Commenti: 0
bce
Freepik

E’ attesa per oggi la riunione della Bce durante la quale verrà presa una decisione sui tassi di interesse. Decisione che, almeno per questa tornata, gli esperti si aspettano lascerà i tassi invariati. Il sentiment condiviso è infatti per un taglio dei tassi Bce che avverrà non prima di questa estate, alla luce di come si modificheranno i dati su inflazione e salari. Vediamo quindi quali sono le attese degli esperti di diverse case di investimento.

Cosa aspettarsi dalla riunione Bce di oggi? “Riteniamo che la BCE manterrà invariati i tassi di interesse nella riunione di marzo e ribadirà la sua posizione di dipendenza dai dati, - spiega, Portfolio Manager di PIMCO. -   A nostro avviso, il Consiglio direttivo vorrà probabilmente procedere ulteriormente nel processo di disinflazione prima di avere sufficiente fiducia nel fatto che l'inflazione raggiunga in modo duraturo l'obiettivo”.

“La riunione della Bce di questa settimana sarà importante, dato che la banca centrale aggiornerà tutte le sue previsioni, - si accoda  Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price. – Ci aspettiamo che la Bce non modifichi in modo sostanziale la sua forward guidance sui tempi dei tagli. Ci sono diverse ragioni per cui il Consiglio direttivo continuerà a essere cauto nella comunicazione delle politiche future. Sebbene le previsioni sull'inflazione HICP nominale si attesteranno probabilmente al 2% nel 2025, le previsioni sull'HICP core rimarranno probabilmente al di sopra del 2% nel 2025. Inoltre, l’ultimo dato forte sull’inflazione dei servizi HICP è stato dello 0,5% su base mensile per febbraio, e dà l’impressione che finora la disinflazione nei servizi dell'area”.

“La BCE non avrà fretta di agire sui tassi di policy, - è la convinzione di Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac. - . Le probabilità di un taglio dei tassi sono prossime allo 0% e quelle di un rialzo ancora più scarse. Nella riunione di questa settimana dovrebbe prevalere un atteggiamento attendista. Lo stesso vale per il meeting di aprile. Poiché i dati non indicano ancora un percorso chiaro, non ci aspettiamo che la BCE riduca i tassi di riferimento prima di giugno, a meno che non si verifichino “imprevisti” di rilievo.

Quali sono le previsioni sui tassi Bce e inflazione per il 2024? “ Dalla fine dell'anno scorso, i mercati hanno scontato un numero considerevole di tagli dei tassi, - risponde Konstantin Veit. - Di conseguenza, le valutazioni appaiono molto più ragionevoli e non troppo distanti dalla nostra previsione di base di tre tagli per quest'anno. Mentre i dati sull'inflazione in arrivo suggeriscono che il processo di disinflazione nel breve termine potrebbe essere più rapido di quanto previsto in precedenza, le implicazioni per l'inflazione a medio termine sono meno chiare. Tuttavia, le nuove previsioni macroeconomiche formulate dagli esperti dell’Eurosistema mostreranno probabilmente un'inflazione headline intorno all'obiettivo nel 2025 e nel 2026”.

“Data l'evoluzione dei dati, è probabile che le previsioni sulla crescita della produzione scenderanno, - aggiunge Tomasz Wieladek , - condizionate da un ciclo di tagli più lento rispetto all'ultima previsione di dicembre, quando la Bce prevedeva un’inflazione HICP del 2,1% per il 2025 e del 2% per il 2026. Le previsioni per l’HICP core, escludendo gli effetti dell'energia e degli alimenti, erano del 2,3% e del 2,1% per il 2025 e il 2026 rispettivamente. Questa volta è probabile che le previsioni sull’HICP vengano riviste al ribasso al 2% per il 2025. I mercati finanziari potrebbero interpretarlo come un segnale che la Bce taglierà i tassi di interesse molto presto.

“Si prevede una revisione al ribasso dell’inflazione headline, - aggiunge Kevin Thozet. - La media ponderata dei prezzi del petrolio e del gas è oggi inferiore del 10% rispetto all'ultimo ciclo di previsione della BCE, ma le revisioni delle proiezioni sull'inflazione core per il 2025 e il 2026 dovrebbero essere modeste e indicare un ritorno al target nel corso del prossimo anno. La narrazione sulla disinflazione dovrebbe perdurare, ma anche l'incertezza sul livello a cui approderanno i prezzi. Inoltre, in materia di indicatori economici prevale l'ambivalenza. La BCE è in bilico tra il calo degli indicatori anticipatori (i PMI sono in fase di contrazione) e i progressi delle componenti più lungimiranti (i nuovi ordini, le nuove attività e la produzione futura sono ai massimi da 10 mesi). Il mercato del lavoro rimane rigido, ma i salari stanno decelerando (la crescita media dei salari è stata annunciata come meno significativa e i salari negoziati in Germania sono più vicini ai livelli pre-Covid)”.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account