L'INPS concede mutui agevolati per dipendenti pubblici, seppur con precise limitazioni sul massimo erogabile: ecco cosa sapere.
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Mutui agevolati per dipendenti pubblici
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Quali sono i mutui agevolati per dipendenti pubblici e, soprattutto, quali i requisiti d’accesso? Si tratta di un quesito di certo comune fra chi lavora nel pubblico impiego e desidera acquistare la prima casa, magari approfittando di condizioni di finanziamento migliori rispetto a quelle offerte sul mercato.

In linea generale, i dipendenti statali e i pensionati possono fare richiesta d’accesso al mutuo INPS. Conosciuto anche come mutuo ex INPDAP, dopo l’accorpamento dell’Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti della Pubblica Amministrazione avvenuto nel 2011 con la stessa INPS, prevede la possibilità di ottenere un finanziamento fino a 300.000 euro per l’acquisto dell’abitazione principale. Prima di procedere alla sottoscrizione, è tuttavia utile confrontare la proposta INPS con quelle di mercato, perché non è automatico sia anche più vantaggioso. A questo scopo, il consiglio è di avvalersi di strumenti online per trovare il mutuo migliore per le proprie esigenze.

Cosa prevede il mutuo agevolato dipendenti pubblici INPS

Il mutuo INPS è un finanziamento agevolato che, così come accennato in apertura, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale offre ai dipendenti pubblici e ai pensionati. Il mutuo prevede la possibilità di ottenere un finanziamento fino a 300.000 euro e la richiesta dello stesso avviene online sul portale della stessa INPS.

Mutuo INPS
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Così come specifica lo stesso ente, questa tipologia di mutuo può essere sottoscritta per:

  • l’acquisto, la costruzione e l'ampliamento della prima e unica abitazione;
  • l’acquisto o la costruzione di un box o di un posto auto, purché pertinenza della prima abitazione;
  • sostenere le spese per l’iscrizione o la frequenza di corsi di studio, per i componenti del proprio nucleo familiare;
  • approfittare della surroga del mutuo INPS, ovvero del trasferimento del finanziamento già sottoscritto con una banca verso l’istituto.

In linea teorica, il mutuo INPS dovrebbe garantire dei tassi d’interesse più vantaggiosi rispetto alle offerte di mercato proposte dalle banche, tuttavia è utile sempre valutare la presenza di eventuali promozioni e sconti. Lo stesso vale per il trasferimento di un finanziamento già esistente: è sempre utile verificare quale sia il mutuo surroga migliore per le proprie esigenze, prima di operare una scelta definitiva in favore dell’istituto.

Ma chi può accedere al mutuo INPS e quali sono le caratteristiche di questo finanziamento?

Chi può richiedere il mutuo con l’INPS?

Per poter accedere al mutuo INPS per dipendenti pubblici, è necessario essere iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, purché:

  • l’iscrizione sia avvenuta da almeno un anno;
  • risulti posto in essere un contratto di lavoro pubblico a tempo indeterminato al momento della domanda;
  • si sia pensionati statali.

È poi necessario che il richiedente non possieda già un immobile su tutto il territorio nazionale - di conseguenza, il mutuo INPS non è compatibile con le seconde case - fatta eccezione:

  • se l’immobile è stato ottenuto per donazione o successione, purché non risulti fruibile data la presenza di reali diritti di godimento altrui, come l’usufrutto;
  • se si possiede meno del 50% di abitazioni, anche se non gravate da diritti di godimento;
  • se il proprietario dell’immobile non ne può usufruire, oppure ne è rimasto privo, a seguito di provvedimenti giudiziali di separazione o divorzio, con l’assegnazione dell’abitazione al coniuge o ad altri componenti del nucleo familiare;
  • se l’immobile è inagibile a seguito di eventi imprevedibili o calamità;
  • se si è comproprietari di immobili con soggetti estranei al proprio nucleo familiare, purché il mutuo serva per l’acquisto delle quote residue per ottenerne la piena proprietà. È però necessario che l’immobile stesso sia adibito a prima casa.

Durata ed erogazione del mutuo agevolato per dipendenti statali

Il mutuo INPS per dipendenti pubblici prevede una durata variabile a seconda della tipologia di richiesta effettuata:

  • dai 10 ai 30 anni per l’acquisto di un immobile;
  • massimo 15 anni per un finanziamento per motivi di studio.

È inoltre importante sapere che la somma tra l’età del richiedente e la durata del mutuo non deve essere superiore a 80 anni e, fatto non meno importante, il massimo erogabile è pari all’80% del valore dell’immobile o, ancora, ai tetti imposti dallo stesso istituto:

  • 300.000 euro per le abitazioni;
  • 150.000 euro per le ristrutturazioni e gli ampliamenti;
  • 100.000 euro per motivi di studio
  • 75.000 euro per i box.

Il mutuo, inoltre, sarà erogato con un metodo di calcolo alla francese - come avviene per la gran parte dei mutui offerti dalle banche - e il pagamento avviene tramite rate mensili costanti.

Mutuo agevolato INPS per dipendenti pubblici: il tasso d’interesse

Fatte le premesse dei precedenti paragrafi, quale tasso d’interesse viene offerto ai dipendenti pubblici che volessero approfittare del mutuo INPS? I tassi sono stabiliti dal Regolamento per la Concessione di Mutui Ipotecari dell’istituto, aggiornato in genere annualmente in base alle condizioni del mercato finanziario.

Mutuo INPS, tasso d'interesse
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Per il mutuo a tasso fisso per l’acquisto di un’abitazione, attualmente sono in vigore i TAN - il Tasso Annuale Nominale - approvati dal Commissario Straordinario lo scorso primo novembre 2023, che prevedono:

  • dal 2,93 al 3,13% per mutui da 10 anni, con erogazioni dal 50 all’80% del valore dell’immobile;
  • dal 2,90 al 3,10% per mutui da 15 anni, con erogazioni dal 50 all’80% del valore dell’immobile;
  • dal 2,88 al 3,08% per mutui da 20 anni, con erogazioni dal 50 all’80% del valore dell’immobile;
  • dal 2,84 al 3,04% per mutui da 25 anni, con erogazioni dal 50 all’80% del valore dell’immobile;
  • dal 2,82 al 3,02% per mutui da 30 anni, con erogazioni dal 50 all’80% del valore dell’immobile.

È inoltre possibile richiedere un mutuo a tasso variabile, attualmente l’istituto applica un’indicizzazione Euribor a un mese, calcolata per 365 giorni, con la maggiorazione di 150 punti base e spread definito annualmente. Per ottenere le precise valutazioni in base al periodo di richiesta, è necessario contattare direttamente l’istituto per ottenere una simulazione.

Come di consuetudine, nel computo totale andranno considerate anche le spese di perizia e istruttoria.

Mutuo INPS dipendenti pubblici: conviene?

Ma il mutuo INPS per dipendenti pubblici può rappresentare un’opzione conveniente? La valutazione non è così immediata, perché molto dipende dalle caratteristiche delle proposte ricevute dalle banche.

In linea generale, il mutuo INPS offre dei tassi in media più vantaggiosi - seppur non eccessivamente - rispetto a quanto normalmente proposto dagli Istituti di Credito. Tuttavia, è necessario prendere in considerazione:

  • eventuali sconti o promozioni che le banche potrebbero concedere, come ad esempio lo storno dei costi di perizia e istruttoria;
  • le minori limitazioni presenti sul mercato bancario, ad esempio la possibilità di richiedere un mutuo anche per le seconde case o, ancora, superando i tetti massimi erogabili.

La valutazione è quindi sempre strettamente legata alle necessità e alla situazione del singolo richiedente.

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