L’Italia è un luogo in cui ogni paese ha la sua storia unica e inconfondibile. A volte ciò si riflette nella cultura immateriale o nei monumenti, in altri casi le peculiarità partono sin dalla struttura cittadina e urbanistica. Esistono diverse “città ideali” progettate di sana pianta in forma geometrica o stravagante. Posizionate lungo tutto lo stivale, ecco dove si trovano le città geometriche d’Italia.
Palmanova
Palmanova è un esempio emblematico di città stellata, progettata e costruita a partire dalla fine del XVI secolo. La sua pianta, caratterizzata da una forma a nove punte, è stata ideata con l'intento di creare una fortezza impenetrabile e al tempo stesso un modello di urbanistica razionale. Questa struttura geometrica perfetta non solo rispondeva a esigenze difensive, ma rifletteva anche l'ideale rinascimentale di una città ideale.
Guardando la città dall’alto o sulle mappe, si nota come il centro cittadino sia definito dalla Piazza Grande, da cui si irradiano le vie principali che conducono ai vari bastioni. Ogni segmento della città è stato progettato per garantire una distribuzione equilibrata degli spazi e una facile accessibilità. In città vale la pena visitare anche il Palazzo del Municipio, il Museo Storico Militare e il Duomo di Palmanova, realizzato in stile barocco.
Locorotondo
Fra le campagne pugliesi si trova la magnifica Locorotondo, un gioiello architettonico che – come segnala il nome – ha una particolare forma circolare. Il nome stesso evoca la singolare pianta circolare su cui è sviluppato il centro storico, un labirinto di stradine che si snodano concentricamente alla chiesa principale del paese.
Tra le cose da vedere ci sono, per l’appunto, la Chiesa Madre di San Giorgio, la Piazza Vittorio Emanuele, fra le più importanti della città e il Palazzo Morelli. Dopo aver visitato il centro storico, inoltre, vale la pena allontanarsi un po’ e cercare il punto ideale per catturare in una foto la città bianca.
Cittadella di Alessandria
Anche se non si tratta di una vera e propria città, questa costruzione è stata pensata appositamente per essere indipendente e autosufficiente. La Cittadella di Alessandria, che si trova vicinissima all’attuale centro urbano, fu costruita a metà del Settecento a scopi militari. L'intento originario era quello di creare una fortezza inespugnabile, che integrasse le più innovative tecniche difensive dell'epoca.
Un po’ come Palmanova, la cinta muraria è a forma di stella e – come allora – intorno troverai solo verde e campagne. Durante i giorni di apertura vale sicuramente la pena visitarla, in quanto si trovano diverse costruzioni dalla lunghissima storia. Qui si svolgono anche eventi molto interessanti che richiamano persone dai dintorni.
Belpasso
In provincia di Catania si trova il paese di Belpasso. Anche se la sua fondazione è romana, fu ricostruita nel 1669 dopo una potentissima eruzione dell’Etna e successivamente nel 1693 dopo un terribile terremoto. Per questo il paese trovò la sua terza e definitiva collocazione, assumendo il nome di Stella Aragona.
Il centro della città è un’immensa scacchiera fatta da isolati che si incrociano in modo perpendicolare. Fra le cose da vedere c’è la Chiesa di Santa Maria Immacolata, diverse chiese antiche e la Cisterna della Regina, ovvero una residenza della regina Eleonora d’Angiò di cui rimane solo una cisterna.
Grammichele
La città di Grammichele, sempre nel catanese, è un esempio perfetto di città esagonale in Sicilia. Fondata nel 1693 secolo dopo un terremoto che distrusse l'antica città di Occhiolà, fu progettata seguendo un piano esagonale unico, che rappresenta una delle poche realizzazioni di questo tipo in Italia. La forma esagonale non fu scelta a caso: rifletteva l'ideale di perfezione e armonia dell'epoca.
Al centro di Grammichele si trova la piazza principale, anch'essa di forma esagonale, da cui si irradiano le vie principali che dividono la città in sei settori. Fra le cose da vedere bisogna ricordare la Chiesa di San Michele Arcangelo e il Museo Civico Archeologico, con tantissimi reperti provenienti dall’epoca greco-romana.
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