
Cambiano le regole per lo smart working nel 2023 per i privati e per il pubbico impiego nelle Pa. Con la conversione in legge del decreto milleproroghe, infatti, viene esteso il diritto allo smart working per i lavoratori fragili e per i genitori di under 14 che lavorano nel settore privato, questo però sempre e quando vengano rispettate determinate condizioni. Vediamo quali sono le nuove regole valida dal 28 febbraio 2023 fino al 30 giugno 2023.
La proroga dello smart working
Lo smart working è stato introdotto nel 2020 in piena pandemia ed è stato più volte prorogato. L'ultima proroga, prima di quella attuale del decreto milleproroghe, era contenuta nella legge di bilancio 2023 e prevedeva fino al 31 marzo 2023 l'obbligo di assicurare lo svolgimento del lavoro agile ai lavoratori fragili di pubblico e privato "attraverso l'adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento, ferma restando l'applicazione delle disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro, ove più favorevoli"
Chi ha diritto allo smart working nel 2023?
A cambiare le norme che regolano lo smart working nel 2023 è stato il decreto milleproroghe, convertito in legge 14/2023 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio. Secondo la nuova normativa per continuare ad aver diritto al lavoro agile è necessario rientrare nelle categorie di lavoratori fragili, sia per quanto riguarda il settore pubblico che il privato.
Nel settore privato hanno diritto al lavoro agile anche i genitori di figli under 14. Quest'ultima norma non era presente nella formulazione originale del decreto, poi introdotta in fase di approvazione definitiva.
Smart working 2023 genitori di under 14
La nuova normativa prevede che i genitori di figli fino a 14 anni possono richiedere la modalità di lavoro in smart working. Questo però solo nel settore privato e solo nel caso in cui siano soddisfatte le seguenti condizioni:
- la modalità di lavoro in smart working sia compatibile con le caratteristiche della prestazione da rendere
- nel nucleo familiare non sia presente un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa
- altro genitore non lavoratore.
Se sussistono le precedenti condizioni, lo smart working può essere attivato nel 2023 per i genitori di under 14 anche in assenza degli accordi individuali con l'azienda.
Chi sono i lavoratori fragili 2023?
Ma chi sono i soggetti riconosciuti come lavoratori fragili, secondo il decreto ministeriale 4 febbraio 2022, e che quindi hanno diritto allo smart working nel 2023? Sono riconosciuti come fragili i lavori dipendenti che lavorano nel settore privato e in quello pubblico che sono in possesso di
- un riconoscimento di disabilità (secondo quanto previsto dall'art 3 della legge 104)
- una certificazione rilasciata dal medico di famiglia. L'attestazione deve essere tale da certificare le condizioni di salute che rendono rischioso lo svolgimento dell'attività lavorativa in presenza.
Nel caso dei lavoratori fragili non è necessario che ci sia compatibilità con le mansioni di lavoro da remoto, perché il lavoratore può essere adibito anche ad un'altra mansione.
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