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Il governo britannico cancella l’imposta di registro per rilanciare le compravendite
GTRES

In Gran Bretagna, il rilancio economico passa per l’immobiliare. L’esecutivo di Londra, infatti, ha promosso una misura vale per cancellare l’imposta di registro per gli acquisti di immobili di valore inferiore alle 500mila sterline.

Lo sforzo è considerevole, visto che si stima costi al Tesoro britannico 3,8 miliardi di sterline ed entra in vigore con effetto immediato e resterà valida fino al 31 marzo 2021. “Le compravendite immobiliari sono crollate del 50% a maggio e i prezzi delle case sono scesi per la prima volta da 8 anni – ha commentato Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere – serve un’iniezione di fiducia per convincere le persone a comprare, vendere e cambiare casa, e con questa misura nove persone su dieci non pagheranno l’imposta quest’anno”.

Precedentemente, la soglia era di 125mila sterline, con questa misura è stata quindi quadruplicata per incentivare le compravendite di case in Inghilterra e in Irlanda del Nord (Galles e Scozia, invece, godono di totale autonomia in materia). Mediamente, si risparmieranno 4.500 sterline per transazione in Inghilterra, e di 15mila sterline a Londra, dove i prezzi sono più alti.

L’imposta di registro, infatti, è del 2% rispetto al valore dell’immobile di un prezzo tra le 125mila e le 250mila sterline e sale al 5% per case che costano tra le 250mila e le 925mila sterline, passando al 10% per quelle oltre il milione.

Si tratta di una significativa spinta a un settore, quello immobiliare, che comunque sta già facendo registrare segnali di ripresa dopo il lockdown. Tanto che i prezzi sono sì scesi, ma tutto sommato meno di quanto ci si potesse aspettare: -0,9% nel trimestre marzo-giugno, secondo gli ultimi dati Halifax. Inoltre, secondo le agenzie immobiliari, ci potrebbe sarebbe stato un netto aumento della domanda appena le misure restrittive sono state allentate.

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