
L’immobiliare ricettivo in Italia registra un crescente interesse degli investitori per hotel di lusso e resort, con operazioni prevalentemente trainate da primari operatori internazionali nel settore della gestione alberghiera. Questo quanto emerge dai dati elaborati nella settima edizione di Real Estate DATA HUB, il report realizzato dai Centri Studi di RE/MAX Italia e di Avalon Real Estate e dall’Ufficio Studi di 24MAX. Complessivamente, il 2022 vede un volume di investimenti nell’hotellerie di 1,6 miliardi di euro, pari a circa il 13% del totale.
Investire in hotel, previsioni 2023-2024
La crescita negli investimenti in immobiliare ricettivo registrata nella prima metà dell’anno è stata rallentata da fattori macroeconomici che hanno modificato l’atteggiamento degli investitori, passati,nel secondo semestre, ad un approccio cauto di tipo “wait and see”. Tali dati confermano il trend previsto anche per i prossimi 12-18 mesi, che vede gli investitori focalizzati sulle strutture di lusso, extra-lusso e resort.
La previsione per il 2023 e il 2024 è di una ripresa del trend di crescita. Un’ ipotesi sostenuta dall’aumento dei volumi dei flussi turisticiche si stanno riallineando ai valori del 2019 e da trend emergenti come la destagionalizzazione, con una redistribuzione dei flussi in periodi più lunghi dell’anno, la diffusione dei viaggi leisure in città secondarie, località marittime e montane, e il ritorno dei viaggiatori stranieri, sia dall’Unione Europea, sia da paesi extra-UE. Nonostante ciò, in virtù dei fattori macroeconomici già descritti, l’atteggiamento degli investitori nei primi mesi del 2023 è ancora cauto e attendista.
Le capitali della cultura 2023 e il mercato alberghiero
Nel 2023 Brescia, insieme a Bergamo, è capitale della cultura e già negli ultimi anni si è registrata una certa dinamicità nel mercato immobiliare alberghiero, soprattutto per quantoriguarda la provincia, caratterizzata da un turismo lacuale e montano.Il turismo nella provincia bresciana è classificabile come “slow tourism” (turismo lento), scelta alternativa rispetto al turismo di massa, che risponde all’esigenza di allontanarsi dalla frenesia della vita quotidiana. La provincia di Brescia offre un turismo culturale nel suo capoluogo, un turismo lacuale e termale nell’intorno dei suoi tre laghi (Lago d’Iseo, Lago d’Idro e Lago di Garda), un turismo enogastronomico nella zona della Franciacorta, un turismo sciistico e montano in Valle Camonica e Valle Trompia. Anche il cicloturismo è in fase di crescita: la provincia di Brescia, grazie alle sue infrastrutture, offre vari percorsi per gli appassionati, tra cui la ciclabile sospesa del Garda, la Ciclovia dell’Oglio, itinerario Brescia – Verona e l’itinerario della Valle Camonica.
Altri segmenti immobiliari in cui investire
Il 2022 registra un aumento dei volumi rispetto all’anno precedente, con una crescita contenuta e omogenea nei diversi comparti. Il sentiment degli operatori è fortemente influenzato dal tema della crescita dell’inflazione e delle iniziative mirate a contenerla. La domanda però è rimasta su livelli ancora alti, in linea con le attese. Maggiore crescita osservata nella prima parte dell’anno.
Residenziale
Il residenziale si è dimostrato dinamico, con un aumento dei volumi del 16% rispetto al 2021. Analizzando in dettaglio i singoli trimestri, i primi mesi del 2022 hanno confermato la tendenza positiva registrata nel 2021, mentre dal terzo trimestre il mercato ha iniziato a manifestare un rallentamento confermato dalla decrescita dell’ultimo trimestre. Anche nel 2022, Lombardia e Lazio hanno trainato il comparto residenziale, dove il trilocale è stato la soluzione preferita dagli acquirenti.
Logistica
Se nel 2021 il settore logistico si era affermato come prima asset class in Italia, nel 2022 ha registrato complessivamente volumi investiti inferiori al comparto direzionale. Per il logistico il 2022 è stato un anno di consolidamento, con investimenti in lieve aumento che si attestano complessivamente a quota 2,8 miliardi di euro (+5% rispetto all’anno 2021), andando a rappresentare circa il 23% del volume totale a livello nazionale. L’interesse degli investitori è sempre più orientato ad asset di alta qualità e che integrano requisiti di sostenibilità in conformità coi criteri ESG.
Direzionale
Il direzionale è stato il settore privilegiato dagli investitori, superando il logistico, anche grazie al ritorno in presenza nelle sedi lavorative. Il 2022 è stato, dunque, l’anno del potenziamento del terziario, in particolare nel primo semestre, in cuigli investitori hanno dimostrato maggiore ottimismo puntando su immobili core e core plus in località prevalentemente centrali. Nel complesso il comparto si è mostrato resiliente, nonostante la decelerazione nella parte finale dell’anno, trainato dalla città di Milano, che ha messo a segno il valore di assorbimento record degli ultimi 10 anni pari a oltre 480.000 mq, e da Roma, dove è proseguita la crescita in atto, con un incremento del take up rispetto al 2021 nell’intorno del 6%.
Retail
Nel mondo retail si continua a registrare una crescita più lenta rispetto agli altri settori, con una riduzione del volume del 30% rispetto al 2021, mettendo a segno un valore assoluto complessivo di circa 900 milioni di euro. Gli investimenti sono principalmente concentrati nel nordItalia e focalizzati su interventi di riqualificazione, soprattutto in chiave di sostenibilità, e sull’ampliamento di asset già esistenti a discapito di nuove costruzioni.
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