa da soli?
La casa va scelta a seconda delle proprie esigenze, ormai si è capito. Quindi in una zona vicina a lavoro e università, in zone cittadine ben servite dai mezzi e soprattutto con range economici adatti alle possibilità economiche di ognuno.
Quanto costa vivere da sole?
C’è poco da fare, qualsiasi opzione si scelga, vivere da sole comporta dei costi. Blocco note alla mano facciamo un elenco delle spese più importanti, sulle quali basare i propri calcoli (fate i conti della serva senza remore).
- Le utenze: partendo dagli allacci di acqua, luce e gas che, al netto delle singole offerte, possono costare qualche centinaio di euro all’attivazione del contratto. Con successive bollette trimestrali il cui importo dipenderà dal consumo. Fate attenzione, dunque, a non sforare.
- Il cibo e vettovaglie varie: non si può smettere di mangiare o di lavarsi quando si vive da soli. Calcolate dunque gli alimenti di cui non potete fare a meno (contando anche su qualche pasto fatto da mamma) e nei 200 € al mese ci si può rimanere. Imparate a fare la spesa acquistando solo frutta e verdura di stagione. Rifuggite dalle offerte del supermercato, che spesso celano degli inghippi, e comprate in base al prezzo al kg di quell’alimento.
- Internet e TV: la connessione internet è imprescindibile, così come il pagamento del canone Rai, del cellulare, le spese per l’auto e benzina (se la macchina c’è).
- Affitto o rata mutuo: forse, la spesa più cospicua che può far sballare tutto il resto, da valutare in base alle esigenze. È logico che una casa di famiglia abbatterà questa voce con un notevole risparmio.
- I mobili: quando si va a vivere da soli, gli spazi vanno sistemati in base alle esigenze. Dal divano, al tavolo, fino alla working station e alla camera da letto, valutate se comprare anche mobili di seconda mano. Su Facebook si trovano anche pagine che regalano mobili, purché si vada a prenderli. Gli affari sono sempre possibili e con un esborso economico limitatissimo. Nel caso la casa fosse in affitto, bisogna anche tenere conto della volontà del proprietario su possibili abbellimenti e lavori strutturali.

I trucchi per vivere meglio da sole e risparmiare
Ci sono due parole che aiutano a vivere bene in solitudine, risparmiando: organizzazione e studio. Con la prima si schematizzano tutte le attività casalinghe che ci tolgono tempo, con il secondo, si impara a fare da soli quello che, solitamente, costa tanto fare. Ecco qualche trucco da seguire:
- un menù settimanale pianificato può aiutare con la spesa da fare.
- Così come fare le pulizie giorno per giorno, una o due stanze alla volta.
- Pulire e riporre subito tutto quello che hai usato per cucinare e mangiare.
- Fare regolari lavatrici.
- Imparare a fare quei piccoli lavori di casa che spaventano sempre tanto, dall’idraulica al bricolage. Tenendo da parte un budget minimo per gli imprevisti. A volte, idraulico ed elettricista servono.
Andare a vivere da soli: cambio di residenza e burocrazia
A meno che non si stia andando a vivere in una casa provvisoria con un contratto d'affitto per studenti, la residenza va cambiata. Il passaggio si compie in scioltezza nel Comune in cui si trova la nuova casa. Considerato il fatto che gli ufficiali di polizia possono far visita a casa per controllare l’effettiva residenza in loco, meglio fare questo passaggio solo se si è già nella nuova abitazione.
Bisogna fare anche il cambio del medico di famiglia per essere coperte e coperti a livello sanitario nel caso servissero certificati per il lavoro.
Vivere da soli in sicurezza
Inutile girarci intorno: a volte vivere da soli fa paura. Viene a mancare quella protezione familiare che sempre ci ha scudati da tutto. Per ovviare a questo, si può pensare a un’assicurazione nuova, che possa tutelare da infortuni e problemi sanitari di varia natura.
È consigliato anche risparmiare con degli strumenti finanziari specifici che rappresentano un bel paracadute, sia in caso di necessità che per una spesa positiva.
A parte questo però, è bene sempre tener conto della reputazione del quartiere dove si è scelto di vivere, giusto per avere tutto sotto controllo. Meglio focalizzare sin da subito anche caserme di vigili del fuoco, polizia e carabinieri e anche ospedali vicini.
Importante: fai affidamento sui tuoi nuovi vicini per gestire in tranquillità piccole e grandi emergenze, nonché frequentare le assemblee di condominio per avere contezza dei problemi del proprio palazzo.
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