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Sebbene sia duro da ammettere, il mercato immobiliare statunitense presenta 15 sintomi inequivocabili di un prossimo collasso. Il crollo della costruzione nel mercato residenziale, il basso numero di compravendite, l'alta disoccupazione e il prezzo delel case, ancora troppo alti, sono le insidie degli usa

1. Compravendite ai minimi

Da quanto sono cominciate le rilevazioni (1963) non si era mai visto niente di simile. Qualcosa è cambiato con gli incentivi del governo obama, che però adesso sono terminati

15 sintomi che annunciano il collasso del mercato immobiliare negli usa

2. Blocco delle costruzioni nel settore residenziale

L'eccesso di stock di case accumulate rende impossibile la costruzione di nuove. A luglio si è registrato il picco negativo e le aspettative sono pessime: i cantieri sono quasi tutti fermi

3. La domanda di mutui si è polverizzata

Tra disoccupazione e incertezza sul futuro, e dopo la follia dei mutui subprime, il credito ha toccato il minimo degli ultimi tredici anni

4. L'indice di sequestri è a livelli record

I sequestri immobiliari hanno raggiunto la cifra record di 1,65 milioni di notifiche solo nei primi sei mesi del 2010

5. Le banche sono oberate da attivi immobiliari

L'elevata morosità fa sí che le banche diventino proprietarie di un numero altissimo di case che non risceono a vendere. Nei loro bilanci le case stanno diventando una zavorra intollerabile

6. Il debito privato è incontrollato

Mentre il valore delle loro case scende, le famiglie americane accumulano debiti che non sono in grado di pagare. Nel grafico si vede in blu l'andamento dei debiti immobiliari e in rosso l'andamento dei prezzi delle case

15 sintomi che annunciano il collasso del mercato immobiliare negli usa

7. Cresce la morosità

Aumenta costantemente la percentuale di famiglie che non riescono a pagare la rata del mutuo: il 10% dei proprietari con mutuo non hanno pagato almeno una rata nel primo semestre 2010

8. Finanziamenti in ritirata

Le banche, scottate dalla morosità, non concedono più mutui come una volta

9. Il prezzo delle case è ancora troppo alto

Anche se sono diminuiti i prezzi delle case sono fuori portata nel nuovo contesto senza mutui e senza liquidità

10. Alto tasso di disoccupazione

Quello lavorativo è certamente il principale problema da cui discendono tutti gli altri. I disoccupati, evidentemente, non comprano casa, nè possono pagare un mutuo

11. Il numero di bancarotte cresce

Un nuovo fenomeno: le persone dichiarano bancarotta. 1,41 milioni di americani lo hanno fatto nel 2009, un 32% in più che nel 2008

12. Persino il presidente del paese riconosce la situazione

Barack obama ha riconosciuto il pericolo che il mercato immobiliare suppone per il paese

13. La fine degli incentivi sulla casa

Gli aiuti per l'acquisto di una casa, concessi dal governo, sono finiti e con essi la falsa ripresa che animava il settore

14. Riorganizzazione del settore del credito

Tremano i due giganti dei mutui negli usa: fannie mae e freddie mac, che coprono il 90% dei mutui americani, sono di fronte all'abisso

15. L'economia usa è strozzata dai debiti

Il debito che soporta l'economia usa - governo, imprese, consumatori - è attorno 360% del pil, un dato mai raggiunto nella storia degli stati uniti. Nel grafico si prevedono due scenari possibili

 

15 sintomi che annunciano il collasso del mercato immobiliare negli usa
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6 Commenti:

24 Agosto 2010, 11:04

...a sto punto, di fronte al baratro... altro non rimane che totalitarismo e guerra!

24 Agosto 2010, 16:41

Sembra l'analisi dell'Italia, molte e troppe similitudini, gli usa sono da sempre un laboratorio che anticipa tutto ciò che accade nell'occidente. La nuova epoca si chiama Globalizzazione, l'occidente non ha più il quasi monopolio dei mercati mondiali, i paesi in via di sviluppo sono ormai 20 anni che hanno intrapreso la via della crescita a discapito delle produzioni occidentali. È impossibile fargli concorrenza, una lotta impari producono a costi 10 volte più bassi, con livelli di spesa pubblica 10 volti più bassi, con livelli di legalità democratiche 10 volte più basse, con debito pubblico 10 volte più bassi, cina, india, sud est asiatico, ci hanno colonizzato con i loro prodotti a basso costo e con un occidentale sempre più povero è evidente che gli acquisti si orientano verso questi prodotti, le nostre aziende chiudono a catena, per mancanza di conpetività e per ritrovarla traslocano dove le condizioni di mercato sono più vantaggiose, a volte solo per sopravvivere. Il debito pubblico occidentale stà esplodendo, costi sociali altissimi e spesa corrente sempre in crescita, con necessarie politiche fiscali più agguerrite per recuperare gettito. Aumentano i costi e diminuiscono le entrate, siamo alla vigilia del tracollo, la medicina sarebbe lo sviluppo con maggiori entrate fiscali ma sopratutto in Italia siamo capaci di autolesionismo che con politiche di ecologia, sicurezza ammodernamento sindacali clientelismo politico ecc ecc ecc risciumo solo ad aggravare ulteriormente la voce costi, l'euro come moneta ci protegge dalla svalutazione ma il cambio impostoci quando ci siamo entrati ha dimezzato in un sol colpo il potere di acquisto degli italiani. Ora anche la locomotiva usa e germania si fermano schiacciati dai debiti, seza di loro le nostre esportazioni precipiteranno e di conseguenza arriverà la fine per noi.
Felice di nome ma non di fatto. In bocca al lupo all'occidente.
Forse è ora di svegliarsi e di riforme radicali serie sempre che non sia troppo tardi per fermare il declino dell'occidente .

24 Agosto 2010, 22:52

Sono d accordo..purtroppo

25 Agosto 2010, 15:11

Se non facciamo condoni fiscali/ equitalia/edilizi/ a due soldi e non eliminiamo il concetto di criff-cerverd-cr e chi delibera i mutui non sono piu il parametro dei pc ma si torna all'uomo
L'Italia fra 6 mesi sarà nello stesso stato o peggio.

Via i sindacati che rompono le p......
E facciamo tornare il lavoro in Italia no in altri paesi come la cina india ect.

Questo governo o il prossimo deve fare questo e subito no che pensano alle loro poltrone o affari immobiliari e chi ci rimette sono i cittadini.

L'economia parte da consumismo quindi dal popolo.

Ciao e svegliateviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

30 Agosto 2010, 13:34

Bravo !!!! Lo dico sempre

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