La surroga non prevede costi per il debitore, in quanto tutte le spese sono a carico della nuova banca. Nello specifico, la banca subentrante è tenuta a pagare le spese di istruttoria, il costo della perizia e l’onorario notarile per la stipula dell’atto.
Appurato che il richiedente non dovrà sostenere alcun costo per la surroga, per caso ci sono delle imposte? Anche in questo caso la risposta è no! Dal momento che, nella sostanza, non si tratta di un vero e proprio nuovo finanziamento (ricordiamo che l’importo non può variare rispetto al debito residuo al giorno di stipula) e poiché non viene accesa una nuova ipoteca, ma rimane valida quella originariamente iscritta (il Notaio, sui registri ipotecari, annota semplicemente il nome della nuova banca accanto alla precedente) il Legislatore non ha previsto il pagamento dell’imposta sostitutiva, essendo questa già stata pagata in fase di sottoscrizione del mutuo originario. (Come previsto dall'art. 8 comma 3-bis del DL n.7 del 31 gennaio 2007, convertito con modificazioni dalla Legge n.40 del 2 aprile 2007, con l'articolo 2 comma 450 della Legge n.244 del 24 dicembre 2007 n. 244, poi recepiti dal TUB.)
Inoltre, nella normativa si parla anche di "esclusione di penali", per cui nemmeno la vecchia banca può pretendere penali o altri costi per l'estinzione anticipata del mutuo oggetto di surroga.
Quindi in conclusione, è possibile affermare che la surroga è gratis per il cliente, che non deve pagare nulla per poter sfruttare la portabilità del mutuo. Tutte le spese e i costi, come abbiamo visto, sono a carico della nuova banca.