
La doccia quotidiana è un rituale piacevole e rilassante che deve essere fatto in un contesto di igiene massima. Ecco perché la presenza di calcare o, peggio ancora, di muffe nella doccia rischiano di rendere un incubo questo semplice gesto. Eppure, eliminare il calcare e avere una doccia pulita e splendente non è un compito complesso, basta avere gli strumenti e i prodotti giusti. Vedremo dunque come pulire la doccia dal calcare e al meglio possibile, limitando al massimo la manutenzione successiva.
Perché si forma il calcare nella doccia?
Il calcare si forma a causa dei sali minerali naturalmente presenti nell’acqua dura, ovvero caratterizzata dalla presenza di carbonato di calcio in un range compreso tra 120 e 250 mg per litro.
È logico quindi che, con un uso quotidiano della doccia, l’acqua non opportunamente asciugata formi quei fastidiosi depositi bianco-giallastri. Sono brutti da vedere ma anche limitanti se ad esempio impediscono all’acqua di fluire normalmente dal soffione, ostruendo i fori di uscita.

Come eliminare il calcare nella doccia
Per eliminare il calcare della doccia occorre considerare tutte le parti che la compongono, ovvero il piatto doccia, il box, il soffione ed eventuali mensole per poggiare i vari prodotti detergenti.
Per rimuovere il calcare bisogna agire in due modi: direttamente sui depositi e, altrettanto importante, prevenendoli. Utilizzare un buon prodotto anticalcare è sicuramente una scelta oculata. Tuttavia, i prodotti in commercio possono essere molto costosi e dannosi per l’ambiente. Esistono sostanze naturali che possono aiutare in tal senso.
Usare aceto e acqua
Il calcare viene dissolto dalle sostanze acide lo decompongono e trasformano in anidride carbonica e acqua. Per questo l’aceto è una scelta raccomandabile. Meglio ancora se bianco o di mele. Servirà una soluzione fai da te composta da metà acqua (meglio se distillata, quindi non calcarea) e metà aceto.
Si mescolano gli ingredienti in uno spruzzino, si applica il composto sulle parti incrostate e si lascia agire prima di sciacquare bene. Per un effetto totale si può svitare e pulire il soffione della doccia e versare all’interno dell’incavo dell’aceto. Il calcare e altri depositi fastidiosi svaniranno, con grande beneficio anche di capelli e pelle.
Provare limone e acido citrico
Limone e acido citrico funzionano alla perfezione per eliminare il calcare dalla doccia. Basta sciogliere il succo di due o tre limoni in uno spruzzino, come nel caso dell’aceto e agire nella stessa maniera.
Per la sua capacità di rallentare la formazione del calcare, però, l’acido citrico è sempre la soluzione migliore. Serviranno 150g di acido citrico sciolti in un litro d'acqua, da spruzzare sulle parti interessate e da lasciare agire. Poi, si elimina tutto lo sporco con una spugna.
L’alcool anticalcare
Anche l’alcool aiuta a rimuovere il calcare dalla doccia. Occorre versarne una quantità sufficiente su un panno e poi passarlo sulle parti interessate. Ci sarà anche un effetto igienizzante da non sottovalutare.
Se il piatto doccia è ingiallito o macchiato dal calcare
Per pulire un piatto doccia ingiallito a causa del calcare è utile la classica miscela fatta per il 50% di aceto di vino bianco e per il 50% di acqua. Bisogna bagnare il piatto doccia, applicare la soluzione, far agire, pulendo con un panno.
E le incrostazioni? Quelle su piatto doccia sono se possibile ancora più fastidiose. La buona notizia è che la soluzione di acqua e aceto bianco, acqua e limone o acqua e acido citrico funziona benissimo.
Come pulire un piatto doccia macchiato
Per le macchie sulla ceramica del piatto doccia, invece, se il materiale lo consente, si può usare l’ammoniaca, da miscelare in parti uguali con acqua. Il metodo è lo stesso: va distribuita con uno spruzzatore, facendo agire e rimuovendo gli eccessi con un panno pulito. Al posto dell’ammoniaca andrà benissimo anche il perossido di idrogeno in una concentrazione da verificare.

Come pulire le guarnizioni del box doccia, vetro o tenda
Le guarnizioni del box doccia andrebbero pulite regolarmente perché sono la parte in cui calcare e muffe si annidano di più, naturalmente a causa del ristagno dell’acqua. Bisogna essere un filo più aggressivi in questo caso, usando un apposito sgrassante applicato con uno spazzolino a setole dure. Ideale in questo senso è l’uso di una macchina con vapore dotata di beccuccio sottile, che sbianca le guarnizioni e le igienizza.
Per quanto riguarda il box doccia, si deve pulire con cura anche il vetro, sempre con la soluzione di acqua e aceto (limone o acido citrico). Come tocco finale, una volta asciugato il box, si passa un panno con dell’alcool.
Se non si ha un box, ma una tenda doccia, va lavata con regolarità, perché in basso, dove tocca il piatto, il calcare si deposita e si possono formare muffe con le loro classiche macchie nere. Per prevenirne la formazione, va fatta sempre asciugare dopo l’uso e trattata periodicamente con acqua aceto o con poche gocce di candeggina profumata dissolte in acqua.
Come prevenire la comparsa del calcare nella doccia
Per questo c’è un piccolo strumento però che può essere risolutivo ed è il tergivetro. Dopo ogni doccia, una buona abitudine è passare il tergivetro sul box per eliminare le gocce d’acqua. È un’operazione piccola e relativamente poco fastidiosa che sulla lunga distanza può aiutare.
Quindi, se il metodo principale per impedire al calcare di riformarsi è asciugare il più possibile la doccia, occorre lasciare aperti gli sportelli del box per evitare ristagni, facendo arieggiare il bagno. Per chi abita in una città con acqua molto dura, un buon investimento può essere l’acquisto di un addolcitore di acqua per decalcificarla.
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