Cos’è la surroga?

La surroga è la procedura, introdotta nel 2007 dalla cosiddetta “Legge Bersani”, attraverso cui il debitore può trasferire il mutuo attualmente in essere dalla propria banca ad un'altra banca, utilizzando la stessa ipoteca, al fine di ottenere condizioni più favorevoli.

Con il passaggio, infatti, è possibile variare la percentuale di interesse, la durata ed la tipologia di tasso applicata al del mutuo (fisso o variabile); l’unico parametro non modificabile, oltre all’intestazione, è l’importo residuo del debito.

In tutti contratti di finanziamento conclusi da intermediari bancari e finanziari, il mutuatario (cioè il debitore, chi ha ottenuto il denaro a prestito) ha sempre la possibilità di avvalersi della surroga, cioè di poter stipulare un nuovo contratto di mutuo con un altro istituto di credito, da destinare all'estinzione del mutuo originario, con subentro della nuova banca nelle garanzie prestate per il mutuo iniziale (cioè l'ipoteca resta la stessa). Inoltre, la banca di origine non può applicare costi o penali dinnanzi ad una richiesta di surroga e non ha nessun potere di veto: al contrario, se l’accettazione del trasferimento non avviene entro 30 giorni dalla richiesta, dovrà pagare al cliente una penale pari al 1% del capitale residuo più il costo della rata per ogni mese di ritardo (articolo 120 quater comma 7 del dlgs 385 del 1993 del TUB).

 

Una curiosità: per quanto riguarda il significato del termine "surroga", nel linguaggio burocratico surrogare significa subentrare a qualcuno, rimpiazzare, sostituire una persona o una cosa con un'altra. E nello specifico caso del mutuo è una banca a subentrare a un'altra. Si parla in gergo di "portabilità dell'ipoteca" o "surrogazione dell'ipoteca" in quanto è l'ipoteca che viene spostata da una banca all'altra.