L'entroterra del Friuli-Venezia Giulia è decisamente ricco di sorprese: se ami i paesi abbandonati, sono molti i luoghi da visitare.
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citta fantasma friuli venezia giulia
Erto - jitsharan, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Nell’entroterra del Friuli-Venezia Giulia, e soprattutto nei suoi angoli più reconditi, si trovano diverse città fantasma che vale la pena visitare. Abbandonate nel corso del tempo per diverse ragioni, oggi mostrano una fotografia dell’epoca, permettendo di immergersi in un’atmosfera silenziosa e surreale. Ecco, allora, 5 città fantasma da visitare in Friuli-Venezia Giulia.

Pozzis

In provincia di Udine si nasconde Pozzis, un borgo che ha perso i suoi abitanti e ora risulta essere una città fantasma. Abbandonata a seguito di fenomeni migratori che hanno spopolato l'area fra gli anni 60 e gli anni 80, Pozzis è divenuta un luogo di rara bellezza, dove il tempo sembra essersi fermato. Ciò che, però, colpisce di più sono le storie che si tramandano di generazione in generazione, come quella che narra di un episodio di follia di massa avvenuto nell’800.

Per raggiungere Pozzis è necessario partire da Tolmezzo e percorrere la SP1. Lasciata l’auto presso uno dei tornanti della statale, è possibile avventurarsi lungo il sentiero che conduce a Pozzis.

Se vuoi passare qualche giorno nei dintorni, dai un'occhiata su Rentalia alle case vacanza nelle vicinanze di Pozzis.

Pàlcoda

Nascosta tra le pieghe delle Prealpi Carniche, Pàlcoda è una delle più affascinanti città fantasma del Friuli-Venezia Giulia. Questo borgo, una volta vivace e popolato, è stato abbandonato già all’inizio del Novecento, ma “solo” due secoli prima contava circa 150 abitanti. Pàlcoda è anche nota per delle vicende legate alla guerra, in quanto divenne rifugio perfetto per i partigiani.

Oggi è possibile vedere quelle poche abitazioni che hanno resistito al tempo e la Chiesa di San Giacomo, che è stata ristrutturata e resa agibile nel 2011. Pàlcoda si trova nel comune di Tramonti di Sopra, nella provincia di Pordenone. Per raggiungere questa località è necessario intraprendere un viaggio attraverso strade di montagna e, per l’esattezza, il sentiero CAI numero 831a.

Trascorri qualche giorno nella natura e visita il paese di Pàlcoda. L'ideale sarebbe cercare case vacanza nelle vicinanze del borgo.

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Palcoda (prima del restauro) - Alessio Milan from Italy, CC BY-SA 2.0 Wikimedia commons

Riulade

Situata nel comune di Moggio Udinese, nella provincia di Udine, Riulade è oggi un luogo di quiete e contemplazione. Il paese fu abbandonato in seguito al fortissimo terremoto che colpì la zona nel 1976. Le antiche case ridotte a ruderi sono ancora visibili oggi. Gli abitanti, infatti, decisero di trasferirsi altrove dopo il sisma.

Per visitare Riulade, bisognerà partire da Pradis di Sotto. Qui c’è una strada statale che sale fin al paese. Visto che il paese è ancora invaso dalle macerie, l’ideale sarebbe non avventurarsi all’interno del paese, ma di vederlo da lontano.

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Tamar

La storia di Tamar è quella di un borgo che, come molti altri in Friuli-Venezia Giulia, è stato abbandonato nel corso del tempo. Nei pressi di Pàlcoda, di cui si è già parlato prima, il paese era abitato stabilmente sin dal XVII secolo, ma si spopolò per via della sua posizione difficile. Inoltre, il paese fu fortemente danneggiato dal sisma del 1976, che colpì molti dei paesi nei dintorni.

Chi visita Tamar oggi può immergersi in un'atmosfera sospesa nel tempo, esplorando le rovine delle antiche abitazioni. Per arrivare qui bisognerà percorrere un sentiero di montagna fra paesaggi molto caratteristici.

Se vuoi passare qualche giorno nei dintorni, dai un'occhiata su Rentalia alle case vacanza nelle vicinanze del paese.

Erto

Erto è un paese abitato da secoli. Tante popolazioni si alternarono qui, fra cui quella romana. Questo centro della provincia di Pordenone fu tristemente abbandonato nel 1963 quando il disastro del Vajont rase al suolo alcuni paesi dei dintorni. Anche se Erto non fu direttamente colpita, si decise di evacuare il paese in quanto il terreno era diventato instabile.

Nonostante ciò, il paese è ancora oggi in ottime condizioni ed è visitabile. Vale infatti la pena addentrarsi nel paese, che oggi vanta edifici in pietra e la bella chiesa di San Bortolomeo. Per arrivare qui dovrai seguire la SR251 che costeggia il torrente Vajont.

Anche se questa zona non è popolata, potrai sempre cercare case vacanza nei dintorni, in modo da riposarti per qualche giorno nell'entroterra friulano.

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