
Il calcolo della rendita catastale di un immobile è un parametro fondamentale per ottenere il valore di reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce a un determinato immobile.
Che cos’è la rendita catastale? In sostanza, è il valore attribuito per calcoli fiscali a qualsiasi immobile in grado di generare o produrre reddito. Viene utilizzata per calcolare la maggior parte delle imposte da pagare, come ad esempio l’IMU, l’imposta di registro, quella catastale e ipotecaria.
Il calcolo della rendita catastale non coincide con il prezzo di vendita e può essere importante anche per il calcolo valore immobile in caso di successione.
Il calcolo della rendita catastale online e gratis si ottiene collegandosi al sito dell'Agenzia delle Entrate. Se invece vuoi evitare il calcolo, un modo facile e veloce di conoscere la rendita catastale è quello di consultare la visura catastale dello stesso immobile.
Come si calcola la rendita catastale?
Il calcolo della rendita catastale, per la maggior parte degli immobili, si ottiene moltiplicando la consistenza dell’unità immobiliare per il valore riportato nelle tariffe di estimo.
In altre parole, per comprendere come calcolare la rendita catastale di un immobile, è necessario considerare questi due parametri:
- la dimensione dell’immobile (espressa in vani catastali, metri cubi o metri quadri, a seconda della categoria catastale di appartenenza dell’immobile in oggetto);
- un valore numerico elaborato dall’Agenzia delle Entrate del Territorio, che varia in base alla zona in cui è situato l’immobile e alla sua destinazione d’uso. L’Agenzia delle Entrate, infatti, suddivide il territorio in zone omogenee, ripartendo gli immobili di ciascuna zona in categorie e classi catastali). Ad esempio, a parità di dimensioni, un appartamento nel centro storico di Roma avrà un valore iniziale superiore rispetto a un altro appartamento situato nella periferia della stessa città.

Ai fini del calcolo della rendita castale, quindi, è fondamentale conoscere la categoria catastale di riferimento di un immobile, in base alla quale variano i parametri necessari per effettuare il calcolo.
L’Agenzia delle Entrate si occupa dunque di determinare la tariffa d’estimo unitaria, che rappresenta la rendita catastale media unitaria di ogni categoria e classe.
Questo valore esprime quindi il reddito del bene immobile, al netto delle eventuali perdite, delle spese e al lordo di contributi e imposte dovute.
È possibile consultare le tariffe d’estimo anche sul sito della Gazzetta Ufficiale.
Rendita catastale: esempio di calcolo
Cerchiamo di capire nella pratica quanto scritto in precedenza con un esempio di calcolo della rendita catastale.
Vogliamo calcolare la rendita catastale di un immobile appartenente alla categoria catastale A, situato a Milano e avente le seguenti caratteristiche:
- zona censuaria: 2
- sottocategoria A/2, prima casa di classe 1
- 3 vani complessivi
Se facciamo riferimento alla tabella della Gazzetta Ufficiale, la tariffa di estimo per questa tipologia di abitazione equivale a 126,53 €.


Per ottenere il calcolo della rendita catastale per una prima casa, sarà sufficiente moltiplicare questo valore numerico per il numero dei vani totali, ovvero 3.
Il risultato finale sarà quindi: 126,53×3= 379,59 €
Il procedimento è lo stesso per il calcolo di tutte le rendite catastali.
Questo importo costituisce la base da cui si procederà al calcolo ai fini IMU, per l'ISEE e per tutte le altre imposte all'acquisto, alla vendita e al possesso e dell’immobile situato a Milano.
Le persone hanno anche chiesto
Dopo aver chiarito come effettuare il calcolo della rendita catastale, ecco alcune risposte alle principali Faq sul tema.
Come si calcola il valore catastale?
Il valore catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale (indicata nella visura catastale), rivalutata del 5% per un determinato coefficiente stabilito per legge e variabile in base alla categoria catastale dello stesso immobile.
Quando la rendita catastale è alta?
Generalmente la rendita catastale alta è dovuta a questi casi:
- quando l'immobile si trova in uno stato di degrado significativo;
- se vi è un cambiamento nella destinazione d'uso dell'immobile che comporta una conseguente diminuzione del suo valore (come, ad esempio, la trasformazione di un negozio in un magazzino);
- se vengono apportate modifiche alla superficie o alla categoria catastale.
Come si calcola la rendita catastale per la seconda casa?
Il calcolo della rendita catastale per la seconda casa si effettua moltiplicando la consistenza catastale per la tariffa d’estimo. È importante conoscere i dati catastali, quelli relativi al Comune, alla sezione, al foglio, alla particella e al subalterno. Tali dati sono riportati nel rogito che si è stipulato col notaio al momento della compravendita oppure si può richiedere una visura catastale.
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