La storia dell'Eremita del Duomo: il "Gobbo di Notre-Dame" milanese

Il Duomo di Milano è uno dei monumenti più noti e apprezzati d’Italia, senza considerare che la piazza antistante è ormai iconica e rappresenta la città. Tuttavia, ci fu un periodo in cui la Piazza del Duomo non era così bella come oggi. Durante la costruzione della Cattedrale, infatti, la zona era buia e pericolosa, tanto da ospitare persone poco raccomandabili. Qui aveva trovato anche sistemazione un senzatetto, che venne chiamato l’eremita del Duomo di Milano.

La capanna dell'eremita e la costruzione del Duomo

L’eremita non era altro che un milanese finito in stato di indigenza estrema dopo la peste del 1630, per colpa della quale perse i suoi affetti e gli averi. Riuscì a trovare rifugio nei pressi della Cattedrale, in particolare al quartiere del Rebecchino, dove sorgerà la futura Piazza Duomo.

L’uomo riesce a recuperare tutti i materiali di scarto del cantiere, fra cui pietre e sassi, e costruisce una capanna accanto le mura della chiesa, che venne “tollerata” sia dagli operai del cantiere che dalla polizia dell’epoca. 

Tuttavia, la permanenza dell'eremita in Piazza Duomo non fu eterna. Con il progredire della costruzione della cattedrale, la "capanna di sassi" fu considerata un ostacolo e venne abbattuta. Nonostante questo, la sua storia non finì qui. Gli operai della fabbrica del Duomo, mossi da compassione e rispetto per l'uomo che era stato così sfortunato nella vita, decisero di aiutarlo.

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Il rifugio dell'eremita sul tetto della Cattedrale

Chi lavorava alla Fabbrica del Duomo decise di costruire un rifugio all’eremita in una zona dove nessuno avrebbe più potuto dargli fastidio: il tetto della Cattedrale. Come una sorta di “Gobbo di Notre-Dame”, quindi, il povero senzatetto si ritrova a vivere sul punto più alto di Milano, in mezzo alle celebri guglie che ancora oggi adornano il Duomo.

Occupandosi anche del suo sostentamento, l’eremita non scese praticamente mai più dal tetto fino alla sua morte. Nonostante fosse in povertà assoluta, trovò sul tetto una dimensione “abitativa” stabile, ma soprattutto spirituale. L’uomo morì nel 1660 e, da quel momento, la nuova capanna di sassi fu smantellata definitivamente.

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Altre leggende e curiosità sul Duomo di Milano

Sono molte le curiosità e le leggende su Milano e sul suo Duomo che sono ben note dagli abitanti della città. Una delle storie più intriganti riguarda la Madonnina, la statua dorata che svetta sulla guglia più alta. Si dice che nessun edificio a Milano possa superare in altezza la Madonnina, e per questo motivo, su ogni nuovo grattacielo viene posta una copia della statua per rispettare questa tradizione. Le quattro Madonnine di Milano si trovano attualmente sul Grattacielo Pirelli, sul Palazzo Lombardia, sulla Torre Isozaki e, ovviamente, sul Duomo. 

Un'altra curiosità riguarda le misteriose statue che adornano la cattedrale. Ma quante ce ne sono? Il numero è altissimo: si parla di ben 3400 statue, e alcune sono addirittura nei capitelli delle colonne. Queste ultime, non casualmente, sono 52, come le settimane dell’anno. Tantissime anche le finestre e le guglie, rispettivamente 164 e 135. 

Inoltre, pochi conoscono la storia della Statua della Libertà ante litteram. Si tratta di una statua all’esterno della chiesa, che è proprio uguale alla celebre figura che si trova a New York. Secondo alcuni, avrebbe ispirato lo scultore della Statua della Libertà, ovvero Frédéric Auguste Bartholdi.

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Come visitare oggi il tetto del Duomo?

Il Duomo è sicuramente tra le cose da vedere a Milano e anche il suo tetto si puà visitare: è possibile scegliere tra due opzioni principali: salire a piedi attraverso una lunga scalinata o utilizzare un comodo ascensore. 

Da qui è possibile vedere un panorama fantastico della città e, ovviamente, ammirare da vicino l’architettura del Duomo. Bisognerà scegliere il tipo di biglietto più adatto alle tue esigenze: alcuni includono anche la visita del Duomo, del museo, dell’area archeologica e la salita in ascensore.