Viaggiare in camper in sicurezza: ecco dove sostare legalmente in Italia e quali regole rispettare
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Due grandi camper parcheggiati in una zona libera con delle montagne sullo sfondo
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Viaggiare in camper rappresenta una delle forme di turismo più libere e flessibili. In questo modo, infatti, è possibile muoversi in modo del tutto autonomo, senza dover rispettare orari stringenti, e, soprattutto, fermarsi dove si desidera. Nonostante questo, però, è bene non dimenticare alcune regole e norme essenziali relative alla sosta con il camper.

La legislazione italiana, infatti, regolamenta le aree in cui i camper possono fermarsi temporaneamente o pernottare. Comprendere le regole del Codice della Strada e le ordinanze locali, infatti, aiuta a evitare multe e a vivere l’esperienza in sicurezza nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali.

Come funziona la sosta per un camper?

Per comprendere come funziona la sosta per un camper è fondamentale partire da un concetto base: nonostante le sue dimensioni si tratta di un veicolo come qualsiasi altro. Questo vuol dire cha ha il diritto a sostare nelle aree pubbliche non vietate espressamente da segnaletica o regolamenti comunali. Chiarito questo concetto, però, è necessario fare anche una distinzione tra quello che viene considerata come sosta e campeggio:

  • sosta: in questo caso il veicolo può rimane parcheggiato senza occupare spazio esterno oltre il proprio ingombro;
  • campeggio: quando vengono aperti tendalini, messi tavoli e sedie all’esterno o vengono scaricate acque di scarico, trasformando la sosta in un’attività prolungata.

Dalla descrizione fatta, dunque, si evince che la differenza maggiore tra le due forme è data essenzialmente dallo spazio occupato e dalle attività svolte. Questi due aspetti, infatti, stabiliscono se si tratta di una fermata temporanea o di una prolungata nel tempo.

camper color rosso in stile vintage anni 60 e 70
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Cos'è la sosta libera e che tipologie ci sono?

Nonostante i camper possano sostare come qualsiasi altro veicolo, devono comunque valutare le differenze imposte dal codice della strada e dalle diverse amministrazioni locali. La sosta libera, infatti, può essere declinata in forme diverse. Questa indica il parcheggio del camper al di fuori delle aree attrezzate e dei campeggi e si distingue in:

  • Sosta libera gratuita e regolamentata: è permessa in alcune zone, ma soggetta a limiti di tempo o regolamenti locali come l’occupazione dello spazio delimitato dalle strisce bianche.
  • Sosta libera vietata: alcune amministrazioni vietano la sosta ai camper in specifiche aree per motivi di decoro urbano o sicurezza come, ad esempio, i centri storici delle città.
  • Sosta libera tollerata: quando non vi sono divieti espliciti, ma è necessaria prudenza per non infrangere normative locali.
  • Sosta libera attrezzata: si tratta di aree a pagamento che offrono servizi come acqua ed elettricità.

A queste si aggiunge anche quella che viene definita come sosta selvaggia. Ovviamente interessa aree dove questa non è regolamentata e consentita. Due caratteristiche che la rendono, potenzialmente, ad alto rischio di multe. Nonostante questo, però, è una delle soste preferite di chi vuole stare a maggior contatto con la natura. 

La normativa per il camper secondo il Codice della Strada

Come anticipato, la sosta dei camper è regolata dal Codice della Strada e, in modo particolare, dall’articolo 185. In particolare nel testo sono specificati questi punti:

  • I camper possono sostare negli stessi luoghi delle automobili, a condizione che non vengano esposti oggetti all’esterno.
  • La sosta non deve pregiudicare la sicurezza stradale o la circolazione.
  • I comuni possono stabilire aree riservate ai camper, ma senza discriminare rispetto ad altri veicoli.

Oltre a questo, poi, stabilisce dei limiti essenziali da rispettare. In sostanza, dunque, un camper può sostare se:

  • poggia sulle ruote e non su supporti esterni;
  • non produce deflussi diversi da quelli del motore;
  • non occupa spazio oltre il proprio ingombro.

Per finire, poi, l’art. 185 chiarisce quali sono i luoghi dove è assolutamente vietata la sosta di un camper, anche per un breve periodo. Si tratta di:

  • linee ferroviarie o tramviarie;
  • gallerie, sottopassi e sovrappassi;
  • dossi e curve;
  • vicinanza di segnali stradali o semafori;
  • aree di intersezione;
  • passaggi pedonali e piste ciclabili;
  • marciapiedi (salvo diversa segnalazione);
  • spazi riservati a veicoli elettrici o disabili;
  • aree di carico/scarico merci;
  • banchine.

In sostanza, dunque, il Codice della Strada regolamenta l’eventuale sosta di un camper salvaguardando il rispetto della normale viabilità e la sicurezza cittadina, come quella del mezzo stesso. 

Camper bianco immerso nel verde
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Sostare con il camper in aree private e in città

Quando si affronta un viaggio o un weekend in camper il consiglio è di partire preparati, ricercando le aree più consone e sicure. Una soluzione agevole, ad esempio, potrebbe essere rappresentata dalle cosiddette aree private. Qui, infatti, la sosta è generalmente consentita solo con il permesso del proprietario che dovrebbe essere contattato ancor prima della partenza o, almeno, dell’arrivo.

Cosa s’intende, però, con aree private? Sicuramente degli spazi messi a disposizione da alcune strutture ricettive come, ad esempio, agriturismi e aziende agricole. Qui, infatti, non è raro trovare delle aree dedicate proprio ai camperisti. Discorso diverso, invece, deve essere fatto per la sosta in città. In questo caso le amministrazioni locali potrebbero stabilire delle zone dedicate o delle restrizioni specifiche. Solitamente, infatti, il divieto di sosta interessa i centri storici o le aree turistiche di pregio.

Le sanzioni per chi fa sosta vietata

Conoscere quanto stabilisce il Codice della Strada in relazione alla sosta aiuta a non incorrere in multe spiacevoli. Se, però, si decide di non considerare le norme e agire secondo impulso, allora è bene conoscere nel dettaglio il tipo di importo che si potrebbe pagare. Chi viola le regole, infatti, può incorrere in multe che vanno da un minimo di 41 a un massimo di 168 euro. Anche in questo caso a prevederlo è l’art. 185 del CdS. Nei casi più gravi, però, è possibile ricorrere anche alla rimozione forzata del veicolo

Oltre a questo, poi, è bene ricordare che, alcuni comuni, adottano sanzioni più severe nei confronti di chi pratica campeggio abusivo in aree vietate. Questo vuol dire dunque che, prima di partire, è sempre meglio informarsi con molta attenzione riguardo le diverse limitazioni previste nei luoghi che si desidera visitare con sosta. In questo modo, infatti, la vacanza programmata non avrà risvolti economici troppo imprevisti. 

Cosa sapere per fare una sosta libera in sicurezza

La sosta libera con un camper deve essere, in modo particolare, sicura. Una caratteristica essenziale che si muove in modo traversale sia per l’incolumità di chi viaggia in questo modo e sia per l’ambiente ospitante. Per non correre, dunque, alcun rischio e comportarsi in modo responsabile durante una sosta, è sufficiente seguire dei principi basilari:

  • Verificare i regolamenti locali, consultando siti web comunali o cartelli stradali.
  • Evitare la sosta in aree isolate per motivi di sicurezza personale. La vicinanza con altri viaggiatori, infatti, costituisce sempre una forma di sicurezza rispetto a un rischio di aggressione.
  • Non campeggiare abusivamente, mantenendo il veicolo nei limiti della propria sagoma.

Per finire, poi, non bisogna dimenticare un concetto fondamentale che dovrebbe essere ormai assimilato: il rispetto dell’ambiente circostante. In sostanza, si devono evitare atteggiamenti inquinanti come lo scarico di acque reflue fuori dalle aree autorizzate.

camper in sosta
Unsplash

Dove sostare in libera con il camper?

Dopo aver considerato tutti questi aspetti, la domanda essenziale cui dover rispondere è una sola: quali sono le migliori aree per la sosta libera? La risposta può essere riassunta in questo elenco:

  • Parchi naturali e aree protette, laddove consentito e regolamentato.
  • Aree di sosta comunali, spesso gratuite o a basso costo.
  • Litorali e zone costiere, rispettando le normative locali e i divieti specifici.
  • Strutture private che offrono sosta gratuita o a pagamento, come agriturismi e cantine vinicole.

Sia che si tratti di un viaggio lungo o di un semplice weekend in camper, comunque, si invita sempre a non cedere alla tentazione di immergersi nella natura selvaggia o sostare in solitudine. Il camper, infatti, può sostituire una casa ma non rappresenta una protezione sufficienti per eventuali malintenzionati. Oltre a questo, poi, qualsiasi inconveniente tecnico affrontato in solitudine potrebbe rappresentare uno scoglio capace di rovinare il momento e l’avventura. 

Quanto costa sostare con un camper?

Ultimo elemento essenziale per pianificare un viaggio in camper è il conteggio dei costi da affrontare proprio per sostare in sicurezza. Questi nello specifico a seconda della scelta fatta sono:

  • Sosta libera: gratuita, salvo eventuali pedaggi per l’accesso a parchi o riserve naturali.
  • Aree di sosta attrezzate: tra 5 e 20 euro a notte circa, infatti il costo varia a seconda dei servizi offerti.
  • Campeggi: da 20 a 50 euro a notte, con tariffe variabili in base alla stagione, alla posizione scelta per il camper ed eventuali optional presenti come la presenza di un braciere. 

Come ultima scelta, poi, ci sono i parcheggi privati. In questo caso le tariffe subiscono delle variazioni a seconda della zona anche se, nella maggior parte dei casi, sono simili a quelle delle aree di sosta.

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