Conoscere di cosa si tratta quando si parla di categoria catastale A4 è importante per capire se è necessario versare l’IMU e le altre imposte sugli immobili
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Categoria catastale A4 IMU
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Mentre è già iniziato il conto alla rovescia per il pagamento dell'acconto IMU 2024, vediamo come si calcola l'IMU per gli immobili in categoria A4. Gli immobili registrati nella categoria catastale A4 sono immobili con caratteristiche costruttive e rifiniture di modesto livello; tuttavia, dotati di impianti e servizi igienico-sanitari.

Quando si tratta di versare imposte e tasse relative al possesso di beni immobiliari, una delle prime cose da chiedersi è proprio la categoria catastale di appartenenza.

Sebbene si tratti in genere di abitazioni dalle rifiniture basilari e dalla metratura limitata, è necessario sapere che i possessori di abitazioni della categoria catastale A4 non sono soggetti al pagamento dell’IMU, ovvero all’Imposta Municipale Unica.

Vediamo, più nello specifico quali sono le norme da seguire rispetto al versamento dell’IMU in ordine ad immobili della categoria A4, i requisiti per rientrare in tale categoria catastale e se sono presenti agevolazioni ed esenzioni dall’IMU per i possessori di immobili.

Categoria catastale A4, esiste ancora? Di cosa si tratta? 

La categoria catastale A4 identifica gli immobili adibiti ad abitazioni di tipo popolare. Tali immobili sono caratterizzati da costruzioni semplici con impianti essenziali.

Le abitazioni registrate al catasto in A4 possono includere vecchi edifici con rifiniture di base che non corrispondono agli standard attuali e con spazi limitati che non sono ben organizzati.

I requisiti principali per far si che un immobile rientri nella categoria catastale A4 includono la presenza di:

  • ambienti non disimpegnati;
  • spazi interni di tipo passante;
  • un servizio igienico;
  • finiture interne economiche;
  • superficie commerciale fino a 80-100 metri quadri.

Un aspetto interessante della categoria catastale A4 è che può includere anche unità immobiliari isolate, come edifici situati in aree rurali con caratteristiche rustiche, rifiniture semplici o di basso livello.

Ciò significa che questa categoria può comprendere anche edifici che, a causa delle loro caratteristiche, sono considerati e classificati come abitazioni popolari.

La categoria A3, invece, riguarda le abitazioni di tipo economico, con materiali e rifiniture di livello inferiore rispetto alla categoria catastale A4, nonché impianti tecnologici limitati a quelli indispensabili.

Le differenze secondo il catasto tra A4 e A3, seppure si tratti di categorie all’apparenza simili, si riscontrano nella scelta dei materiali, negli impianti, nella struttura delle unità abitative, nella disposizione delle stanze e nelle rifiniture adottate.

Per fare ulteriore chiarezza, è possibile operare un’altra distinzione nell’ambito degli immobili della categoria catastale A4, e riguarda la classe catastale che indica il livello di reddito prodotto dall’immobile. Pertanto, è possibile distinguere:

  • categoria catastale A4 classe 2;
  • categoria catastale A4 classe 3;
  • categoria catastale A4 classe 5.

Trattandosi di beni immobiliari, è necessario chiedersi quali sono le imposte da pagare per il loro possesso sul suolo italiano. A tal riguardo, è bene porre attenzione alle norme relative, in particolare, al pagamento dell’IMU.

L’applicazione dell’IMU alla categoria catastale A4 

L’Imposta Municipale Unica (IMU) è un tributo locale che incide sul possesso e l’uso di immobili situati sul territorio italiano. Si tratta di un’imposta che ha lo scopo di finanziare le spese comuni e delle amministrazioni locali.

In genere, l’IMU viene applicata sui possedimenti immobiliari, sia residenziali che non residenziali indipendentemente che siano di proprietà di persone fisiche, giuridiche o enti.

È bene sapere che l’IMU non dev’essere pagata nel caso di immobile adibito ad abitazione principale rientrante nelle categorie catastali che vanno da A2 ad A6; dunque, anche i possessori di immobili adibiti a prima casa (abitazione principale) rientranti nella categoria catastale A4, non sono obbligati al versamento dell’Imposta Municipale Unica.

Diverso sarà il caso in cui l’abitazione appartenente alla categoria A4 del catasto si presenti come seconda casa, un immobile ulteriore di proprietà rispetto all’abitazione principale ove il proprietario risiede o ha domicilio stabile.

A differenza da quanto detto finora relativamente alla categoria catastale A4, i proprietari degli immobili registrati nelle categorie A1, A8 e A9 (case signorili, ville e castelli), sono soggetti al pagamento dell’IMU anche nel caso in cui si tratti di abitazione principale e, dunque, di prima casa.

 

Categoria catastale A4 IMU
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Categorie catastali: esenzione IMU ed agevolazioni

La categoria catastale di un immobile può influire sul calcolo e sul pagamento dell’IMU. Le categorie catastali, più nello specifico, sono classificazioni utilizzate dall’Agenzia delle Entrate per categorizzare gli immobili in base alle loro caratteristiche e destinazioni d’uso.

Al fine di identificare a quale categoria catastale appartiene un immobile, se alla categoria A4 o ad altre, è possibile visionare l’atto di compravendita in cui è presente questa importante informazione.

In alternativa, il contribuente può richiedere una visura catastale all’Agenzia delle Entrate utilizzando il servizio online disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia.

Ogni categoria catastale ha un’aliquota specifica associata, che viene stabilita dai comuni e utilizzata per calcolare l’importo dell’IMU da pagare per quell’immobile. Le aliquote, dunque, possono variare da comune a comune e possono essere diverse per ogni categoria catastale.

Ad esempio, alcune categorie catastali, come A1 (case signorili), A8 (ville) o A9 (castelli), possono avere aliquote più elevate rispetto ad altre categorie poiché appartenenti a immobili di lusso mentre, categorie come A2 (abitazioni di tipo civile), A3 (abitazioni di tipo economico) o A4 (abitazioni di tipo popolare) possono avere aliquote più basse.

In generale, le abitazioni destinate ad essere utilizzate come residenza principale possono beneficiare di agevolazioni ed esenzione dall’IMU, a prescindere dalla categoria di appartenenza.

In particolare, sono esenti dall’IMU gli immobili che rientrano nelle categorie catastali:

  • A2, ovvero abitazioni di tipo civile;
  • A3, indicativa delle abitazioni di tipo economico;
  • A4, ovvero abitazioni di tipo popolare;
  • A5, abitazioni di tipo ultrapopolare;
  • A6 abitazioni di tipo rurale
  • A7, ovvero i villini.

È importante sottolineare che l’esenzione IMU per l’abitazione principale non di lusso si estende anche alle pertinenze, come solai, cantine, posti auto, box e tettoie, che rientrano nelle categorie catastali C2, C6 e C7 fino a un massimo di tre unità pertinenziali per ciascuna categoria indicata.

Tuttavia, può sempre tornare utile consultare le normative fiscali locali e le leggi vigenti in modo da conoscere affondo qual è la condizione particolare del proprio immobile e le esenzioni specifiche che si applicano alle diverse categorie catastali.

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Dopo aver chiarito gli aspetti fondamentali sulla categoria catastale A4 e l'IMU, ecco alcune risposte alle principali Faq sul tema.

Quali categorie di case pagano l’IMU? 

Le categorie catastali che pagano l’IMU sono tendenzialmente A1, A8, A9, ovvero gli immobili considerati di lusso, anche nel caso in cui si tratti di abitazione principale.

Quale categoria catastale paga più IMU? 

Le categorie catastali degli immobili di lusso, ovvero A1, A8 e A9.

Quante pertinenze sono esenti dall’IMU?

Sono esenti dall’IMU un massimo di tre pertinenze per l’abitazione principale, escluse le case delle categorie catastali A1, A8 e A9.

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