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Federica Zingarelli
Federica Zingarelli

Il problema degli affitti in Italia è sotto i riflettori. Mentre è innegabile che esistano dei problemi di mercato oggettivi, – vedi il caro affitti a Milano e non solo – a complicare le cose intervengono anche alcune “fobie” che colpiscono i proprietari di case da dare in locazione, spingendoli a imporre agli affittuari limiti e richieste non sempre ortodossi. idealista/news ne ha parlato con Federica Zingarelli, esperta di marketing e comunicazione immobiliare.

“Trovare casa in affitto in Italia è sempre più difficile. Dalla paura dell’abusivismo alla mancanza di un’adeguata tutela sia per i proprietari che per gli affittuari, il settore delle locazioni sembra totalmente impazzito da nord a sud, - nota Zingarelli. - Una delle ultime notizie riguarda una coppia di Milano a cui è stata rifiutata la proposta di affitto in quanto “omosessuale”. Viene da chiedersi come mai esista questa sorta di anarchia nel settore immobiliare. Quale ruolo giocano i media in questa partita? C’è forse un condizionamento psicologico accompagnato da una scarsa informazione e una pessima tutela dei diritti?”

Quale è la sua esperienza in tema di case in locazione?

“La mia impressione è che il settore immobiliare sia fuori controllo. Io stessa sono stata vittima di questo genere di umiliazioni. Ho cercato a lungo una casa in affitto a Napoli e, ogni volta, quando presentavo referenze e dichiarazione dei redditi, mi dicevano che nonostante tutto una p. iva non poteva dare troppe garanzie, preferivano pensionati o dipendenti statali. Peccato che, l’Italia degli anni ’60 sia finita da un pezzo”.

Come mai secondo lei i proprietari di casa sono diventati così rigidi?

“Episodi come quello della coppia omosessuale o di discriminazioni varie sugli affitti credo siano solo la punta dell’iceberg di un problema molto più grande.

Da un lato, in Italia i proprietari di casa dettano le condizioni che vogliono. Dall’altro, va detto che, soprattutto negli ultimi tempi, si sono sentite storie di abusivismo davvero tragiche.

Come al solito, di base manca un’accurata regolamentazione e un’adeguata tutela dei diritti delle parti interessate. Il tutto spinto dai media, che raccontano queste storie in termini tali da alimentare sempre più le paure sia da una parte che dall’altra. Il che non serve a nulla: sarebbe meglio cercare piuttosto di comprendere il problema e cercare di risolverlo, invece che nascondersi nelle proprie paure”.

Come reagiscono i proprietari di casa a queste paure?

“Purtroppo, in presenza di una burocrazia così affannata, i proprietari di casa cercano di proteggere i diritti come meglio possono e – soprattutto – da soli. È così che finiscono per mettere mille paletti prima di firmare un contratto di locazione: non bastano più le referenze e una dignitosa dichiarazione dei redditi, spesso si fa appello a requisiti che, diciamocelo, nel 2023, sono davvero molto difficili da sostenere. In una nazione sempre meno predisposta al lavoro pubblico, mettere tra i requisiti obbligatori il possesso di una posizione lavorativa statale o lo status di pensionato, sembra davvero paradossale”.

Cosa temono più di tutto i proprietari di una casa da affittare?

“Io stessa mi sono imbattuta nelle paure del mio ex proprietario di casa che ho aiutato nella selezione di un nuovo inquilino per la casa che stavo lasciando. Era terrorizzato, non faceva che ripetermi di temere di mettersi in casa qualcuno che poi non avrebbe pagato e che, magari, sarebbe stato tutelato dalla legge ad occupare casa perché con minori a carico. Alla fine siamo riusciti a trovare un compromesso e soprattutto gli affittuari giusti”.

Come si potrebbe risolvere il problema?

“Innanzitutto, occorrerebbe migliorare il lavoro consulenziale da parte delle agenzie immobiliari

che, spiace dirlo, a volte accettano di farsi tramite di richieste un po’ sopra le righe pur di acquisire l’incarico. Inoltre, sarebbe il caso che i media, invece di terrorizzare, si limitassero ad informare sul problema e sulle possibili soluzioni: questo contribuirebbe a ridurre sia la paura che l’ignoranza. Inoltre lo Stato potrebbe e dovrebbe fare più per tutelare i diritti di proprietari ed inquilini”.

Come sono disciplinati i diritti dei proprietari di casa oggi?

“Ad esempio il 26 aprile 2022 è stato presentato alla Camera il disegno di legge n. 3576 con oggetto “Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di occupazione abusiva di immobili”. Questa proposta integra le disposizioni dell'articolo 614 c.p., relativo alla violazione di domicilio, e degli articoli 380 e 381 c.p.p., in modo da consentire l'arresto in flagranza e maggiori tutele in fase di applicazione dell’articolo 614. Questo ddl potrebbe essere utile a migliorare le leggi attualmente in vigore, però allo stesso modo

andrebbero garantiti diritti agli inquilini o potenziali tali: nel 2023 non può e non deve esistere la possibilità arbitraria di discriminare in base alle proprie preferenze politiche,

religiose o di qualsiasi altro sfondo socioculturale. In presenza dell’idoneità dei requisiti di preselezione (referenze, dichiarazione dei redditi, fedina penale) tutti dovrebbero essere uguali e con pari diritti”.

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