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Tutto quello che c’è da sapere sul taglio Naspi 2021
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Con il decreto Sostegni bis è stato stabilito che non ci sarà il taglio della Naspi per il 2021 da giugno a dicembre. Scopriamo le regole e i calcoli spiegati dall’Inps.

Nel dettaglio, a partire da giugno 2021 a partire dall’indennità di disoccupazione di giugno 2021 non viene applicato il taglio Naspi con la riduzione del 3% prevista dal quarto mese di fruizione del sussidio di disoccupazione. Per tutto il secondo semestre dell’anno, quindi, l’assegno resta invariato e fino alla fine dell’anno l’assegno resta invariato e da gennaio 2022 l’Inps procederà con il conguaglio.

Sostanzialmente, quindi, più che di mancato taglio Naspi 2021, sarebbe più corretto parlare di sospensione della riduzione che sarebbe dovuta scattare automaticamente. I percettori dell’indennità di disoccupazione non devono presentare alcuna domanda, sarà l’Inps a riconoscere in maniera automatica l’intero importo senza decurtazione.

Inoltre, visto che il taglio Naspi scatta solo dal terzo mese, per i nuovi percettori l’agevolazione, ovvero la mancata decurtazione dal quarto mese in poi, viene applicata a chi inizia a prendere il sussidio da giugno a settembre 2021. La misura è valida anche in caso di richiesta di liquidazione Naspi in un’unica soluzione.

Le somme senza il taglio automatico saranno recuperate dall’Inps con l’assegno di gennaio 2022, dal quale verranno tolte tre riduzione del 3%, corrispondenti alle somme in più che sono state versate in ottobre, novembre e dicembre, e poi l’ulteriore 3% previsto per la mensilità di gennaio. Poi, da febbraio, la Naspi verrà regolarmente decurtata del 3% al mese.

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