Il Sindaco intende vietare nuovi appartamenti in affitto breve nell'area Unesco
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A Firenze il Ddl Santanchè sugli affitti brevi non basta: il sindaco ha studiato una stretta ulteriore per il centro storico del capoluogo toscano per preservare, nelle intenzioni, l’integrità dell’area Unesco e riportare i residenti nel centro cittadino. Nonostante il vertice tra sindaci e Ministero del Turismo, il Sindaco Nardella non ha ritirato le delibere in preparazione per abbracciare le norme previste dal disegno di legge. Ecco quindi quali saranno le norme sugli affitti brevi a Firenze.

Firenze, limiti agli affitti brevi

Limitare nuovi affitti brevi nell’area Unesco, Imu azzerata a chi converte un affitto breve in affitto lungo, limite di 120 giorni per gli affitti brevi oltre i quali considerare l’attività come impresa, con relativo adeguamento di adempimenti e tasse. In sostanza, si tratta di estendere il “modello Venezia” a Firenze, con l’auspicio, per i Sindaci, che ciò si applichi a tutte le città di elevato valore artistico, di cui l’Italia abbonda.

Affitti brevi, cosa vogliono i sindaci

Il confronto tra sindaci e Ministero è stato costruttivo, ma non ha visto l’accoglimento di alcune richieste degli amministratori locali. Come quella di affiancare al codice identificativo nazionale la possibilità per i sindaci di decidere di interdire alcune zone al’affitto breve, o di sostituire al criterio del numero minimo di notti in affitto breve quello del numero massimo di appartamenti affittabili ai turisti senza chiamarsi impresa, abbassandolo da quattro a due. Il tutto, se non accolto favorevolmente dal Ministero, farà parte di un pacchetto di misure ad hoc che verrà applicato alla città di Firenze.

Perché gli affitti turistici danneggiano i residenti

A sostenere questa decisione anche l’Associazione Progetto Firenze, secondo cui il Ddl Santanchè non lede la proprietà privata dei proprietari di appartamenti in affitto quanto piuttosto quella dei residenti, disturbati dall’eccessiva presenza di turisti nelle zone del centro. I residenti nei condomini in cui si trovano appartamenti usati come B&B, inoltre, vedono aumentare le spese condominiali in ragione dei frazionamenti delle unità abitative, che aumentano il consumo di risorse comuni quali acqua, ascensore, luce, gas e manutenzione degli spazi comuni.

Secondo il Sindaco Dario Nardella, il divieto di creare nuovi appartamenti in affitto breve nell’area Unesco potrebbe mettere un freno a tutto questo, dando inoltre modo ai residenti in minoranza di appellarsi alle nuove norme comunali per rientrare delle spese aumentate a causa dei millesimi condominiali “sballati” dai B&B, rivalendosi economicamente sugli host. Un’eventualità che certo andrà a rappresentare un’ulteriore ingerenza economica per questi ultimi.

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