A Roma, al numero 18 di via del Corso, si trova la Casa Museo di Goethe. Qui, Johann Wolfgang Goethe, visse nella tappa romana del suo viaggio in Italia. Ancora oggi questi ambienti conservano tracce del passaggio dello scrittore, poeta e filosofo tedesco.

Oltre alla mostra permanente biografica, il museo ospita due importanti biblioteche e cura periodiche esposizioni temporanee, un programma di borse di studio e manifestazioni dedicate agli scambi culturali italo-tedeschi. idealista/news vi porta alla scoperta di questo scrigno di storia e cultura con l’intervista a Gregor H. Lersch, direttore del museo Casa di Goethe.

La Casa museo di Goethe porta ancora i segni del passaggio del poeta tedesco a Roma. Visitando questi spazi si può rivivere la sua vita quotidiana nell’appartamento di artisti in Via del Corso. Grazie a documenti e lettere dell’epoca, disegni e schizzi del suo amico pittore Tischbein, i visitatori hanno delle testimonianze delle giornate romane di Goethe.

“La meta del mio desiderio più profondo, che empiva di tormento tutto il mio animo, era l’Italia, le cui immagini e simboli ho sempre sognato invano, finché finalmente presi l’audace decisione di andarne a conoscere la concreta realtà”

In Italia Goethe si lasciò guidare dai suoi molteplici interessi, che sono illustrati dalla collezione permanente del museo, che conserva i suoi lavori sulla teoria dei colori, ispirati dalla luce romana, le ricerche che il poeta effettuò in Sicilia sul mondo delle piante e ammirare le opere degli artisti con cui Goethe era in contatto giornaliero, e che lo spinsero a cimentarsi di persona nel disegno.

Una delle opere di maggior richiamo è il ritratto di Goethe realizzato da Andy Warhol nel 1982, ispirato al famoso dipinto Goethe nella campagna romana di Tischbein. Una copia di Georgi Takev di questa famosa raffigurazione del poeta è esposta nella sala in cui l’originale fu iniziato oltre 200 anni fa, nell’atelier di Tischbein.

Nell’ultima stanza della mostra permanente, accanto al ritratto di Goethe eseguito da Warhol, è possibile ammirare le opere sulle quali il poeta lavorò a Roma o che portò a termine nella Città eterna, tra cui l’Ifigenia in Tauride e il Torquato Tasso.

Fino al 9 febbraio 2025, il Museo Casa di Goethe ospita la prima retrospettiva ampia del pittore ebreo tedesco Max Liebermann (1847-1935) in Italia. L’artista è considerato uno dei più importanti innovatori della pittura tedesca di fine Ottocento: la sua arte e le sue attività politico-artistiche, tra cui quella di presidente della Secessione di Berlino e dell’Accademia Prussiana delle Arti, hanno dato un notevole impulso alla modernizzazione della scena artistica berlinese.


per commentare devi effettuare il login con il tuo account