Un passo dopo l’altro, fino al cuore delle Dolomiti: ecco cosa sapere sul Rifugio Locatelli con informazioni e curiosità.
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rifugio locatelli tre cime di lavaredo
Wikimedia Commons - Angelo Perrone CC BY-SA 4.0

Le Dolomiti sono uno dei gioielli naturali più preziosi presenti sul territorio italiano. Non è un caso che siano state riconosciute dall'UNESCO come Patrimonio dell’umanità. All’interno del loro possente abbraccio, poi, esiste una vera e propria icona per tutti gli appassionati di alpinismo e trekking: si tratta del Rifugio Locatelli, situato proprio nel cuore delle Dolomiti, che offre una vista privilegiata su spettacoli naturali unici come ad esempio le maestose Tre Cime di Lavaredo, simbolo indiscusso di queste montagne. Il rifugio, però, non è solo un punto di ristoro per escursionisti e alpinisti ma anche un luogo ricco di storia e curiosità che meritano di essere scoperte.

La lunga storia del rifugio

La storia del Rifugio Locatelli, noto anche come Rifugio Antonio Locatelli - Sepp Innerkofler è lunga, infatti inizia nel 1883. In quel momento, però, non ha ancora il nome con il quale sarà conosciuto da tutti gli appassionati di montagna. Il progetto, infatti, rientra nelle iniziative della Sezione di Vienna del Club Alpino Austriaco che all’inizio lo definisce come una struttura semplice, destinata ad accogliere gli alpinisti.

Durante la Prima Guerra Mondiale, però, l’area circostante e in modo particolare le Tre Cime di Lavaredo diventano un teatro di scontri tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico. Il rifugio, dunque, viene utilizzato come punto di osservazione militare e, quasi inevitabilmente, subisce danni a causa del conflitto. Al termine della Prima Guerra Mondiale, passa sotto la gestione italiana e viene dedicato ad Antonio Locatelli, aviatore e alpinista italiano, e a Sepp Innerkofler, guida alpina sudtirolese caduta in battaglia proprio nelle Dolomiti. Da quel momento il rifugio ha sempre rappresentato una testimonianza storica e un simbolo della pace ritrovata in queste montagne.

rifugio locatelli
Wikimedia Commons - Elio Pallard CC BY-SA 4.0

Dove si trova il Rifugio Locatelli

A definire la fama del Rifugio Locatelli, però, non è solamente la sua storia. L’elemento dominante, infatti, è la natura stessa che lo circonda. Questo, infatti è situato a un'altitudine di 2.405 metri sul livello del mare, nel Parco Naturale Tre Cime, parte delle Dolomiti di Sesto, in Alto Adige. La sua posizione offre una vista panoramica proprio su questo insieme montuoso, composte dalla Cima Grande, Cima Ovest e Cima Piccola, formazioni rocciose che rappresentano uno dei paesaggi più iconici delle Dolomiti. Il Rifugio Locatelli, in particolare, si trova nel territorio del comune di Dobbiaco, in provincia di Bolzano, e rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per escursionisti e alpinisti provenienti da tutto il mondo.

Come raggiungere il Rifugio Antonio Locatelli

Stabilita la sua importanza in relazione al territorio in cui si trova, è fondamentale andare a considerare come raggiungere il Rifugio Locatelli. Nello specifico esistono diversi itinerari, adatti a vari livelli di esperienza escursionistica. 

Uno dei percorsi più frequentati parte dal Rifugio Auronzo, facilmente raggiungibile in auto attraverso una strada a pedaggio da Misurina. Da qui, un sentiero ben segnalato conduce al Rifugio Lavaredo e successivamente, attraverso la Forcella Lavaredo, al Rifugio Locatelli, con un tempo di percorrenza pari 1,5-2 ore. Per i più esperti, invece, un'alternativa interessante potrebbe essere il sentiero che parte dalla Val Fiscalina, passando per il Rifugio Fondovalle e il Rifugio Pian di Cengia. Questo percorso è caratterizzato da un dislivello più significativo e una durata di circa 4-5 ore. È chiaro, dunque, che per affrontarlo nel migliore dei modi sono necessari preparazione fisica e attrezzature adatte.

Un altro punto di partenza particolarmente scenografico durante i mesi estivi, però, è il Lago d'Antorno. Ad attrarre lo sguardo e lasciare incantati sono le sue acque cristalline circondate da prati fioriti che dialogo, in un contrasto perfetto e melodioso, con la possenza materica delle montagne che le circondano. Da qui ci si avventura attraverso un sentiero caratterizzato da boschi, conifere e fiori alpini. Dopo aver raggiunto il Rifugio Auronzo, poi, si prende il sentiero 101. Qui il percorso potrebbe presentare delle difficoltà ma, durante la stagione estiva, il terreno è sicuramente più stabile. Una volta attraversato il Passo Paterno, con una vista incredibile sulle Tre Cime di Lavaredo, si arriva alla meta desiderata, il Rifugio Locatelli.

Le curiosità da conoscere

Durante la Prima Guerra Mondiale, le Dolomiti furono il palco di intensi combattimenti tra le truppe italiane e quelle austriache. Oggi, passeggiando nella zona, è possibile incontrare trincee e fortificazioni che raccontano silenziosamente di quel periodo storico. Infatti, quello che normalmente è conosciuto come il Rifugio Locatelli in realtà porta il nome di due personalità importanti per la storia della zona e, in modo particolare, delle Dolomiti: Antonio Locatelli e Sepp Innerkofler.

Antonio Locatelli, di origine bergamasca, è ricordato per essere stato un aviatore e giornalista. Il suo nome si lega in modo indissolubile per essere stato uno dei primi aviatori a sorvolare le Tre Cime di Lavaredo, documentare con fotografie l’area. Pilota da ricognizione durante la Prima Guerra Mondiale, diventa fervente sostenitore del colonialismo italiano partecipando a missioni in Africa. Ed è proprio in una di queste in Etiopia che viene ucciso nel 1938.

Sepp Innerkofler, invece, nato nel Tirolo Austriaco oggi Alto Adige, viene ricordato come una delle migliori guide alpine della sua epoca. La sua passione per la montagna lo ha portato a scalare diverse vette delle Dolomiti, aprendo nuovi percorsi di arrampicata. Per questo si è guadagnato il soprannome di Re delle Tre Cime per la sua abilità nel conquistare proprio le pareti dolomitiche.

Anche lui decide di arruolarsi durante la Grande Guerra, morendo nel 1915 proprio sul monte Paterno, vicino al rifugio che oggi porta il suo nome. La leggenda narra che sia stato colpito da un soldato italiano mentre tentava di scalare la montagna, forse scambiato per un nemico in battaglia.

tre cime di lavaredo
Pixabay

Le bellezze naturali che circondano il Rifugio Locatelli

Il Rifugio Locatelli è circondato da paesaggi di straordinaria bellezza. Oltre alle imponenti Tre Cime di Lavaredo, l'area offre viste su altre formazioni rocciose come il Monte Paterno e la Croda dei Toni. I prati alpini circostanti sono punteggiati da una ricca varietà di flora, con fioriture che variano a seconda della stagione. I sentieri che si diramano dal rifugio conducono a punti panoramici mozzafiato, come la Forcella Pian di Cengia e la Torre di Toblin, offrendo agli escursionisti l'opportunità di immergersi completamente nella natura incontaminata delle Dolomiti.

Oltre a questo, poi, l'area intorno al rifugio è habitat di diverse specie di fauna alpina, tra cui stambecchi, marmotte e aquile reali, rendendo l'escursione un'opportunità per avvistamenti faunistici.

Cosa sono le Tre Cime di Lavaredo

Tra le bellezze naturali che circondano il Rifugio Locatelli ci sono, senza alcun dubbio, le Tre Cime di Lavaredo. Si tratta di formazioni rocciose situate nelle Dolomiti di Sesto, in Italia, considerate tra le più famose nelle Alpi, oltre che ad un simbolo iconico delle Dolomiti diventato patrimonio dell’UNESCO. Le Tre Cime sono composte da:

  • Cima Grande (2.999 metri): la più alta e centrale delle tre.
  • Cima Ovest (2.973 metri): situata a sinistra della Cima Grande.
  • Cima Piccola (2.857 metri): è la più bassa e più esile, posta a destra.

Queste cime sono caratterizzate da pareti verticali di roccia dolomitica che le rendono un punto di riferimento per l’arrampicata alpina. La parete nord della Cima Grande, in particolare, è una delle più celebri e ambite dagli scalatori.

Durante la Prima Guerra Mondiale, poi, l’area è stata teatro di scontri tra l'esercito italiano e quello austro-ungarico. Ancora oggi, nei dintorni si possono trovare resti di trincee, gallerie scavate nella roccia e postazioni militari.

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