
Continua la battaglia contro le key box (le scatole con codice di sblocco nelle quali i proprietari di B&B lasciano le chiavi degli alloggi per gli ospiti) in tutta Italia. Tecnicamente, dopo la circolare del Ministero dell'Interno sul divieto di check-in online per gli affitti brevi, sono fuori legge. Tanto che in diverse città italiane le autorità le hanno rimosse dagli edifici. Tuttavia, se ne vedono ancora tante in giro. Per questo, negli ultimi giorni, il movimento “Robin Hood” è tornato all’opera. Scopriamo di cosa si tratta.
Chi è e cosa fa la banda Robin Hood
In principio, sembravano episodi isolati di attivisti che volevano colpire i proprietari di casa, “rei” di preferire speculare sul turismo di massa anziché destinare i propri appartamenti al mercato della locazione tradizionale. Dall’inizio, però, la firma era ben visibile. E, col tempo, le azioni erano accompagnate anche da “volantini” che lasciavano istruzioni su come sabotare le key box.
La posizione della Banda Robin Hood è stata esplicitata anche da diversi manifesti comparsi in tutta Italia, alcuni dei quali recitano a chiare lettere: “Non è una questione di sicurezza. Non è una questione di decoro. La casa è un diritto, non una gallina dalle uova d’oro”. Secondo alcuni, gli attivisti che fanno parte di questo movimento, sarebbero migliaia in tutta Italia.
L’azione in tutta Italia a gennaio 2025
Nel secondo weekend dell’anno Robin Hood è tornato a colpire in diverse città italiane. A Torino, Bologna, Reggio Emilia, Roma, Napoli, Catania e Palermo sono entrati in azione gli attivisti per sabotare le key box. Solitamente, viene applicata una colla a presa rapida per danneggiare scatolette. In questa occasione, tuttavia, è arrivata anche la firma tramite adesivi che raffigurano l’iconico cappello di Robin Hood.
In un comunicato, gli attivisti hanno argomentato: "L'emergenza casa è nazionale, e necessita soluzioni messe in campo dal governo. Gli effetti negativi del turismo non sono che una diramazione di un sistema che non garantisce il diritto alla casa ai suoi cittadini. Ministra Santanché saboteremo il vostro turismo fino a che non ci saranno risposte concrete al disagio che questo settore causa". Nello specifico, inoltre, a Roma è stato esposto uno striscione in pieno centro con scritto "stop affitti brevi-Santanchè vogliamo risposte".
Gli attivisti hanno posto l’accento sulla situazione specifica della Capitale: "A Roma il Giubileo è iniziato, e una celebrazione che dovrebbe alleviare le disuguaglianze, redistribuire le ricchezze e condonare i debiti, non è altro che un catalizzatore dell'avidità dei proprietari immobiliari che sfruttano i flussi turistici per appesantirsi le tasche. Robin Hood non è interessato a prendere da quelle tasche, ma è intenzionato a interferire con questo meccanismo di ingiustizia. Serve una vera moratoria agli sfratti".
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