Nel cuore della regione troverai tante cose da vedere, alcune di queste inserite nella prestigiosa lista dei Patrimoni UNESCO.
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Modena - Angelo nastri nacchio, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

L’Emilia-Romagna è una regione unica: si estende dagli Appennini sino all’Adriatico e nel mezzo include montagne, città d’arte, paesaggi collinari, pianura e mare. Non è quindi un mistero perché questa regione possa contare su ben 5 siti UNESCO interamente ubicati nei relativi confini. Scopri, quindi, quali sono i patrimoni UNESCO dell’Emilia-Romagna e perché visitarli.

Ferrara e il Delta del Po

La città di Ferrara, insieme al suo Delta del Po, è stata riconosciuta come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO per la sua eccezionale testimonianza culturale e per il suo paesaggio fluviale unico. Questo riconoscimento si deve alla perfetta conservazione della sua struttura urbanistica risalente al Rinascimento, che ha influenzato lo sviluppo urbano in Italia e non solo.

Inoltre, il Delta del Po è un esempio eccezionale di interazione tra l'uomo e il suo ambiente naturale, offrendo uno scenario di biodiversità e bellezza paesaggistica senza pari. In città sono tante le cose da vedere come, ad esempio, il Castello Estense, simbolo della città, ma anche il Palazzo dei Diamanti e le antiche mura del XVI secolo.

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trolvag, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Monumenti paleocristiani di Ravenna

Che Ravenna sia un piccolo gioiello è risaputo. Dal 1996 la città è patrimonio UNESCO per i suoi monumenti paleocristiani che risalgono fra il V e il VI secolo. Questa città, che fu capitale dell'Impero Romano d'Occidente, conserva alcuni dei complessi di mosaici più grandi e meglio conservati al mondo.

Tra i siti tutelati da visitare ci sono il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, le basiliche di Sant’Apollinare Nuovo, Sant’Apollinare in Classe e San Vitale. A questi andrebbero aggiunti il Battistero degli Ariani, la Cappella Arcivescovile e il Mausoleo di Teodorico.

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Pixabay

Modena

Anche Modena è una città che vanta un patrimonio storico e culturale di rilevanza mondiale, riconosciuto dall'UNESCO nel 1997. Il cuore pulsante di questo patrimonio è rappresentato dalla Piazza Grande, dalla Cattedrale di Modena e dalla Torre Civica, conosciuta anche come Ghirlandina. Questo complesso è un esempio eccezionale di architettura romanica europea e ne mostra l’ingegnosità costruttiva.

Oltre ai monumenti storici da visitare, Modena è rinomata per la sua cultura enogastronomica, con ristoranti e cantine dove degustare i migliori vini locali. La città e i dintorni sono anche famosi per essere la culla del motore italiano, ospitando musei dedicati alle prestigiose marche automobilistiche Ferrari e Maserati.

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Albypino, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

I portici di Bologna

I portici di Bologna rappresentano una caratteristica distintiva della città e sono stati riconosciuti nel 2021 come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Questa straordinaria rete di passaggi pedonali coperti si estende per circa 38 chilometri nel centro storico, offrendo un esempio unico di architettura urbana che ha plasmato la vita sociale e culturale di Bologna per secoli.

Camminando sotto i portici, si possono ammirare diversi stili architettonici, dalle strutture medievali a quelle rinascimentali e barocche in pietra o mattoni. Il motivo per cui Bologna è piena di portici rientra fra le curiosità che pochi conoscono sulla città: furono costruiti in modo da aumentare lo spazio abitabile in centro, così da ospitare sia gli studenti dell’università che i residenti del contado.

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Giovanni Osbat, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Carsismo e grotte evaporitiche

Le grotte evaporitiche e il relativo carsismo in Emilia-Romagna sono stati inserite nella lista dei patrimoni UNESCO nel 2023. Queste formazioni sotterranee, create dall'azione erosiva dell'acqua su rocce solubili come il sale e il gesso, offrono uno spettacolo affascinante per gli amanti della geologia e dell'esplorazione speleologica.

I siti più noti sono sparsi per la regione e includono l’Alta Valle Secchia, la Bassa Collina Reggiana, i Gessi di Zola Predosa, i Gessi Bolognesi, la Vena del Gesso Romagnola, le Evaporiti di San Leo e – in conclusione – i Gessi di Onferno.

Inoltre, l’Emilia-Romagna condivide anche un sito molto importante con molte nazioni europee, ovvero le Antiche faggete primordiali. Sono infatti tutelate alcune zone delle Foreste Casentinesi, di Monte Falterona e Campigna.

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Hm8011, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons
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