L’affitto senza busta paga è possibile, a patto che l’inquilino sia in grado di offrire al locatore altri tipi di garanzie
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Un locatario che ha entrate fisse e costanti è la migliore garanzia per i locatori che scelgono di dare in affitto un immobile. Non per forza, però, sono necessari la busta paga e uno stipendio per stipulare un contratto di locazione. Esistono numerose garanzie alternative che l’inquilino può offrire al locatore per l’affitto senza busta paga.

Busta paga e affitti: che legame c’è?

Uno dei fenomeni più diffusi nel nostro Paese nell’ambito dei contratti di locazione è la morosità. Per difendersi da questa eventualità, molto spesso, i proprietari di casa scelgono di stipulare contratti d’affitto solo con chi dimostra di avere un reddito fisso. La busta paga, infatti, rappresenta una garanzia: mostrarla al locatore significa dare dimostrazione della propria capacità reddituale. Questo consente al proprietario dell’immobile di confidare nel pagamento del canone mensile da parte dell’inquilino.

In altri termini, la stabilità lavorativa del potenziale locatario rappresenta la certezza del pagamento del canone pattuito nel contratto di affitto. I lavoratori che percepiscono regolare busta paga e i lavoratori autonomi che dimostrano di avere un fatturato mensile tale da potersi permettere l’affitto di un immobile sono visti di buon occhio dai proprietari: in questi casi, infatti, difficilmente sorgono problemi in sede di stipulazione del contratto di locazione.

Affitto senza busta paga: è possibile?

Nonostante molti proprietari si rifiutino di stipulare contratti d’affitto senza busta paga, la normativa vigente non impedisce a disoccupati, precari, lavoratori a tempo determinato e lavoratori part-time di prendere in locazione un immobile. Ad oggi, infatti, l’affitto senza busta paga è possibile, a patto che il potenziale inquilino sia in grado di garantire al locatore il pagamento del canone d’affitto.

Non sempre, dunque, l’inquilino è tenuto a dimostrare di avere un reddito fisso a cui attingere per corrispondere al proprietario di casa le mensilità previste dal contratto. Se, infatti, gli immobili venissero dati in affitto esclusivamente a persone referenziate, molti lavoratori sarebbero costretti a dormire a casa dei genitori e ad aspettare anni prima di diventare indipendenti. I modi per dimostrare la propria capacità economica esistono e permettono di stipulare contratti d’affitto senza contratto indeterminato e, in generale, senza entrate fisse e costanti.

Come affittare casa senza busta paga: 5 soluzioni

Le persone in cerca di case in affitto senza busta paga, che non percepiscono uno stipendio o altro reddito fisso, hanno la possibilità di offrire al locatore altre garanzie. Approfondiamo l’argomento e scopriamo insieme come prendere una casa in affitto senza busta paga.

Affitto con garante

Il metodo più diffuso per stipulare un contratto d’affitto senza busta paga è mettere a disposizione del padrone di casa un garante o un co-firmatario del contratto di locazione. Questa terza persona si assume la responsabilità di pagare il debito del locatario in caso di inadempimento.

Se si opta per l’affitto con garante, è necessario inserire una clausola dedicata all’interno del contratto oppure stipulare un contratto autonomo tra locatore e garante. Le tipologie di garanzia sono due: quella che permette al proprietario di casa di chiedere al garante il pagamento del debito senza avviare azioni legali contro l’inquilino inadempiente e quella che scatta solo dopo che l’azione legale contro il moroso non va a buon fine.

Se, invece, si opta per l’affitto senza busta paga con contratto co-firmato, i conduttori che figurano nell’atto sono due: quello effettivo (l’inquilino vero e proprio) e il garante. In questo caso, il padrone di casa può agire legalmente tanto nei confronti dell’inquilino quanto nei confronti del garante.

Assicurazione

Nonostante questa soluzione comporti un costo ulteriore per il conduttore, esistono assicurazioni ad hoc che coprono la morosità da locazione. In caso di pagamenti non corrisposti da parte dell’inquilino, il locatore coperto dalla polizza ha la possibilità di ricevere supporto dalla compagnia assicurativa.

Anticipo e cauzione

Un altro modo attraverso il quale il proprietario dell’immobile può difendersi da eventuale morosità e grazie al quale è possibile affittare casa senza busta paga è la richiesta, da parte del locatore, in sede di sottoscrizione del contratto, di una cauzione o di un anticipo. Cauzione e anticipo non possono essere pari a più di tre mensilità. La cauzione è utile al locatore in caso di danni arrecati all’immobile da parte dell’inquilino, mentre l’anticipo può essere portato a compensazione delle ultime mensilità che il conduttore è tenuto a versare alla scadenza del contratto.

Attestazione dell’istituto di credito

Dimostrare la propria stabilità economica è possibile chiedendo alla banca di rilasciare un’attestazione in cui assicura al padrone di casa che si è economicamente in grado di sostenere il pagamento del canone mensile della locazione. Questa soluzione è l’ideale per chi ha un conto corrente abbastanza solido, nel quale periodicamente affluiscono disponibilità liquide.

Dichiarazione dei redditi

Nonostante i rischi in termini di privacy e riservatezza, è possibile stipulare un contratto d’affitto senza busta paga presentando al proprietario dell’immobile la propria dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due/tre anni. Questa soluzione è consigliata a chi non ha un lavoro dipendente e percepisce entrate periodiche derivanti da attività terze (come ad esempio da attività digitali sul web).

Affittare casa senza busta paga: il contratto è obbligatorio?

Come già detto, affittare casa senza busta paga è possibile. Ciò che non è possibile fare è affittare casa senza busta paga e senza stipulare regolare contratto di locazione. Indipendentemente dalle garanzie che l’inquilino è in grado di offrire al proprietario dell’immobile, che si tratti di affitto senza busta paga a Torino, di affitto senza busta paga a Roma o di affitto senza busta paga a Milano, le parti sono obbligate per legge a scegliere un modello di contratto d’affitto da compilare e sottoscrivere e a registrare l’atto presso l’Agenzia delle Entrate.

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Ecco qui alcune informazioni aggiuntive su come affittare casa senza busta paga che potrebbero tornarti utili.

Come avere una casa in affitto senza busta paga?

Affittare casa senza busta paga è possibile: l’importante è offrire al padrone di casa garanzie alternative che assicurino il pagamento del canone mensile della locazione.

Chi può fare da garante per un affitto?

Possono essere garanti per un affitto sia persone fisiche (come un parente) che istituti di credito e compagnie assicurative.

Cosa succede se non ho i soldi per pagare l’affitto?

Chi è in difficoltà economica e non ha la possibilità di pagare l’affitto, a seconda della categoria a cui appartiene, può accedere agli aiuti messi a disposizione dallo Stato. Il proprietario di casa, dal canto suo, a patto che sussistano determinate condizioni, può avviare la procedura di sfratto per morosità.

Come dimostrare reddito per affitto?

È possibile dare dimostrazione del proprio reddito al proprietario di casa mostrando la busta paga o la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due/tre anni.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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