Per gli amministratori di condominio, l'iscrizione all'albo non è obbligatoria, tuttavia può garantire importanti vantaggi.
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Amministratore di condominio e albo professionale
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Per gli amministratori di condominio, l’albo professionale può rappresentare un utile strumento, a garanzia della competenze e della trasparenza del loro operato. Ma quali sono le funzioni dello stesso albo, come si consulta e, soprattutto, è obbligatorio?

A oggi, la legge non prevede alcun obbligo di iscrizione a un albo professionale per gli amministratori di condominio. Tuttavia, esistono diversi elenchi privati gestiti da associazioni di categoria, che possono essere di supporto sia per lo stesso amministratore che per i condomini.

Albo degli amministratori di condominio: cosa dice la legge

Innanzitutto, così come già specificato in apertura, è utile ribadire che la legge italiana non prevede alcun obbligo di iscrizione a un albo professionale da parte degli amministratori di condominio. 

A oggi, l’accesso alla professione è regolamentato dall’articolo 71-bis delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile. In particolare, la legge impone alcuni requisiti personali all’amministratore, di seguito sintetizzati:

  • essere maggiorenni e disporre del godimento dei diritti civili;
  • non essere interdetti, inabilitati o aver subito fallimenti;
  • non essere soggetti a misure di prevenzione personali;
  • non aver ricevuto condanne per reati contro la fede pubblica, la pubblica amministrazione, l’ordine pubblico o il patrimonio.

Dopodiché, viene specificato che il professionista:

  • debba aver frequentato un corso di formazione iniziale;
  • partecipi a corsi di aggiornamento annuali, opportunamente documentati.
Amministratore di condominio
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Pur non essendovi alcun obbligo, diverse associazioni di categoria offrono la possibilità ai professionisti di iscriversi ad albi ed elenchi gestiti privatamente, garantendo diversi vantaggi:

  • una rappresentanza di categoria, con varie forme di supporto dal punto di vista formativo, tecnico e legale agli iscritti;
  • garanzie per i condomini che, verificando l’iscrizione da parte del professionista prescelto, potranno essere certi disponga dei requisiti previsti per legge si sia sottoposto alla formazione obbligatoria;
  • una maggiore visibilità professionale, poiché tramite l’iscrizione gli amministratori possono dimostrare e certificare le loro qualifiche.

È inoltre utile sapere che le associazioni possono offrire diversi servizi aggiuntivi, sia per i professionisti che per gli stessi condomini. Ad esempio, molti enti organizzano direttamente la formazione o, ancora, forniscono tabellari di riferimento pubblici per capire quanto debba guadagnare un amministratore di condominio.

Quali sono le associazioni degli amministratori di condominio

Ma quali sono le associazioni di categoria principali, qualora si volessero verificare i requisiti e le qualifiche di un professionista o, più semplicemente, ottenere informazioni utili su quali siano i tipici poteri di un amministratore

In Italia esistono decine di associazioni diverse e, per questa ragione, è decisamente complesso fornire un elenco esaustivo. Tra le più estese è doveroso citare l’ANACI, ovvero l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari, di cui il relativo Elenco Amministratori ANACI è uno dei maggiormente riconosciuti a livello nazionale. Dopodiché, vale la pena citare alcune delle più note:

  • ANAMMI, ovvero l’Associazione Nazional-Europea Amministratori di Immobili;
  • ANAPI, l’Associazione Nazionale Amministratori Professionisti d’Immobili;
  • MAPI, cioè il Movimento Amministratori e Proprietari d’Immobili;
  • APAC, ovvero l’Associazione Professionale Amministratori di Condominio;
  • UPPI, l’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari;
  • AIAC, l’Associazione Italiana Amministratori di Condominio;
  • ALAC, cioè l’Associazione Liberi Amministratori Condominiali;
  • ASSIAC, ovvero l’Associazione Italiana Amministratori e Condomini;
  • ARAI, l’Associazione Amministratori Immobiliari;
  • UNAI, Unione Nazionale Amministratori di Immobili.

Come già spiegato, esistono decine di associazioni diverse, oltre a quelle citate in questo elenco. Di conseguenza, è utile chiedere direttamente al professionista di propria fiducia quale sia la sua eventuale di appartenenza. Ancora, il MISE - ovvero, il Ministero dello Sviluppo Economico - riconosce molteplici associazioni sul fronte della qualità della formazione offerta, ai sensi della Legge 4/2013.

Come iscriversi all’albo degli amministratori di condominio

Pur nell’assenza di un obbligo stabilito dalla legge, una porzione consistente degli amministratori di condominio decide comunque di iscriversi agli albi professionali. Ma come funziona questo processo?

Innanzitutto, è necessario che il professionista completi la formazione iniziale, così come previsto dalla legge. Quest’ultima può essere spesso condotta presso l’associazione di categoria di proprio riferimento o, ancora, tramite altri enti accreditati.

Dopodiché, si dovrà scegliere la migliore associazione di amministratori di condominio, in base alle proprie esigenze, e seguire le modalità di iscrizione previste. Di norma, la maggior parte delle associazioni permette di:

  • iscriversi direttamente in sede;
  • registrarsi per via telematica.
Amministratrice di condomio
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È bene specificare che ogni associazione, non essendoci precisi vincoli di legge, può determinare precisi requisiti e modalità per poter effettuare l’iscrizione. Ancora, spesso è prevista una quota associativa, dall’importo variabile. 

Come conoscere gli amministratori di condominio

Nei precedenti paragrafi si è specificato che le associazioni di categoria, oltre a fornire vantaggi e servizi agli iscritti, rappresentano un utile strumento di garanzia anche per gli stessi condomini. Non solo le già citate associazioni offrono spesso al pubblico utili guide e consulenze normative - ad esempio, per rispondere a dubbi frequenti quali chi debba pagare l’amministratore di condominio - ma anche la possibilità di verifica dei loro elenchi. Controllare se un professionista sia iscritto, infatti, facilita ai condomini la scelta della persona più indicata per la gestione dello stesso condominio. Ma come si procede?

Dove trovare i dati degli amministratori di condominio

Innanzitutto, dove reperire i dati degli amministratori di condominio? Se il professionista è iscritto a un’associazione di categoria, è possibile:

  • consultare gli elenchi pubblici messi a disposizione dalle stesse associazioni, come ad esempio ANACI o MAPI, spesso consultabili direttamente sui relativi siti;
  • verificare la presenza di registri telematici degli amministratori di condominio o, ancora, servizi online che permettono di effettuare ricerche fra più associazioni contemporaneamente.

Come verificare se un amministratore di condominio è iscritto all’albo?

Per verificare se un amministratore di condominio sia effettivamente iscritto a un albo professionale, la procedura più consueta prevede di:

  • chiedere direttamente al professionista informazioni sull’eventuale iscrizione, così come sull’associazione di categoria prescelta. È utile ricordare che l’amministratore ha l’obbligo di confermare la formazione iniziale e l’aggiornamento professionale in itinere, ma non è tenuto a iscriversi all’albo se non lo desidera;
  • verificare - tramite nome, cognome, codice fiscale oppure indirizzo - l’eventuale iscrizione. Se si conosce il nome dell’associazione, si può direttamente consultare il relativo elenco. In caso contrario, è utile procedere per tentativi partendo dagli elenchi delle associazioni più grandi.

Di norma, se il nominativo dell’amministratore è presente in elenco, verrà fornita la data di iscrizione e, nella maggior parte dei casi, anche i riferimenti sulla matricola, sul conseguimento della formazione iniziale e sugli aggiornamenti professionali seguiti. 

Infine, è utile sapere che molte associazioni di categoria offrono anche la possibilità di segnalazione all’albo degli amministratori di condominio che si sono resi responsabili di comportamenti anomali o scorretti. In questo caso, la stessa associazione può procedere con verifiche o azioni disciplinari interne, tuttavia la stessa segnalazione non comporta automaticamente provvedimenti legali, poiché di competenza degli organi di giustizia. Per eventuali controversie con il professionista prescelto, di conseguenza, è utile affidarsi al proprio legale di fiducia.

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