
L'inflazione in aumento e i conseguenti aumenti dei tassi di interesse hanno dominato le cronache nella prima metà del 2023. I mercati residenziali prime hanno sopportato il peso del problema, ma sono stati i volumi di vendita, non i prezzi, le vittime principali. Secondo Knight Frank, i mercati residenziali prime sono meglio protetti dall'evoluzione delle politiche monetarie grazie alla maggiore percentuale di acquirenti che utilizzano contanti, pari al 46%. Tuttavia, non sono immuni. Le previsioni di prezzo dal dicembre 2022 ad oggi, infatti, sono cambiate a seconda del cambiamento dello scenario macroeconomico dei vari Paesi.
Inflazione e prezzi residenziali prime, come cambiano le previsioni
In generale, nonostante la fine dell'era del finanziamento a basso costo, l’aumento dei costi di vita e la previsione negativa del Fondo Monetario Internazionale secondo cui "le economie avanzate faticheranno a superare una crescita del PIL superiore all'1,4% entro la fine del 2024", la previsione complessiva sulla crescita dei prezzi prime è diminuita solo marginalmente, passando dal 1,9% all'1,7% tra dicembre 2022 e luglio 2023.

Delle 26 città monitorate, sei città si prevede che avranno una performance migliore rispetto a quanto previsto sei mesi fa, nove sono rimaste invariate e le restanti undici prevedono una crescita più debole.
Le previsioni per Ginevra e Vancouver sono migliorate di più in termini percentuali, mentre Berlino, Edimburgo, Dublino, Los Angeles, Zurigo e Lisbona hanno registrato il deterioramento maggiore, sebbene i cali rimangano relativamente contenuti tra il 2% e il 4%.
Le città in cui i prezzi prime crescono di più nel 2023
20 delle 26 città monitorate prevedono una crescita dei prezzi delle case di lusso piatta o positiva nel 2023. In particolare, Dubai guida la classifica dei prezzi del residenziale di lusso nel 2023, anche se si prevede che la crescita annuale si raffredderà al 14%, meno elevata rispetto al 44% dell'anno scorso. Seguono Tokyo, Parigi, Madrid e Miami, tutte previste in crescita del 4% nel 2023, completando le prime cinque posizioni.
A Tokyo, sono i tassi di interesse ancora bassi e l'interesse crescente dall'estero a spiegare questa crescita; a Miami, le basse tasse, il valore relativo e la domanda proveniente dall'America Latina sono i fattori chiave. Di contro, a Parigi e Madrid, la mancanza di proprietà di alto livello sta attenuando l'aumento dei prezzi, meno pronunciato rispetto al passato.
Crescita del 3 per cento circa anche per Vancouver, Ginevra, Mumbai e Singapore, mentre New York, Shanghai e Lisbona si pongono intorno al 2,5 per cento.
Ripresa, dopo tanta immobilità se non dopo cali di prezzo, per Firenze, che si assesta su una crescita del 2 per cento circa, a livello di Zurigo, Los Angeles e Dublino. Poco meno per Monaco.
Vedranno cali di prezzo nel 2023 le residenze prime ubicate a Edimburgo, Berlino e Londra, che registreranno i cali più significativi
Prezzi residenziali prime, previsioni 2024
I prezzi delle proprietà di lusso dovrebbero migliorare nel 2024, con una crescita media del 2%, escludendo Dubai.

Auckland e Mumbai guidano le previsioni per il 2024, entrambe destinate a registrare una crescita del 5% nel periodo di 12 mesi. Auckland sta entrando in una fase di ripresa dopo aver visto i prezzi delle proprietà di alto livello diminuire del 17% dal picco nel terzo trimestre del 2021.
Nel frattempo, a Mumbai, i miglioramenti nelle cifre del PIL, il valore relativo della città e gli investimenti nelle infrastrutture spingeranno i prezzi al rialzo, mentre a Singapore (4%) la domanda continuerà a superare l'offerta.
Si prevede che Madrid (4%), Parigi (3%) e Dublino (2,5%) saranno i migliori performer, con la mancanza di proprietà di lusso e una relativa resilienza economica alla base delle prospettive positive. Bene anche Firenze, che conferma una crescita dei prezzi del 2 per cento anche nel 2024.
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