
Da nord a sud sono tantissime le città fantasma in Italia. Spesso in luoghi rurali, questi paesi si sono spopolati per diverse ragioni: ricerca di nuove opportunità, posizione scomoda o eventi naturali sono alcune delle cause che è possibile rintracciare. Anche nel bellissimo Trentino-Alto Adige è possibile trovare delle città fantasma, alcune di queste hanno una storia molto interessante.
Curon Vecchia
Curon Vecchia è un simbolo ben noto del Trentino-Alto Adige, soprattutto per il suo campanile sommerso. Questo paese fantasma oggi non è più visitabile in quanto è stato abbandonato nel 1950 a seguito della costruzione di una diga che ha portato all'inondazione della valle e alla creazione del lago di Resia. Oggi, il campanile che emerge dalle acque gelide è tutto ciò che resta visibile dell'antico borgo, divenendo un'icona enigmatica, ma anche un punto di riferimento per turisti.
La visita a Curon Vecchia offre anche la possibilità di esplorare i dintorni attraverso sentieri che regalano panorami mozzafiato. Per raggiungere il sito, si può partire dal paese di Curon Venosta, seguendo le indicazioni per il lago. Il paese si trova fra Italia e Austria lungo la SS40 che collega la strada dello Stelvio al confine.
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Borgo Carrero
Borgo Carrero è un paese fantasma di cui nulla è arrivato ai giorni nostri se non una leggenda particolare. In Valsugana, infatti, è spesso menzionato un paese dal nome di Borgo Carrero. Secondo la tradizione tramandata, questo paese sarebbe stato distrutto da una forte alluvione, da molti ritenuta esempio di collera divina.
In realtà, i documenti riportano che il paese sarebbe stato distrutto da una grande frana nella zona di Ospedaletto, tuttavia non è ben noto il periodo storico in cui questo paese sparì dalle mappe.
Anche se l'esatta ubicazione di Borgo Carrero non è ben nota, potrai comunque cercare una casa vacanze in Valsugana per scoprire questo bellissimo territorio.
Irone
Irone è un'altra perla tra le città fantasma del Trentino-Alto Adige, ma anche un posto molto curioso da visitare. Il paese, a differenza di molti abbandonati in epoca recente, si spopolò in seguito alla terribile ondata di peste del 1630, la stessa raccontata anche ne I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
Per anni è stato abbandonato, ma ora sempre più persone lo stanno finalmente riscoprendo. Potrai ancora oggi vedere la classica struttura medievale e l’antico pozzo che in tempi antichi era fondamentale per la cittadinanza. Se vuoi visitarlo, da Trento dovrai seguire la SS45 bis e poi la SS237 fino ad arrivare a Ragoli.
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Ischiazza
Nei pressi del torrente Avisio si trova un piccolo paese abbandonato. Si tratta di Ischiazza, un borgo spopolato dopo un’alluvione nel 1966. A quella data, infatti, in città vivevano 44 persone ma – dopo il catastrofico evento naturale – gli abitanti furono costretti a spostarsi altrove.
Oggi è difficile riconoscere gli antichi edifici di Ischiazza, si distingue a malapena un forno e una chiesa, ma anche l’antica fontana in pietra. Per visitare Ischiazza c’è un sentiero che parte da Pradel: impiegherai circa 2 ore per percorrerlo integralmente.
Anche se questa frazione è abbandonata, potrai sempre cercare case vacanza a Pradel e dintorni, in modo da riposarti per qualche giorno nell'entroterra.

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