
L'adesione della Sicilia alla fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive per affitti brevi rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione e trasparenza del settore turistico. L’introduzione del CIN e l’uso di una piattaforma digitale moderna semplificano la gestione delle strutture ricettive e aiutano a combattere l’evasione fiscale. Durante la fase sperimentale, l’approccio flessibile permetterà ai proprietari di adattarsi gradualmente, garantendo che siano pronti per le nuove disposizioni quando diventeranno pienamente operative.
L'adesione della Sicilia alla Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive
La Sicilia ha aderito alla fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR), un'iniziativa volta a contrastare l’evasione fiscale nel settore turistico e a migliorare la comunicazione per quanto riguarda le locazioni brevi. A partire dallo scorso 10 luglio, la Sicilia è divenuta la settima regione a partecipare dopo Puglia, Veneto, Abruzzo, Calabria, Lombardia e Marche.
L'iniziativa della BDSR e l'introduzione del CIN promettono di migliorare significativamente la gestione e la trasparenza delle strutture ricettive in Sicilia, contribuendo a un settore turistico più regolamentato e legale.
La Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive è stata istituita per raccogliere informazioni su tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche. L’obiettivo principale è modernizzare il settore turistico, rendendolo più trasparente e regolamentato. La Sicilia, unendosi alle altre regioni, partecipa ora a questa fase sperimentale, segnando un passo significativo verso una copertura nazionale completa.

Cos'è e come funziona il Codice Identificativo Nazionale (CIN)
Uno degli elementi chiave della BDSR è l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo codice unico viene assegnato a ogni struttura ricettiva registrata e deve essere utilizzato sia negli annunci di affitto che all'esterno delle strutture stesse. Il CIN serve a identificare chiaramente le strutture, facilitando il monitoraggio e la regolamentazione delle attività turistiche.
L'accesso alla BDSR avviene tramite un sistema di identità digitale, che offre un metodo sicuro e moderno per gestire e aggiornare le informazioni delle strutture. I proprietari possono così visualizzare e modificare facilmente i dati relativi alle loro strutture, garantendo un alto livello di trasparenza e una gestione efficiente.
Il CIN è un elemento centrale della riforma degli affitti brevi, promossa dal ministero del Turismo e varata a dicembre 2023. Per ottenere il CIN, è necessario accedere alla piattaforma online del ministero del Turismo tramite identità digitale, ovvero Spid o Cie.
L’introduzione del CIN rappresenta una vera svolta per il settore turistico. Di fatto, facilita il monitoraggio delle attività ricettive e contribuisce in modo significativo alla lotta contro l’evasione fiscale. Attraverso una piattaforma intuitiva, i titolari possono integrare informazioni mancanti e segnalare eventuali modifiche, semplificando il processo di gestione delle loro attività. Questo non solo agevola i proprietari, ma aumenta anche la tracciabilità e la trasparenza delle locazioni turistiche.
La fase di sperimentazione e adattamento
Durante la fase sperimentale, che rappresenta il periodo iniziale di attuazione del progetto, non sono previste sanzioni per coloro che non si adeguano immediatamente ai nuovi obblighi. Questa flessibilità è pensata per dare ai proprietari il tempo necessario per adattarsi al nuovo sistema senza pressioni eccessive.
Le disposizioni complete dell’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023 entreranno in vigore sessanta giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso di entrata in funzione della BDSR a livello nazionale, prevista entro il 1° settembre 2024. Questa scadenza offre un ampio margine di tempo ai proprietari per familiarizzare con il nuovo sistema e garantire la conformità.

L'accoglienza della BDSR nel settore turistico
Per il momento, la Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive ha ricevuto un'accoglienza variegata da parte di diversi stakeholder nel settore turistico, con opinioni e reazioni che riflettono le molteplici implicazioni di questa innovazione.
Alcuni operatori del settore hanno espresso preoccupazioni riguardo ai potenziali costi aggiuntivi e alla maggiore burocrazia associata alla registrazione e gestione delle informazioni nella banca dati. Mentre per altri, la registrazione delle strutture ricettive fornisce una maggiore sicurezza sia per i consumatori che per gli operatori, garantendo che tutte le strutture rispettino le normative vigenti.
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