
L'approvazione potrebbe arrivare il 31 luglio, insieme ad uno dei decreti attuativi del federalismo. La cedolare secca sugli affitti, ossia l'aliquota fissa che pagheranno i proprietari sulle locazioni, sarà del 23%, anziché del 20%, come inizialmente ipotizzato. Lo ha dichiaratoil ministro per la semplificazione, Roberto calderoli. Per una volta, sono tutti d'accordo
Come funziona adesso: il contribuente che dichiara il reddito degli affitti (pochi, a dire il vero) versa al fisco un'aliquota fino al 45%, a cui si applica una detrazione forfettaria del 15% per le spese di manutenzione
Il primo obiettivo della misura è l'emersione degli affitti in nero. Oltre alla cedolare secca al 23% sono allo studio degli sconti per i redditi bassi, che speriamo non si applichi solo agli evasori fiscali
La gestione e il gettito dell'aliquota fissa saranno a carico, e a vantaggio, dei comuni, in cambio dei tagli che subiranno con la manovra finanziaria
L'ultima novità, secondo quanto affermato calderoli, è l'ipotesi della soppressione della tassa per la registrazione dei contratti di affitto e di sanzioni per chi non li registra. Sappiamo bene che calderoli annuncia almeno il triplo di quello che poi mette in pratica, ma l'intenzione è buona. Poi, se non si potrà fare, dirà che tremonti non lo ha lasciato fare per colpa delle restrinzioni di bilancio
6 Commenti:
Speriamo che la cedolare venga approvata sarebbe una grossa risorsa per ilpaese. Emergerebbe tutto il nero.
I proprietariu vorrebbero dihchiarare gli affitti ma l'imposta è troppo alta 50 per cento allo stato
Sarebbe ora , è una vergogna , io pago il 40 per cento di cio che guadagno del mio affitto , fa bene chi affitta in nero , perche è lo stato che ti ci porta vergogna vergogna , siamo in in Italia , il paese che fa acqua da tutte le parti!!!!!!
Per fare emergere il "nero" sarebbe sufficiente consentire al locatario di usufruire della detrazione di imposta del 19% sul canone versato in sede di dichiarazione dei redditi (mod. 730 o Unico).
Mi occupo di problemi della casa da vent'anni. La misura in discussione (tassazione fofetaria al 23%) sarebbe un'ottima cosa specialmente se accompagnata alla facoltà per il conduttore (inquilino) di detrarre qualcosa dal proprio reddito. Creando un sano conflitto d'interessi emergerebbe una parte del "nero" che oggi colpisce tutti i contribuenti e, soprattutto, i locatori onesti che subiscono una concorrenza sleale "al ribasso" da chi affitta in nero.
Così a farne le spese sarà l'inquilino...che vedrà lievitare il prezzo dell' affitto.
Ma dico io non potrebbero controllare che i prezzi degli affitti la smettessero di crescere? insomma io non posso fare un mutuo...e dove dovrei vivere? magari la casa popolare...che per averla ci vanno minimo 30 anni....ed intanto i miei figli dove li cresco ? nel cimitero sulla tomba di famiglia con una tenda?
Al governo dico
"Vergogna ...pensate anche a chi di soldi ne ha pochi e riesce a malapena a campare...non tutti sono evasori, molti i soldi non li hanno davvero sapete!"
Quello che si paventava, circa il cosiddetto "federalismo", si stà avverando: lo Stato, palesemente in bancarotta, non cede la propria potestà impositiva agli enti locali ma permette loro di ampliare la propria! Arriveremo quindi ad un aumento sfrenato della tassazione, in nome di una fantomatica "autonomia locale", con il motivetto che farà da sottofondo "ma non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani! le tasse, noi di Roma, non le abbiamo aumentate!" (c'è forse differenza pagarle a Roma invece che a Milano? non mi si dica che verranno impiegate per i milanesi...). alla fine è il gioco delle "tre carte": dove stà la fregatura? meditate gente, meditate! Poveri tapini...!!!!!!
per commentare devi effettuare il login con il tuo account