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Firenze
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Stop ai nuovi affitti brevi in centro a Firenze. La delibera “anti-Airbnb”, come è già stata ribattezzata, prevede che non possano iniziare nuove attività di case vacanza nell’area Unesco del centro storico. Non solo, perché sono previste anche agevolazioni per chi interromperà l’attività ricettiva. La misura, però, ha sollevato molte polemiche. Ecco la posizione di alcune associazioni di settore come Aigab e Property Managers Italia.

La delibera sugli affitti brevi a Firenze

Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato la delibera che prevede lo stop alla creazione di nuove attività recettive per affitti brevi in centro storico. Contestualmente, per disincentivare l’attività turistica, è stato anche introdotto l'azzeramento dell'Imu sulla seconda casa, per tre anni, in favore di coloro che rinunceranno alle locazioni brevi e torneranno a quelle ordinarie.

Lo stesso sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha presentato la delibera come un tentativo di porre rimedio alla difficoltà di trovare affitti accessibili da parte di studenti fuorisede e, in alcuni casi, anche da parte di lavoratori.

La delibera, infatti, è stata presentata in questi termini da Nardella: “Vogliamo dare una risposta alle sacrosante richieste d’aiuto che vengono da tantissimi concittadini: dai nostri studenti; dalle giovani coppie; dalle famiglie in difficoltà; dagli anziani pensionati”.

Secondo il sindaco, infatti, il settore degli affitti brevi nel corso del tempo “ha completamente smarrito la sua originaria vocazione, diventando una vera e propria forma di sfruttamento economico delle abitazioni civili. E in particolare nelle località che, come Firenze, sono a maggiore vocazione turistica”.

Le reazioni delle associazioni di settore

Non si sono fatte attendere le dure reazioni alla delibera delle associazioni di settore, concordi sul definire la delibera sugli affitti brevi di Firenze dannosa per il settore delle case vacanza e non solo, perché non risolverebbe comunque il problema della carenza di affitti in città.

La posizione di Aigab

In una nota, Aigab (Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi) ha criticato aspramente la delibera del Comune di Firenze: “Gli effetti della cosiddetta Delibera Nardella? - si legge nella nota - Non saranno certo l’aumento del numero delle abitazioni disponibili per il 4+4 o per gli studenti ed il centro storico non si ripopolerà improvvisamente di residenti che faranno sparire i fiumi di turisti (quelli sì mordi e fuggi) letteralmente sversati da pullman che ogni giorno arrivano a Firenze da città limitrofe in cui dormono turisti che rendono impraticabili le strade della città senza nemmeno pagare la tassa di soggiorno. E non dimentichiamo le crociere che fanno scalo a Livorno e portano turisti in città per poche ore”.

Non solo, perché secondo Aigab “I veri effetti della Delibera liberticida voluta dal Sindaco come lascito ai fiorentini, un provvedimento impugnabile che viola i diritti dei proprietari e dei gestori, saranno piuttosto uno stabile incremento di prezzi sia degli hotel che degli affitti brevi già attivi nel centro storico. Poi – si legge sempre nella nota – un incremento degli immobili destinati agli affitti brevi nelle periferie ben collegate dai mezzi”.

Sembra secondo l’analisi dell’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi “la restrizione ipotizzata andrà nella direzione opposta a quella dichiarata. Infatti, immobili che oggi non sono appetibili, o lo sono poco, per il mercato del breve, grazie alle restrizioni e agli aumenti dei prezzi del centro, lo diventeranno. Dove oggi conviene affittare a studenti e famiglie potrebbe diventare interessante affittare a breve”.

“Le città cambiano, la loro natura evolve. Firenze – prosegue la nota – è stata un grande centro di arte e cultura nel passato. Oggi la sua vocazione è turistica, questa è la sua industria. E come tutte le industrie porta reddito, lavoro, indotto e cambiamento. Le Associazioni di proprietari di casa e di gestori professionali si opporranno, Costituzione alla mano, a misure demagogiche che non risolvono i problemi strutturali della città e penalizzano categorie di cittadini”.

La posizione di Property Managers Italia

Per Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, la delibera anti-Airbnb, votata in Consiglio comunale a Firenze, completamente sbagliata. È una scelta che va contro il liberalismo del mercato, che mostra caratteri anti democratici e anti costituzionali perché impedisce a imprenditori di inserirsi in città".

Il turismo rappresenta una fonte indispensabile per l'economia cittadina, non è limitando la sua crescita e i nuovi imprenditori che si risolve il problema: serve una visione più ampia, con interventi articolati che puntino a migliorare la qualità stessa del turismo. Il prossimo passo, altrimenti, quale sarà? Bloccare alberghi, ristoranti e negozi? Il rischio, o forse la certezza - dice Fagnoni - con questa decisione è di favorire il lavoro nero e numerose attività che comunque opereranno in città senza il rispetto delle regole che invece seguono tanti proprietari seri di immobili".

 "Non riteniamo che sia sbagliato regolare, lo è vietare. Per altro senza parametri alcuni che possano invece far parlare di equità in questa delibera - aggiunge il presidente di Property Managers Italia - Al contrario servirebbe inoltre valorizzare chi porta e ha portato in questi anni un beneficio alla città, recuperando con pregio immobili vuoti che erano da riqualificare ed hanno attratto anche un turismo positivo".

“Come associazione – conclude Fagnoni - non ci tiriamo certo indietro: partecipiamo al tavolo del ministero del Turismo sugli affitti brevi stiamo lavorando con il governo nazionale ad una legge nazionale, perché le decisioni in questo ambito spetterebbero prima di tutto al Parlamento. Il sindaco Nardella ha invece scelto la scorciatoia localistica e propagandistica che porterà Firenze in un vicolo cieco”. 

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