Quali sono le ultime novità allo studio per gestire al meglio il flusso dei visitatori ed evitare bivacchi
Fontana di Trevi
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La Fontana di Trevi a Roma presto potrebbe diventare a pagamento. L’ipotesi è stata lanciata in un primo momento dall’assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi, Alessandro Onorato, e poi è stata confermata dal sindaco Roberto Gualtieri. L’accesso alla più famosa delle fontane romane, la cui realizzazione è stata voluta da papa Clemente XII, potrebbe dunque diventare contingentato e a tempo, con un sistema di prenotazione: gratuita per i romani e a pagamento, con un euro simbolico, per i turisti.

La Fontana di Trevi, immortalata tra le altre cose nel celebre film “La Dolce Vita” di Federico Fellini, è senza dubbio uno dei monumenti a cielo aperto più visitati della Capitale. Al punto che l’afflusso dei turisti è diventato quasi insostenibile. Si parla oramai di overturism. E proprio con l’obiettivo di gestire al meglio il flusso dei visitatori ed evitare bivacchi, l’assessore al Turismo e ai Grandi Eventi ha proposto di adottare una sorta di numero chiuso per la famosa fontana. Un’ipotesi lanciata per la prima volta nell’estate 2023 e ripresa in questi giorni.

Fontana di Trevi, si studia l’accesso con prenotazione

“Sarei per studiare un nuovo accesso, contingentato e a tempo – ha detto Onorato –, con un sistema di prenotazione: gratuita per i romani e a pagamento, con un euro simbolico, per i turisti”. Un’ipotesi che è stata confermata dal sindaco di Roma. “Confermo – ha affermato Gualtieri, a margine della fiaccolata in sostegno della fondazione Santa Lucia, come riportato dall’Ansa – che stiamo ragionando su questa ipotesi. Si tratta di studiare la soluzione tecnica migliore per riuscire a gestire i flussi di turisti a supporto non solo, ovviamente, della Fontana di Trevi, che va tutelata, ma anche, più in generale, di una qualità della sua fruizione che deve essere consentita proprio anche nell’interesse delle turiste e dei turisti cha da tutto il mondo vogliono giustamente godere della meraviglia, della bellezza, di questa fontana”.

Fontana di Trevi
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Secondo quanto riportato dalla cronaca romana del Corriere della Sera, l’ipotesi sembra aver incontrato il favore della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che ha sottolineato: “Dobbiamo mettere a reddito le nostre ricchezze, va bene quindi far pagare e creare un meccanismo di prenotazione, e non di numero chiuso, per regolare i flussi e dare servizi migliori e sostenibili ai turisti”. L’importante è che il Comune “abbia poi la capacità di garantire i dovuti controlli e il rispetto delle regole”.

Anche il direttore della Confcommercio di Roma, Romolo Guasco, si è espresso favorevolmente: “Andare alla Fontana di Trevi è difficile, non la si gode più. Un eventuale contingentamento, però, deve essere ben fatto. Abbiamo esempi efficaci in Italia, ma quasi tutti in ambienti chiusi: dal Cenacolo di Leonardo a Milano alla Galleria Borghese a Roma. Sicuramente va studiato dal punto di vista tecnologico e della capacità di presenze”.

Fontana di Trevi, una descrizione del celebre monumento

Come spiegato dal sito turistico ufficiale di Roma, la realizzazione dell’attuale Fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII, che nel 1732 indisse un concorso al quale parteciparono i maggiori artisti dell’epoca. Tra i diversi progetti presentati venne scelto quello dell’architetto Nicola Salvi. La costruzione venne conclusa da Giuseppe Pannini.

La fontana è addossata a Palazzo Poli ed è dominata al centro dalla statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni.

Fontana di Trevi
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C’è una nota leggenda che riguarda la Fontana di Trevi: si dice che se prima di lasciare Roma si lancia una monetina nella fontana si farà di certo ritorno nella Città Eterna. Ecco perché quando si va ad ammirarla si può notare una distesa di monetine lanciate al suo interno proprio dai turisti in visita nella Capitale. Monetine che vengono raccolte dai dipendenti di Acea e poi gestite dalla Caritas romana per finanziare progetti e iniziative.

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