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Mercato immobiliare Usa, la scarsa offerta supporta i prezzi a settembre
GTRES

Nel mese di settembre il mercato del real estate in Usa ha registrato un nuovo record, con un aumento del 21,1% rispetto a un anno fa, che conferma il trend in crescita dell’ultimo trimestre. Lo dicono gli ultimi dati del report Re/Max.

In media le case negli Stati Uniti sono rimaste sul mercato per soli 39 giorni dalla presa dell’incarico alla firma del contratto, una settimana in meno rispetto a settembre 2019. Allo stesso tempo, a fronte di un aumento senza precedenti della domanda, si registra un significativo decremento dell'offerta pari a -31,9% anno su anno (-6,5% rispetto ad agosto), il minimo storico finora registrato nei 13 anni di pubblicazione del report RE/MAX. Per ora, ben sei mesi del 2020 si collocano fra i dieci mesi con l'offerta più bassa nella storia dell'housing report RE/MAX.

Rallentata dai lockdown, l'alta stagione estiva degli acquisti immobiliari si è protratta fino all'autunno. In settembre, nelle 53 aree metropolitane coinvolte nell’indagine, le vendite sono state inferiori solo del 3,3% rispetto a quelle di agosto, mentre il calo medio stagionale da agosto a settembre rispetto ai cinque anni precedenti è stato pari a 15,3%.

Il prezzo mediano di vendita – 289.900 dollari – è di soli 100 dollari inferiore al record stabilito ad agosto 2020, ma registra un aumento del 12,8% rispetto a settembre 2019. In aumento anche l'andamento di vendita media mensile che è salito a 1,8 rispetto al minimo storico di 1,7 stabilito nei due mesi precedenti. Un anno fa l'andamento di vendita media mensile era pari a 3,8.

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