
L’Associazione delle Residenze Reali Europee (ARRE) raggruppa al suo interno 30 tra le più importanti e sontuose residenze reali del nostro Continente: tra queste, ad esempio, lo Shönbrunn in Austria e il Museo del Cremlino in Russia. Eppure, quando pensiamo alla parola “Reggia” è probabile che siano al massimo due le strutture che ci vengono in mente: quella di Versailles, simbolo del lusso sfrenato dei re di Francia, e quella di Caserta, con il suo gigantesco e lussureggiante giardino. Ma è più grande la Reggia di Caserta o la Reggia di Versailles? Vediamo in cosa si somigliano e in cosa differiscono i due maestosi complessi architettonici, cominciando dal confronto in termini di dimensioni.
Dimensioni della Reggia di Caserta e di Versailles a confronto
Partiamo col dire che ognuna di queste lussuose residenze detiene un primato diverso in termini di dimensioni: se prendiamo in considerazione i rispettivi Palazzi, la Reggia di Versailles, con i suoi 67.000 mq di superficie calpestabile, è più estesa di quella di Caserta, che ne conta "solo" 47.000; quest’ultima la supera però di gran lunga per volume (più di 2.000.000 metri cubi), risultando la residenza reale più grande al mondo anche grazie ai suoi 120 ettari di giardino. Quindi in altre parole se si considera anche il giardino la Reggia di Caserta è più grande della Reggia di Versailles.
Dal canto suo, Versailles conta, con i vari edifici che ne compongono il complesso, oltre 2300 stanze (di cui 1000 visitabili) contro le 1200 di Caserta.

Quali sono le somiglianze tra la Reggia di Caserta e di Versailles?
Partendo dal presupposto che in entrambi i casi stiamo parlando di residenze reali, ecco quali sono gli altri punti in comune tra la Reggia di Caserta e quella di Versailles:
- entrambe sono state realizzate sulla base di strutture già esistenti, in declino o di dimensioni inferiori.
- Entrambe sono circondate da un vasto parco arricchito da specchi d’acqua, fontane e sculture pregiate, e sono dotate di una Cappella Reale e di un teatro interno per le rappresentazioni private destinate ai rispettivi monarchi.
- Entrambe sono ora adibite a museo, con milioni di visitatori ogni anno.
- Entrambe sono state incluse nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rispettivamente nel 1997 e nel 1979.
- Entrambe sono state edificate per volere di due re borbonici: Carlo III di Borbone delle Due Sicilie (re di Napoli), e Luigi XIV, il Re Sole.
Quali sono le differenze tra le due Regge?
Decisamente più determinanti sono invece le differenze tra le due strutture, accomunate nella funzione ma uniche nel loro genere. Da un punto di vista puramente storico la Reggia di Versailles è senz’altro la più antica delle due, in quanto fu realizzata per ordine di Luigi XIV a partire dal 1660 circa e diventò la sua nuova residenza nel 1682. I lavori di realizzazione della Reggia di Caserta iniziarono invece nel 1752 e furono completati solo nel 1845, ma essa cominciò a essere abitata già dal 1789.
È facile immaginare come lo stile architettonico differisca fortemente da una reggia all’altra: se in entrambi i casi assistiamo a splendidi esempi di stile barocco, si notano nella reggia di Caserta anche delle influenze dello stile neoclassico, in particolare nell’arredamento delle 4 sale interne ispirate al ciclo delle stagioni.
Anche l’intenzione dietro questi due progetti era differente: lo scopo di Luigi XIV era quello di allontanarsi dal caos della “sovversiva” capitale Parigi, in cui la rivolta della Fronda aveva causato non poco scompiglio poco tempo prima. Per evitare ulteriori ribellioni da parte della nobiltà egli aveva così deciso di tenerla sotto controllo in un ambiente separato dal resto della vita pubblica, limitandone l’influenza, ma sfarzoso oltre ogni immaginazione: i nobili sarebbero così diventati cortigiani, assecondando in ogni capriccio e in ogni attività il Re Sole.
Nel caso di Caserta, invece, Carlo III intendeva istituire un nuovo centro amministrativo, al sicuro dalle eruzioni del Vesuvio e dagli attacchi dei corsari (a cui era invece soggetta Napoli) e del tutto autosufficiente, che non avesse nulla da invidiare agli sfarzosi Palazzi di Vienna e Parigi dal punto di vista estetico e architettonico.

La storia e il progetto delle due Regge
Il progetto della Reggia di Versailles fu avviato ingrandendo un piccolo castello che Luigi XIV aveva ereditato dal padre e già esistente nei pressi del villaggio di Versailles. Dopo essersi assicurato di avere a disposizione una residenza reale e non solo una modesta residenza di caccia, il re si trasferì a Versailles nel 1682, ma i lavori proseguirono anche negli anni successivi, rendendola sempre più vasta e sfarzosa e ampliando il parco, suddiviso in un’area boschiva e una con giardini alla francese; anche i discendenti del Re Sole apportarono modifiche alla Reggia, preferendola a Parigi.
Dopo la Rivoluzione Francese, la Reggia fu oggetto della Marcia delle donne su Versailles il 5 ottobre 1789, che costrinse a tornare alla capitale; il palazzo venne chiuso e cadde in disuso fino al 1833, quando Luigi Filippo avviò i lavori di riqualificazione, completati 4 anni dopo. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, il governo francese si impegnò a ripristinare del tutto la Reggia, che diventò negli anni una delle principali attrazioni turistiche del Paese.
La storia della Reggia di Caserta è costellata di imprevisti, che ne rallentarono la costruzione: Carlo III aveva affidato questo imponente incarico al geniale architetto Luigi Vanvitelli, che però morì nel 1773 senza riuscire a veder completata la sua opera, a causa dell’arresto dei lavori per un’epidemia di colera e una carestia. Il progetto fu affidato allora al figlio Carlo, e alla sua morte ad altri architetti, che decisero di modificarlo eliminando delle torri, una cupola centrale e gli alloggi per le guardie. Fu in questo palazzo che fu firmata, il 27 aprile 1945, la resa incondizionata della Germania nazista alle forze angloamericane, segnando ufficialmente la fine della Seconda Guerra Mondiale.
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